tag:blogger.com,1999:blog-84849507762096966272024-03-13T14:49:11.670-07:00OltreLaStoriaSerate di degustazione di vecchie annate di vini dell'Oltrepò Pavese presso il ristorante Prato Gaio di Montecalvo Versiggia (PV).OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-87599722021290492672017-10-23T06:15:00.000-07:002018-08-13T05:24:30.927-07:0027 ottobre 2017: l'Oltrepò Pavese Rosso Podere La Borla dell'azienda Monsupello di Torricella Verzate<div align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-DRFHhg2QaIQ/We3RU4AgZhI/AAAAAAAACC0/CAhmePOW2JsJPMHSvJbBhTMTnJOvESh8gCPcBGAYYCw/s1600/WP_20171011_15_05_57_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="1142" height="226" src="https://4.bp.blogspot.com/-DRFHhg2QaIQ/We3RU4AgZhI/AAAAAAAACC0/CAhmePOW2JsJPMHSvJbBhTMTnJOvESh8gCPcBGAYYCw/s400/WP_20171011_15_05_57_Pro.jpg" width="400" /></a>
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La stagione 2017/2018 di <b>Oltrelastoria </b>riparte dell’azienda <b><a href="http://www.monsupello.it/" target="_blank">Monsupello </a></b>di <b>Torricella Verzate</b>, con una verticale che non vedrà protagonista uno dei Metodo Classico per i quali la cantina è giustamente famosa - e ai quali abbiamo già dedicato due nostre serate (potete leggere i resoconti <b><a href="https://oltre-lastoria.blogspot.it/2012/09/il-pinot-nero-nature-pas-dose.html" target="_blank">qui</a></b> e <b><a href="https://oltre-lastoria.blogspot.it/2016/09/7-ottobre-2016-il-brut-millesimato.html" target="_blank">qui</a></b>) -, bensì un rosso fermo da invecchiamento, il <b>Podere La Borla</b>. La storia più che cinquantennale di questo vino, che ho ricostruito in un pomeriggio di ottobre grazie alla disponibilità della <b>famiglia Boatti</b> al completo (<b>Pierangelo</b>, <b>Laura </b>e mamma <b>Carla</b>) e dell’enologo <b>Marco Bertelegni</b>, è inevitabilmente ricca di ricordi affettuosi legati alla figura indimenticabile di <b>Carlo Boatti</b> e di spunti di grande interesse per chi voglia ricostruire le vicende dell’Oltrepò Pavese vinicolo.</div>
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Se la storia del Metodo Classico di <b><a href="http://www.monsupello.it/" target="_blank">Monsupello </a></b>inizia nei primi anni Ottanta, quella del <b>Podere La Borla</b> comincia invece all’inizio degli anni Sessanta, quando <b>Carlo Boatti</b> decide di dedicarsi a tempo pieno alla cantina di famiglia. Nel 1961 Boatti affianca alla Barbera frizzante Magenga un rosso fermo invecchiato in botte grande, scelta inusuale all’epoca in una terra di vini che <i>busciano</i>.</div>
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L’ambizione è produrre con le uve tipiche dell’<b>Oltrepò Pavese</b> (barbera, croatina, uva rara) un vino di caratura internazionale. La scelta di Boatti viene presto premiata: il <b>Podere La Borla</b> varca i confini nazionali e sbarca anche oltreoceano, entrando per esempio nella carta del Giambelli’s di New York, ristorante aperto nel 1960 dal vogherese <b><a href="http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=8217" target="_blank">Francesco ‘Frank’ Giambelli</a></b> e assai celebre all’epoca.
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VoPfYHgy8dg/We3RTsg5sPI/AAAAAAAACC0/O3TRv3ZAeww1Sw-6x6zIDIlwAiTNQxnMwCPcBGAYYCw/s1600/retro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="1142" height="226" src="https://1.bp.blogspot.com/-VoPfYHgy8dg/We3RTsg5sPI/AAAAAAAACC0/O3TRv3ZAeww1Sw-6x6zIDIlwAiTNQxnMwCPcBGAYYCw/s400/retro.jpg" width="400" /></a>
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Anche in Italia non mancano gli estimatori: il vino è apprezzato da <b>Luigi Veronelli</b> che, dopo aver visitato l’azienda nella seconda metà degli anni Sessanta, regala ai Boatti una litografia di se stesso nei panni della Gioconda (opera del pittore bergamasco <b>Mario Donizetti</b>), accompagnandola con una dedica tanto ironica quanto lusinghiera: “Se avessi bevuto un sorso del <b>Podere La Borla</b>, avrei anche sorriso”. E i sorrisi non mancano il 25 ottobre 1969, quando il <b>Podere La Borla</b> è sulla tavola di nozze di <b>Carlo Boatti</b> e <b>Carla Dellera</b>.
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-pzEO0i_uhEo/We3nUxBPwnI/AAAAAAAACDU/9__8S0yMGtsFQN40gaWm_S7Jn0EljsFPQCLcBGAs/s1600/vigneti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="902" data-original-width="1600" height="226" src="https://4.bp.blogspot.com/-pzEO0i_uhEo/We3nUxBPwnI/AAAAAAAACDU/9__8S0yMGtsFQN40gaWm_S7Jn0EljsFPQCLcBGAs/s400/vigneti.jpg" width="400" /></a>
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Questa lunga storia, che nelle righe sopra ho solo accennato, origina dal <b>vigneto La Borla</b>, il cui nome allude alla pendenza che può far <i>borlare </i>(lombardo per “cadere”). Posto su terreni limoso-argillosi sopra la sede dell'azienda ed esposto a ovest, era un vecchio vigneto acquistato dai Boatti nel 1914 e da sempre coltivato a <b>barbera </b>e <b>croatina</b>, con qualche filare di altre varietà (<b>uva rara</b>). Nel 2012 il vigneto è reimpiantato a <b>pinot nero</b> e le uve di base del <b>Podere La Borla</b> iniziano a essere allora raccolte nel contiguo <b>vigneto Monsupello</b>, il vigneto storico che diede il nome all’azienda, reimpiantato nel 2008 a <b>barbera </b>e <b>croatina</b>.
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-cjc6Ad4mA0Q/We3jLMkxa0I/AAAAAAAACDI/DIVU-kbYy34nssjm8TESC7s2jtE29t0ZgCLcBGAs/s1600/WP_20171011_14_52_43_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="420" src="https://2.bp.blogspot.com/-cjc6Ad4mA0Q/We3jLMkxa0I/AAAAAAAACDI/DIVU-kbYy34nssjm8TESC7s2jtE29t0ZgCLcBGAs/s400/WP_20171011_14_52_43_Pro.jpg" width="200" /></a>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-iTJMJLSzQqg/We3jJVY_Z3I/AAAAAAAACDE/aqilTLnMpKMIjioc2yyhmCvQ5VMKwc4ewCLcBGAs/s1600/1127346.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="420" src="https://3.bp.blogspot.com/-iTJMJLSzQqg/We3jJVY_Z3I/AAAAAAAACDE/aqilTLnMpKMIjioc2yyhmCvQ5VMKwc4ewCLcBGAs/s400/1127346.jpg" width="200" /></a>
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Oggi, dunque, le uve del <b>Podere La Borla</b> provengono da due vigneti: barbera (circa 65%) e croatina (circa 30%) dal <b>vigneto Monsupello</b> e <b>pinot nero</b> (circa 5%) dal <b>vigneto La Borla. </b>Le uve sono raccolte a mano in cassetta e vinificate separatamente. Dopo il diraspamento, il mosto viene lasciato macerare sulle bucce a freddo per 7 giorni per estrarre colore e aroma. Questa macerazione avviene in vasche di cemento con 2 rimontaggi al giorno ed è seguita dalla fermentazione alcolica, fatta partire con lieviti selezionati. Alla svinatura, solo il vino fiore è avviato alle vasche in acciaio prima, e poi, dopo 2/3 mesi, alle <i>barrique </i>(solo di secondo o terzo passaggio), nelle quali sosta per un periodo minimo di 20 mesi.
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-fQdBjmYmNME/We3RVrUk1YI/AAAAAAAACC0/-GpebBcACksKAn3RT7CENuyT_J_Xy7jzQCPcBGAYYCw/s1600/vigneto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="1142" height="226" src="https://4.bp.blogspot.com/-fQdBjmYmNME/We3RVrUk1YI/AAAAAAAACC0/-GpebBcACksKAn3RT7CENuyT_J_Xy7jzQCPcBGAYYCw/s400/vigneto.jpg" width="400" /></a>
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Ecco, infine, il menu proposto da <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Daniela Calvi</b>.
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<b>Venerdì 27 ottobre 2017 - Ore 20.30<br />
L'Oltrepò Pavese Rosso Podere La Borla di Monsupello:<br />
verticale di cinque annate</b>
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Zuppetta di castagne e borlotti<br />
con funghi porcini freschi e spuma di caprino del Boscasso<br />
<i>Provincia di Pavia IGP Rosso Podere La Borla 2013</i>
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Ravioli di cotechino e taleggio<br />
con crema di mais e lenticchie croccanti<br />
<i>Oltrepò Pavese Rosso DOC Podere La Borla 2010</i>
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<i>Surbir</i> di agnolotti<br />
<i>Oltrepò Pavese Rosso DOC Podere La Borla 2007</i>
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Guancia di manzo stufata al vino rosso<br />
con polenta di farina gialla macinata a pietra del Mulino Bruciamonti<br />
<i>Oltrepò Pavese Rosso DOC Podere La Borla 2001</i><br />
<i>Oltrepò Pavese Rosso DOC Podere La Borla 1993</i>
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Gelato di tè al bergamotto
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La serata è proposta a 50 euro (tutto compreso).
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I posti sono limitati e la prenotazione è indispensabile.<br />
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (<b><a href="http://www.ristorantepratogaio.it/" target="_blank">Ristorante Prato Gaio</a></b>).
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OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</div>
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<i>Roger Marchi</i></div>
OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-12332093960111475722017-02-17T05:20:00.000-08:002017-07-07T06:28:13.502-07:00Due cru di Dolcetto di Ovada: Le Olive de La Vigna dei Caccia e Vigneto Ninan di Rossi Contini: appunti dalla serata del 15/04/2016<div align="justify">
Ebbene sì: dopo venti serate dedicate all’Oltrepò Pavese, <b>OltreLaStoria</b> ha deciso per il ventunesimo appuntamento di scollinare e andare fuori zona, anzi fuori regione. In realtà, si è trattato di un’escursione piuttosto breve e pure abbastanza coerente dal punto di vista territoriale, dato che ci siamo spostati appena al di là del confine con il Piemonte, nelle colline dell’alessandrino, dove nasce il <b>Dolcetto di Ovada</b>. La sollecitazione è venuta dall'amico <b>Giuliano Boni</b> di <a href="http://www.vinidea.it/" target="_blank"><b>Vinidea</b></a>, e questo ci ha permesso di andare a conoscere più da vicino una denominazione inevitabilmente schiacciata dalla notorietà di tanti altri vini rossi piemontesi, e dello stesso Dolcetto prodotto in zone più note come le Langhe.</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-rvzdIVdthSk/WKGBuCPuyMI/AAAAAAAAB_4/yJibyS_XOgUjTJqOMR5_uTV60DZKQKsXwCLcB/s1600/dolcettoDOCG.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-rvzdIVdthSk/WKGBuCPuyMI/AAAAAAAAB_4/yJibyS_XOgUjTJqOMR5_uTV60DZKQKsXwCLcB/s320/dolcettoDOCG.png" width="400" /></a></div>
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I vini prodotti nell’ovadese da uva dolcetto rientrano in due denominazioni: la <b>DOC Dolcetto di Ovada</b>, istituita nel 1972, e la <b>DOCG Dolcetto di Ovada Superiore (o Ovada)</b>, ottenuta nel 2008 e riservata ai vini con invecchiamento minimo di 30 mesi e rese di produzione più basse. La nascita della DOCG segna la volontà di una parte delle aziende ovadesi di rovesciare agli occhi del pubblico l’immagine di “<a href="http://www.intravino.com/grande-notizia/un-ricordo-di-pino-ratto/" target="_blank"><b>vinelli di pronta beva, non svettanti, spesso raso terra, fatte poche eccezioni</b></a>”, e affermare invece le peculiari qualità enoiche del <b>Dolcetto di Ovada</b> (se lavorato con la dovuta cura) e la sua vocazione all’invecchiamento. Questa dunque la (complicata) missione del <a href="http://www.ovada.eu/"><b>Consorzio dell'Ovada DOCG</b></a>: far diventare un punto di riferimento dell’enologia piemontese un vino attualmente considerato nelle sue migliori espressioni un <a href="http://www.intravino.com/grande-notizia/ovada-docg-il-dolcetto-outsider-alla-ricerca-della-sua-dimensione/" target="_blank"><b>outsider</b></a>. E anche noi di <b>OltreLaStoria</b> contribuiamo volentieri all’impresa, ospitando al Prato Gaio l'azienda <a href="http://www.lavignadeicaccia.com/index.html" target="_blank"><b>La Vigna dei Caccia</b></a> con il suo <b>Le Olive</b> e l'azienda <b><a href="http://www.rossicontini.com/" target="_blank">Rossi Contini</a></b> con il <b>Vigneto Ninan</b>, protagonista della nostra verticale.</div>
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<img border="0" height="206" src="https://4.bp.blogspot.com/-DX_FMqfID2I/WKGFdYEKI6I/AAAAAAAACAE/ed1eF-mcurEU5uI9SnhPYl4-vCYoLkxagCLcB/s320/pino_ratto.jpg" width="320" />
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La serata inizia dal <i>cru</i> <b>Le Olive</b>, ora di proprietà dell’azienda <b>La Vigna dei Caccia</b>,<b> </b>ma celebre in passato per essere stato coltivato da quel personaggio poliedrico e straordinario, caro a <b>Luigi Veronelli</b> e <a href="http://percorsidivino.blogspot.it/2014/11/pino-ratto-ci-ha-lasciati.html" target="_blank"><b>Mario Soldati</b></a>, che fu <b>Pino Ratto</b>, farmacista, jazzista e vignaiolo protagonista sulla scena ovadese per oltre trent’anni.
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<img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-e6zv_s_wUSo/WKRRGOEl1II/AAAAAAAACBY/UkZ4tjBLnl0rO83bldtTgddptEEwk0YSACPcB/s320/15178332_1236796676391792_8735581824937753105_n.jpg" width="205" /> <img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-tg2Pc5w5XdA/WKRRGcabofI/AAAAAAAACBU/0VP0cbXj81gf5iAbIuNPZFaMZ43Bk2NXACLcB/s320/15109467_1236796613058465_8860177843575530450_n.jpg" width="205" /></div>
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Questo Dolcetto - alla sua seconda vendemmia - ora è un po’ rustico, sincero, tra l’altro proveniente da un’annata non certo felice, ma <b>Pietro Caccia Dominioni</b>, che ha recuperato lo storico vigneto, ha l’entusiasmo giusto - e il supporto di <b>Annalysa Rossi Contini</b> – per ridargli il lustro che merita.
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-0x3gbLzsdsI/WV-KPm7ntUI/AAAAAAAACCM/2hYB1EzdHDA75SEHibvXxIULdRTU1NA6ACLcBGAs/s1600/annalysafabio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-0x3gbLzsdsI/WV-KPm7ntUI/AAAAAAAACCM/2hYB1EzdHDA75SEHibvXxIULdRTU1NA6ACLcBGAs/s320/annalysafabio.png" width="400" height="260" data-original-width="595" data-original-height="387" /></a>
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La storia di <b>Annalysa Rossi Contini</b> inizia invece nel 1989 con l'acquisto della vigna Ninan sulla collina di San Lorenzo a Ovada, unanimemente considerata uno dei migliori <i>cru</i> della zona. Da subito, l'azienda <a href="http://www.rossicontini.com/" target="_blank"><b>Rossi Contini</b></a>, gestita da Annalysa insieme al marito <b>Fabio</b>, ha scommesso sulla vocazione all'invecchiamento dell'Ovada DOCG: scommessa consapevole, e vinta, come hanno poi testimoniato le numerose verticali di Vigneto Ninan che si sono tenute negli anni.
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<img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-wGgEp2X8z5s/WKRVRC84c6I/AAAAAAAACBg/dqKNUEbpWzYzgfItQPp2JloyFf0Zyo9SwCLcB/s320/vignetoninanetichetta.jpg" width="266" />
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Scopriamo anche noi, dunque, il <b>Ninan</b>, che nasce da una vigna di oltre 40 anni, su terra marnosa con esposizione sud e riposa per un minimo di 18 mesi in botti di rovere da 25 ettolitri per poi affinarsi almeno altri 12 mesi in bottiglia. Il <b>Vigneto Ninan 2011 </b>si apre lentamente e si rivela pastoso, profondo, profumato di cacao, frutti di bosco, liquirizia. Una bella sfida per il salame di testa e la focaccia di ciccioli serviti come antipasto. Nella degustazione in azienda avevamo assaggiato anche l’annata 2012, ma ci era sembrata ancora troppo giovane e ruvida, a dimostrazione del fatto che questo Dolcetto è un vino dalla lenta e lunga evoluzione.
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-I0Xsjay6u_0/WKGR36TxMeI/AAAAAAAACAs/vY_AaAqXKaI72OLxdFOFYzdUuMW2Moc_gCLcB/s1600/Ninan_2010_MM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-I0Xsjay6u_0/WKGR36TxMeI/AAAAAAAACAs/vY_AaAqXKaI72OLxdFOFYzdUuMW2Moc_gCLcB/s320/Ninan_2010_MM.jpg" width="266" /></a>
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Il <b>Vigneto Ninan 2010</b> ha ancora tannini esuberanti, pur di fine grana, è molto profumato di visciola e amarena, è vibrante, teso, minerale; c’è la parentela con il precedente ma c’è anche la differenza fra le due vendemmie. Su questo vino più fresco e spigoloso abbiamo azzardato un abbinamento con crema di piselli al profumo di basilico con crostini di pane al burro e freguglie di aringa affumicata che abbiamo trovato soddisfacente.
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nWhGUbT942A/WV-F-dHSZuI/AAAAAAAACCE/Czo7KORB0gAZopCHxj_uKrplriyHv4VGgCLcBGAs/s1600/ninan_tutti.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="694" data-original-width="720" height="308" src="https://1.bp.blogspot.com/-nWhGUbT942A/WV-F-dHSZuI/AAAAAAAACCE/Czo7KORB0gAZopCHxj_uKrplriyHv4VGgCLcBGAs/s320/ninan_tutti.png" width="320" /></a></div>
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Salto netto di annata col <b>Vigneto Ninan 2007</b>: sorprendentemente fragrante a quasi dieci anni dalla vendemmia, ha colore più chiaro, la mineralità spiccata data dai terreni bianchi, le spezie, la marasca, la violetta, una complessità ampia e matura e sensazioni quasi piccanti. Un vino che quasi prevarica il risotto con ragù di coniglio preparato da Daniela Calvi con la consueta maestria.
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-lVqzeCfYrLQ/WKGRP3EifcI/AAAAAAAACAo/qpXYHLApFgg2MOL0D0eI7nbPyK4V6Ix7QCLcB/s1600/dolcetto03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-lVqzeCfYrLQ/WKGRP3EifcI/AAAAAAAACAo/qpXYHLApFgg2MOL0D0eI7nbPyK4V6Ix7QCLcB/s320/dolcetto03.jpg" width="240" /></a></div>
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Ancora indietro nel tempo ed ecco il <b>Vigneto Ninan 2003</b>, annata calda, vino evoluto, frutto maturo, una lieve nota di ossidazione che non disturba più di tanto visto il nerbo inaspettato che sostiene l’intelaiatura; alcol, struttura, un Dolcetto certo anomalo ma molto interessante, degno compagno della lepre in dolceforte che conclude la parte godereccio-didattica della serata. Il guazzetto di fragole con gelato e scaglie di cioccolato è un vizio supplementare per i fortunati convenuti.</div>
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<i>Francesco Beghi</i>
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A causa dell'assenza (giustificata) del nostro Mauro Rossini, abbiamo utilizzato fotografie presenti sui seguenti siti: <a href="http://www.worldwinepassion.it/vino/vino-e/territorio/195/con-le-radici-nella-storia-lovada-docg.htm" target="_blank"><b>World Wine Passion</b></a>, <a href="http://www.laterratrema.org/2007/07/immagini-pino-ratto/" target="_blank"><b>La Terra Trema</b></a>, <a href="https://www.facebook.com/pg/lavignadeicaccia/photos/" target="_blank"><b>pagina Facebook dell'azienda La Vigna dei Caccia</b></a>, <b><a href="http://www.rossicontini.com/" target="_blank">sito dell'azienda Rossi Contini</a></b> e <a href="https://www.vivino.com/wineries/rossi-contini/wines/vigneto-ninan-superiore-dolcetto-d-ovada-2003" target="_blank"><b>Vivino</b></a>. Grazie, infine, a Fabio Contini per la collaborazione.
</div>
OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-52148129081148008792016-10-03T10:39:00.000-07:002018-08-13T11:13:00.559-07:00Il Riesling Gli Orti di Frecciarossa: appunti dalla serata del 27/05/2016<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-jJyqGkr7GUw/W3F_YZ6v4QI/AAAAAAAACEc/p4xLGXR7TSIHktQMDHTsO1sdx_XzQT7bQCPcBGAYYCw/s1600/orti1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="967" height="265" src="https://2.bp.blogspot.com/-jJyqGkr7GUw/W3F_YZ6v4QI/AAAAAAAACEc/p4xLGXR7TSIHktQMDHTsO1sdx_XzQT7bQCPcBGAYYCw/s320/orti1.jpg" width="320" /></a>
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L’elemento fondante delle serate di <b>OltreLaStoria</b> è l’andare indietro nel tempo, andando a scavare nelle cantine delle aziende che hanno sì una storia ma anche, necessariamente, uno storico (purtroppo le due cose non vanno sempre di pari passo). E talvolta, in questo storico, ovvero nelle bottiglie di vecchie annate saggiamente conservate come si deve, si pescano
autentiche perle. D’altra parte, il nostro scopo è proprio quello di smentire chi afferma che l’<b>Oltrepò Pavese</b> è terra di soli vini giovani, frizzanti, di pronta beva. Quando ciò avviene con i vini bianchi, oltretutto, la faccenda si fa ancora più interessante, dato che in Italia non c’è una cultura del vino bianco da invecchiamento come, per esempio, in Francia, Germania, Austria e in taluni Paesi dell’Europa Orientale.</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-M1xf6--mp_k/W3F_7nkGWOI/AAAAAAAACEk/XVSjpTiW5OE_-6Uel4bpG7d5ofcdf3jUACLcBGAs/s1600/DSC_2789.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1203" height="214" src="https://4.bp.blogspot.com/-M1xf6--mp_k/W3F_7nkGWOI/AAAAAAAACEk/XVSjpTiW5OE_-6Uel4bpG7d5ofcdf3jUACLcBGAs/s320/DSC_2789.jpg" width="320" /></a>
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Questo è successo con Frecciarossa, azienda già protagonista di una serata con il suo pluripremiato <b>Pinot Nero Giorgio Odero</b>, che però vanta anche una solida tradizione per quanto riguarda la coltivazione del riesling renano, ovvero di quello che per molti – me compreso – è il vitigno bianco più affascinante in assoluto.
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Potete leggere <a href="https://oltre-lastoria.blogspot.com/2016/05/27-maggio-2016-il-riesling-gli-orti.html" target="_blank"><b>qui </b></a>la storia completa raccontata da <b>Roger Marchi</b>.
Undici annate di Riesling assaggiate in azienda, retrocedendo fino a 25 anni fa, non è cosa che avviene tutti i giorni. E non semplice la scelta delle quattro annate da presentare per la serata.
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_2jSTWxorXg/W3GAa6y6kQI/AAAAAAAACEs/AvrGyW1FalEvchR26iKZQi5fgSnQg81jQCLcBGAs/s1600/DSC_2497.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1203" height="214" src="https://1.bp.blogspot.com/-_2jSTWxorXg/W3GAa6y6kQI/AAAAAAAACEs/AvrGyW1FalEvchR26iKZQi5fgSnQg81jQCLcBGAs/s320/DSC_2497.jpg" width="320" /></a>
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La serata, appunto. A mano a mano che arrivano gli ospiti, si inizia con un aperitivo, <b>I Moschettieri</b>, affilato Metodo Classico Pas Dosé lui, invece, messo in produzione e in commercio da pochi anni. Abbiamo così il piacere di ritrovare <b>Antonio Morra</b> del Corriere della Sera e <b>Paolo Camozzi</b> di Slow Wine, e di conoscere <b>Alessio Turazza</b> del Gambero Rosso, il delegato AIS di Milano <b>Hosam Eldin Abou Eleyoun</b> e <b>Amalia della Gatta</b>, addetta alle pubbliche relazioni di AIS Milano. Non ha potuto essere con noi, invece, <b>Armando Castagno</b> che ha però degustato successivamente in azienda 16 annate del Riesling Gli Orti, descritte splendidamente in <a href="https://accademiadeglialterati.com/2016/09/27/una-lunga-vicenda-di-buon-gusto/" target="_blank"><b>questo articolo</b></a> apparso su ViniPlus di Lombardia nel settembre 2016.</div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-0Ymp7ShmhLM/W3GGvV2N1FI/AAAAAAAACE4/uXjQW2UiU6Y1bqBqJARGDYPMWeMBCuS8QCLcBGAs/s1600/valeria1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1203" height="214" src="https://2.bp.blogspot.com/-0Ymp7ShmhLM/W3GGvV2N1FI/AAAAAAAACE4/uXjQW2UiU6Y1bqBqJARGDYPMWeMBCuS8QCLcBGAs/s320/valeria1.jpg" width="320" /></a>
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Ci si accomoda a tavola e, dopo le presentazioni di rito, con le generazioni della famiglia Odero, da <b>Margherita </b>a <b>Valeria</b>, a narrare le vicende dell’azienda e del riesling nello specifico, è subito <i>duls in brüsc</i>, uno dei capisaldi della cucina del <b>Prato Gaio</b>. Ad accompagnarlo <b>Gli Orti 2013</b>, ricco, opulento, ancora esuberante di giovinezza, con le sue note di erbette di campo, frutti tropicali, agrumi, frutta bianca e richiami floreali. Un abbinamento che regge, considerata la natura agrodolce del piatto.
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La seconda annata proposta – <b>Gli Orti 2011</b> – non è dissimile dalla precedente per quanto riguarda gli aromi di base, che ritroviamo ovviamente più evoluti: dal colore limpido e dorato, tornano le erbe aromatiche, la frutta tropicale quasi candita, gli agrumi, comincia ad avere accenni di idrocarburo mentre in bocca è solido, corposo, materico, figlio dell’annata calda e regolare che non gli ha tolto però troppo nerbo. Un bel compagno per la crema di cipolle bianche con baccalà, capperi e salsa di acciughe, piatto dagli aromi variegati così come il vino.
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Proseguiamo con <b>Gli Orti 2008</b>, una versione che, nonostante gli otto anni di età, mantiene al naso la freschezza degli agrumi e del sottofondo balsamico, integrati da sentori più evoluti di fieno e miele; sapidità spiccata all’attacco in bocca, pienezza centrale e buona persistenza finale, forse fin troppo sostenuto per un piatto abbastanza delicato come il risotto alle erbe di campo.
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-2G8jlRy2tuc/W3G0cHj3eMI/AAAAAAAACJU/BA49B28KzBYRNZrAWdYPS3293VJxqWf5gCLcBGAs/s1600/DSC_2743.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1203" height="214" src="https://2.bp.blogspot.com/-2G8jlRy2tuc/W3G0cHj3eMI/AAAAAAAACJU/BA49B28KzBYRNZrAWdYPS3293VJxqWf5gCLcBGAs/s320/DSC_2743.jpg" width="320" /></a>
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La faraona disossata ripiena – un altro classico più volte proposto nelle nostre serate – viene servita con <b>Gli Orti 2002</b>, la prima annata a chiamarsi così, che vide inoltre il <i>restyling</i> dell’etichetta. Annata ovunque ricordata per il clima freddo e piovoso, che noi abbiamo spesso proposto nel corso delle nostre serate proprio per sfatarne la fama di annata “disgraziata”; certo difficile da gestire per i vignaioli, ma sorprendente per i risultati raggiunti in Oltrepò e per la inaspettata longevità che dimostrano certe bottiglie. Non fa eccezione questo Riesling, maturo, profumato di nocciola, salvia, ancora le erbe aromatiche a fare da fili conduttore, e poi frutta candita, sapidità e note più marcatamente minerali che idrocarburiche.
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Come extra, prima di chiudere in bellezza con la zuppetta di ananas profumata allo zenzero, un salto indietro nel tempo che ha quasi dell’incredibile: il <b>Riesling 1990</b>. A <b>Cristiano Garella</b>, giovane enologo della squadra di <b>Frecciarossa</b>,<b> </b>l'onore di aprire tre delle pochissime le bottiglie rimaste: il pepe bianco e la salvia al primo naso, poi il minerale e le erbe, il muschio, come sassi levigati di un ruscello di montagna, la bocca ancora appagante, sapida, viva, un prodigio di longevità.</div>
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<i>Francesco Beghi</i></div>
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Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-veyvAAHLgl4/W3GhRt_dGII/AAAAAAAACHY/3-AQXqjsbnMLZlXOqKatEReBtFQ5Rd7PwCLcBGAs/s1600/garella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1118" src="https://3.bp.blogspot.com/-veyvAAHLgl4/W3GhRt_dGII/AAAAAAAACHY/3-AQXqjsbnMLZlXOqKatEReBtFQ5Rd7PwCLcBGAs/s320/garella.jpg" width="200" /></a>
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</div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-maf4qyzFUIA/W3GhRan5a0I/AAAAAAAACHU/36nSQPbNiQA0iYzBhF-M0dxj5hfm0L6_QCLcBGAs/s1600/marenghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1118" src="https://3.bp.blogspot.com/-maf4qyzFUIA/W3GhRan5a0I/AAAAAAAACHU/36nSQPbNiQA0iYzBhF-M0dxj5hfm0L6_QCLcBGAs/s320/marenghi.jpg" width="200" /></a>
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</div>
<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-fiC3q2kSik4/W3GhT_VBqRI/AAAAAAAACHs/0eD2yREKEf42T8JezIBGKLDYvBR31Y_GgCLcBGAs/s1600/valeria_hosam.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1203" height="214" src="https://3.bp.blogspot.com/-fiC3q2kSik4/W3GhT_VBqRI/AAAAAAAACHs/0eD2yREKEf42T8JezIBGKLDYvBR31Y_GgCLcBGAs/s320/valeria_hosam.jpg" width="320" /></a>
</div>
<br />
<div align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-g_cYHxyqHKk/W3GhSkMlc1I/AAAAAAAACHk/qAMLujthdKk_-0FzCc5oZO-P1bQiqXZNACLcBGAs/s1600/roger_marchi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1118" height="229" src="https://2.bp.blogspot.com/-g_cYHxyqHKk/W3GhSkMlc1I/AAAAAAAACHk/qAMLujthdKk_-0FzCc5oZO-P1bQiqXZNACLcBGAs/s320/roger_marchi.jpg" width="320" /></a>
</div>
<br />
<div align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-3krP4gHAo8I/W3G5XWBIKcI/AAAAAAAACJg/LpF-w8alBDANPUehuCBwkxdlo71fQ4qEACLcBGAs/s1600/team.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1203" height="214" src="https://3.bp.blogspot.com/-3krP4gHAo8I/W3G5XWBIKcI/AAAAAAAACJg/LpF-w8alBDANPUehuCBwkxdlo71fQ4qEACLcBGAs/s320/team.jpg" width="320" /></a>
</div>
OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-19778346340985516912016-09-27T02:11:00.003-07:002016-09-27T02:13:26.117-07:007 ottobre 2016: il Brut Millesimato dell'azienda Monsupello di Torricella Verzate<br />
<div align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-uyioJv0W3R8/V-gpXnnxmaI/AAAAAAAAB_U/m2_i6pQ-xvIrfIS46OTDeVKTOst40uevACLcB/s1600/brut_trebicchieri.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-uyioJv0W3R8/V-gpXnnxmaI/AAAAAAAAB_U/m2_i6pQ-xvIrfIS46OTDeVKTOst40uevACLcB/s320/brut_trebicchieri.png" width="400" /></a>
</div>
<br />
<div align="justify">
"<i>Che cos'è la vita se non spumeggia il vino?</i>", recita il titolo di un libro di <b>Fabrizio Bernini</b> sulla storia della vitivinicoltura in <b>Oltrepò Pavese</b>. E dunque, nel primo appuntamento della stagione 2016-2017, a <b>OltreLaStoria</b> torneremo a degustare le bollicine dell'azienda <b><a href="http://www.monsupello.it/" target="_blank">Monsupello</a></b> di Torricella Verzate, celebrando la qualità del <b>Brut Millesimato</b>. Questo <b>Metodo Classico</b> della famiglia <b>Boatti</b>, infatti, ha da poco aggiunto al suo già ricco palmarès un ulteriore riconoscimento, ottenendo per la quarta volta i <b>Tre Bicchieri</b> del Gambero Rosso. In pieno accordo con l'azienda, abbiamo deciso di comporre la nostra verticale con tutti e quattro i millesimi premiati con i <b>Tre Bicchieri</b> nel corso degli anni. Ad aggiungere ulteriore carattere di eccezionalità alla serata ci penserà <b>Marco Bertelegni</b>, bravissimo enologo di Monsupello, con una sorpresa.
</div>
<br />
<div align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Lijo_EISgLk/V-fFGayz0bI/AAAAAAAAB_A/o2RSkhDlyMc5jv_e3RBE4UTsWoUp4oH2QCLcB/s1600/2-MonsupelloCantina_104-750x400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-Lijo_EISgLk/V-fFGayz0bI/AAAAAAAAB_A/o2RSkhDlyMc5jv_e3RBE4UTsWoUp4oH2QCLcB/s320/2-MonsupelloCantina_104-750x400.jpg" width="400" /></a>
</div>
<br />
<div align="justify">
Scrivendo di <b>Monsupello</b>, è sempre doveroso ricordare la figura di <b>Carlo Boatti</b>. Scomparso nel gennaio del 2010, Boatti è stato artefice della crescita dall'azienda di Torricella Verzate nella seconda metà del Novecento. È sua, infatti, all'inizio degli anni Ottanta, la decisione di puntare sul <b>Metodo Classico</b> e di perseguire la via della qualità assoluta, scelte che faranno di <b>Monsupello</b> uno dei marchi di riferimento della spumantistica oltrepadana e nazionale. Nel 1984, su impulso di Boatti, nasceranno il marchio collettivo <b>Classese</b> e la relativa associazione per identificare, tutelare e promuovere il <b>Metodo Classico</b> dell'<b>Oltrepò Pavese</b>. Negli anni, tuttavia, l'associazione perderà di importanza e dal millesimo 2008 il marchio <b>Classese </b>scomparirà dall'etichetta del <b>Brut Millesimato</b>, che adotterà l'indicazione generica VSQ come gli altri <b>Metodo Classico</b> di <b>Monsupello</b>.</div>
<br />
<div align="justify">
Ecco, infine, il menu proposto da <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Daniela Calvi</b>.
<br />
<br />
<b>Venerdì 7 ottobre 2016 - Ore 20.30<br />
Il Brut Millesimato di Monsupello:<br />
verticale di quattro annate</b>
<br />
<br />
Insalata tiepida di baccalà, patate, ceci,<br />
porro croccante e olio al ginepro
<br />
<i>Brut Millesimato VSQ 2011</i>
<br />
<br />
<i>Farsulè</i> di robiola di capra con fonduta di pere
<br />
<i>Brut Millesimato VSQ 2008</i>
<br />
<br />
Tortelli di zucca, amaretti e mostarda di Voghera<br />
con funghi porcini freschi<br />
<i>Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero DOC<br />
Classese Brut Millesimato 2006</i>
<br />
<br />
Faraona disossata<br />
con ripieno tradizionale della Valle Versa<br />
<i>Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero DOC<br />
Classese Brut Millesimato 2004</i>
<br />
<br />
Zuppetta di cachi<br />
con infusione di cioccolato fondente e gelato alla cannella<br />
<br />
La serata è proposta a 50 euro (tutto compreso).<br />
I posti sono limitati e la prenotazione è indispensabile.<br />
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (<a href="http://www.ristorantepratogaio.it/" target="_blank"><b>Ristorante Prato Gaio</b></a>).<br />
<br />
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</div>
<br />
<div align="right">
<i>Roger Marchi</i>
</div>
OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-47051535765559538312016-07-26T04:30:00.002-07:002018-08-13T06:53:04.104-07:00I vini da uva mornasca dell'azienda Cascina Gnocco appunti dalla serata del 26/02/2016<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3ZYP7R_Veg8/V7ruUCqNORI/AAAAAAAAB8c/FCuAXzNsEQsleCdtqLpkcQv8ACmp_zJ6QCLcB/s1600/orione_menu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-3ZYP7R_Veg8/V7ruUCqNORI/AAAAAAAAB8c/FCuAXzNsEQsleCdtqLpkcQv8ACmp_zJ6QCLcB/s320/orione_menu.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="justify">
La ventesima serata di <b>OltreLaStoria</b> ha rappresentato qualcosa di unico e particolarmente emozionante. Perché unico al mondo, nel senso letterale del termine, è stato il vino protagonista della nostra cena-degustazione. Ed emozionante perché ho avuto l’onore di veder nascere e crescere questo vino nell’azienda <b><a href="http://www.cascinagnocco.it/" target="_blank">Cascina Gnocco</a></b> di <b>Nino Cuneo</b> e di suo figlio <b>Fabio </b>sin dagli albori, dieci anni fa circa, con ripetute visite in azienda, assaggi dalla botte e considerazioni varie. Il tutto quando il vino non aveva ancora un nome e l'<b>uva di Mornico</b> (come era chiamata allora) non era ancora inserita nell’elenco dei vitigni autorizzati nella provincia di Pavia nonostante sia provata la sua presenza come vitigno autoctono in zona sin dall’Ottocento.</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-x-GwIJviDMY/V7ruU9ANf4I/AAAAAAAAB88/NOxiODHDfRc5BZNojVOqDfjSjkmUtdIhQCLcB/s1600/staff.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-x-GwIJviDMY/V7ruU9ANf4I/AAAAAAAAB88/NOxiODHDfRc5BZNojVOqDfjSjkmUtdIhQCLcB/s320/staff.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="justify">
Ora il vino il nome ce l’ha – Orione – e dal 2010, grazie al lavoro congiunto con <b>Laura Rustioni</b> e <b>Osvaldo Failla</b> dell’Università di Milano, anche il vitigno è autorizzato, con il nome di mornasca. In <a href="http://oltre-lastoria.blogspot.it/2016/02/26-febbraio-2016-i-vini-da-uva-mornasca.html" target="_blank"><b>questo post</b></a> di Roger Marchi trovate maggiori approfondimenti sull’iter che ha portato al recupero di questo vitigno.
</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-dMX5kIXOlGc/V7ruS2-BoPI/AAAAAAAAB7w/HpAYyjc1wnkZwraXU-rZ_03lVoqYAK7lACLcB/s1600/detomasi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-dMX5kIXOlGc/V7ruS2-BoPI/AAAAAAAAB7w/HpAYyjc1wnkZwraXU-rZ_03lVoqYAK7lACLcB/s320/detomasi.jpg" width="200"/></a>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-oUiiV4CtiHY/V7ruUJBLPvI/AAAAAAAAB8g/Ipg6IOP6g4c8nR0QPLUxFjmE3JqmBFtlACLcB/s1600/pozzi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-oUiiV4CtiHY/V7ruUJBLPvI/AAAAAAAAB8g/Ipg6IOP6g4c8nR0QPLUxFjmE3JqmBFtlACLcB/s320/pozzi.jpg" width="200"/></a>
</p>
<p align="justify">
Il mio compito, invece, è quello di raccontare la serata del 26 febbraio. Buona presenza di pubblico, ma non il tutto esaurito: sicuramente un’occasione perduta per approfondire la conoscenza del territorio. È stato un grande piacere rivedere <b>Giuliano Pozzi</b>, ex presidente del Consorzio di Tutela Vini dell'Oltrepò Pavese e grande conoscitore delle cose buone del territorio oltrepadano, e il bravo <b>Marco De Tomasi</b> del blog <a href="http://vitisblog.it/" target="_blank"><b>Vitis</b></a>, che ancora una volta è venuto dal Veneto in Oltrepò Pavese alla ricerca di storie esemplari da raccontare.
</p>
<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mz5Yb3nRdSo/V7ruO-CcKTI/AAAAAAAAB7U/fN-G189TFGkKtNESxH8x44Np3fgE8K6wwCLcB/s1600/beghi_rose.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-mz5Yb3nRdSo/V7ruO-CcKTI/AAAAAAAAB7U/fN-G189TFGkKtNESxH8x44Np3fgE8K6wwCLcB/s320/beghi_rose.jpg" width="200"/></a>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-VbGoxvQ0Tik/V7ruTAT45NI/AAAAAAAAB78/ITXDIO2FNJQeQpinntLU8nGw6BpN1SnZQCLcB/s1600/fabio_rose.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-VbGoxvQ0Tik/V7ruTAT45NI/AAAAAAAAB78/ITXDIO2FNJQeQpinntLU8nGw6BpN1SnZQCLcB/s320/fabio_rose.jpg" width="200"/></a>
</p>
<p align="justify">
Ad aprire le danze non è però l’<b>Orione</b> bensì il <b>Metodo Classico Brut Rosé</b> ottenuto sempre dalla mornasca, un esperimento iniziato nel 2009. Da uve del millesimo 2011, 24 mesi sui lieviti, profumi netti di piccoli frutti rossi – il mirtillo come segno distintivo - e semi di melograno, una bocca robusta e pastosa con un residuo zuccherino avvertibile e la pienezza data da un’uva che non stenta a farsi riconoscere. Abbastanza rustico, se vogliamo, e dunque ben accompagnato al cotechino con sformato di lenticchie rosse.
</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-e0Jo-2bXERE/V7ruTSp2FOI/AAAAAAAAB8E/-DHA2qmceRA__YF_a-jwrEkyMkhzwow9QCLcB/s1600/nino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-e0Jo-2bXERE/V7ruTSp2FOI/AAAAAAAAB8E/-DHA2qmceRA__YF_a-jwrEkyMkhzwow9QCLcB/s320/nino.jpg" width="200" /></a>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-T2VkG6Y8RLw/V7ruTHT2YXI/AAAAAAAAB8A/syOErCzqS6AmEMlMCgTwYsrctoXg9oSOACLcB/s1600/fabio_bottiglia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-T2VkG6Y8RLw/V7ruTHT2YXI/AAAAAAAAB8A/syOErCzqS6AmEMlMCgTwYsrctoXg9oSOACLcB/s320/fabio_bottiglia.jpg" width="200" 0/></a>
</p>
<p align="justify">
Si passa poi all’<b>Orione</b>, il vero protagonista della serata. In degustazione abbiamo le annate prodotte con la mornasca del vecchio vigneto dell'azienda: la 2005 affinata in <i>tonneau</i> per un anno e la 2007 e 2008, affinate in parte in acciaio e in parte in legno. Si parte con l'<b>Orione 2008</b>, l'annata attualmente in commercio, e già questo dice molto sulle potenzialità di invecchiamento dell'Orione.
</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-RyZGaZeB3Nk/V7ruQ9ap7NI/AAAAAAAAB7k/wwNeuGwnmhkSfg2uaxgaACkv1QjCkRM_QCLcB/s1600/crema.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-RyZGaZeB3Nk/V7ruQ9ap7NI/AAAAAAAAB7k/wwNeuGwnmhkSfg2uaxgaACkv1QjCkRM_QCLcB/s320/crema.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="justify">
All’assaggio, infatti, sembra ancora fin troppo giovane, con il mirtillo proprio del vitigno, note di tabacco e spezie, anche sentori piacevolmente floreali, il tannino ben maturo ma ancora molto vivo e abbondante, una sensazione complessiva di equilibrio non ancora raggiunto. Tempo al tempo. Piacevole, per quanto azzardato, l’abbinamento con la crema di fagiolini dell’occhio della Lomellina con crostini di pane al burro, freguglie di aringa affumicata e olio extravergine d’oliva.
</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-dK3w-k20Xow/V7r4OsFV-uI/AAAAAAAAB94/huRXBAGB4OA7q_JYJfhbB-hVxVffTqNrgCLcB/s1600/orione_bicch3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-dK3w-k20Xow/V7r4OsFV-uI/AAAAAAAAB94/huRXBAGB4OA7q_JYJfhbB-hVxVffTqNrgCLcB/s320/orione_bicch3.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="justify">
L’<b>Orione 2007</b> è parso subito più espansivo, con un frutto più aperto, fragrante, inconfondibile nella sua tipicità, accompagnato da note balsamiche e da una bella speziatura fine; robusto in bocca, pieno, ben evoluto, saldo nel sostegno acido, lungo e preciso nel finale, lascia la sensazione di quei vini che stanno raggiungendo la maturità e la potranno mantenere per diversi anni. Abbastanza preponderante sul buonissimo risotto alla zucca e porcini secchi di <b>Daniela Calvi</b> (applauso in sala).
</p>
<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9QrrMjkYutQ/V7ruTnyz9gI/AAAAAAAAB8I/JyOmKIR8V8wbPj0VjNjBCnBgcURFvy24gCLcB/s1600/orione_bicch2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-9QrrMjkYutQ/V7ruTnyz9gI/AAAAAAAAB8I/JyOmKIR8V8wbPj0VjNjBCnBgcURFvy24gCLcB/s320/orione_bicch2.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="justify">
Ed eccoci all’<b>Orione 2005</b>, all'epoca affinato interamente in <i>tonneau</i> per un anno. Lo riassaggio con curiosità dopo parecchi anni, e lo ritrovo intatto, evoluto certo, aperto in un ventaglio di profumi dove il mirtillo base lascia spazio ad altre, intriganti sfumature di frutti maturi e di erbe aromatiche, la bocca intensa e densa di fascino, armonica, viva, profonda. Degno compare del cinghiale in salmì con polenta.</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-HvkwrplImbA/V7ruO4bo-YI/AAAAAAAAB7Y/hxChNvp_XgAMpwbDjJ1iz_y2n5kLxJTPwCLcB/s1600/beghi_rosso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-HvkwrplImbA/V7ruO4bo-YI/AAAAAAAAB7Y/hxChNvp_XgAMpwbDjJ1iz_y2n5kLxJTPwCLcB/s320/beghi_rosso.jpg" width="200"/></a>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-unMs0KJxJiQ/V7ruUzCV2bI/AAAAAAAAB84/XLAr7N71ah8rQRcCC9b8z5pe-NpbdChPwCLcB/s1600/rustioni_intera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-unMs0KJxJiQ/V7ruUzCV2bI/AAAAAAAAB84/XLAr7N71ah8rQRcCC9b8z5pe-NpbdChPwCLcB/s320/rustioni_intera.jpg" width="200" /></a>
</p>
<p align="justify">
La bavarese al mandarino con crumble di frutta secca è solo un corollario conviviale che mi permette di dare la parola a <b>Laura Rustioni</b> la quale racconta, con il calore e la passione che le sono propri, la sua storia d’amore con l’uva mornasca e il lavoro che l’ha portata a far emergere, assieme alla <b>famiglia Cuneo</b>, questa nuova realtà di un territorio che non finisce mai di riservare sorprese.</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Rinagraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
<br>
<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-n0BSKcTJmQQ/V7ruUQRPApI/AAAAAAAAB8o/gm6_pFsTxtkDkoTr_IKUVG8E_LT1PhcawCLcB/s1600/roger.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-n0BSKcTJmQQ/V7ruUQRPApI/AAAAAAAAB8o/gm6_pFsTxtkDkoTr_IKUVG8E_LT1PhcawCLcB/s320/roger.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-zrzwkYPvR4g/V7ruUjfCaNI/AAAAAAAAB8s/xGjGDXNR1CwXwcmIZzIYM94swi8Okk9uwCLcB/s1600/rose.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-zrzwkYPvR4g/V7ruUjfCaNI/AAAAAAAAB8s/xGjGDXNR1CwXwcmIZzIYM94swi8Okk9uwCLcB/s320/rose.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-o3R8_yTRflI/V7ruQPFRmTI/AAAAAAAAB7g/AQExp7sDCgs-_icJscB-_2wofgetTtSuwCLcB/s1600/cotechino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-o3R8_yTRflI/V7ruQPFRmTI/AAAAAAAAB7g/AQExp7sDCgs-_icJscB-_2wofgetTtSuwCLcB/s320/cotechino.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-OKaAjIsGe4Y/V7ruUdzdoCI/AAAAAAAAB8k/ye-Ins46x5Ym18E2Cu14sek7Pjb-u-rOgCLcB/s1600/risotto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-OKaAjIsGe4Y/V7ruUdzdoCI/AAAAAAAAB8k/ye-Ins46x5Ym18E2Cu14sek7Pjb-u-rOgCLcB/s320/risotto.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-z7BQ7l8wLOA/V7ruT59darI/AAAAAAAAB8U/auim3dTApa4KKCDhNORv1CA1sUa-j750gCLcB/s1600/orione_bottiglie%2B%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-z7BQ7l8wLOA/V7ruT59darI/AAAAAAAAB8U/auim3dTApa4KKCDhNORv1CA1sUa-j750gCLcB/s320/orione_bottiglie%2B%25282%2529.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-BDb-RlhRw7I/V7ruVIgOYZI/AAAAAAAAB9A/CK4yv2GASZAE39GEt5Tl30PlIu_DiO-3ACLcB/s1600/torazza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-BDb-RlhRw7I/V7ruVIgOYZI/AAAAAAAAB9A/CK4yv2GASZAE39GEt5Tl30PlIu_DiO-3ACLcB/s320/torazza.jpg" width="200"/></a>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-7JE5wEl9y0U/V7ruWOjxVOI/AAAAAAAAB9Y/Wo6oYvorcwcGWzmZpWW17zD7-LG47whFwCLcB/s1600/volto3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-7JE5wEl9y0U/V7ruWOjxVOI/AAAAAAAAB9Y/Wo6oYvorcwcGWzmZpWW17zD7-LG47whFwCLcB/s320/volto3.jpg" width="200" 0/></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-hlUFiDEDdaU/V7ruVj4SmnI/AAAAAAAAB9M/mp96mNFPwc4yIATZKK8OnrHluLTCOvrvACLcB/s1600/volto%2Brose%2B%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-hlUFiDEDdaU/V7ruVj4SmnI/AAAAAAAAB9M/mp96mNFPwc4yIATZKK8OnrHluLTCOvrvACLcB/s320/volto%2Brose%2B%25282%2529.jpg" width="200" /></a>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-bMTdIQEmpX4/V7ruWE2v4CI/AAAAAAAAB9c/bAFn0f8GeaUtsH-6W0R_7b-ioy1IWOhYgCLcB/s1600/volto_donna1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-bMTdIQEmpX4/V7ruWE2v4CI/AAAAAAAAB9c/bAFn0f8GeaUtsH-6W0R_7b-ioy1IWOhYgCLcB/s320/volto_donna1.jpg" width="200" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-eB4KF3AR-jE/V7ruS2LdTaI/AAAAAAAAB70/bKcJq0ZvDDU7SLfZIPZpgWeCEs2DBS_mwCLcB/s1600/dolce.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-eB4KF3AR-jE/V7ruS2LdTaI/AAAAAAAAB70/bKcJq0ZvDDU7SLfZIPZpgWeCEs2DBS_mwCLcB/s320/dolce.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-C4c2NQZAAII/V7ruU3IdqJI/AAAAAAAAB80/HrXlOJVBnRYG5JqF0xGdkMfBewkpX_HdwCLcB/s1600/secondo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-C4c2NQZAAII/V7ruU3IdqJI/AAAAAAAAB80/HrXlOJVBnRYG5JqF0xGdkMfBewkpX_HdwCLcB/s320/secondo.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-P3CakDxWaIw/V7ruVR8QBBI/AAAAAAAAB9I/uL8zgBZGJ9Q32449LY_48jH0ckoU0srYgCLcB/s1600/vincenzobeghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-P3CakDxWaIw/V7ruVR8QBBI/AAAAAAAAB9I/uL8zgBZGJ9Q32449LY_48jH0ckoU0srYgCLcB/s320/vincenzobeghi.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EumbvYAEbS8/V7ruPdgotoI/AAAAAAAAB7c/AOIrjVGFO1QM5SEHDOLBIERS46haeQMCgCLcB/s1600/berte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-EumbvYAEbS8/V7ruPdgotoI/AAAAAAAAB7c/AOIrjVGFO1QM5SEHDOLBIERS46haeQMCgCLcB/s320/berte.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-JY6VIwQMIQE/V7ruV_QfUvI/AAAAAAAAB9U/G_uV4TTbKIMjJDYjNtYs7c9MoUWKHkPKgCLcB/s1600/volto1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-JY6VIwQMIQE/V7ruV_QfUvI/AAAAAAAAB9U/G_uV4TTbKIMjJDYjNtYs7c9MoUWKHkPKgCLcB/s320/volto1.jpg" width="200" /></a>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-kobIbe9riVE/V7ruWLsexkI/AAAAAAAAB9g/Z5oAv3345uwJXn_GhXUn0JtC6o5w-oBMgCLcB/s1600/volto_donna2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-kobIbe9riVE/V7ruWLsexkI/AAAAAAAAB9g/Z5oAv3345uwJXn_GhXUn0JtC6o5w-oBMgCLcB/s320/volto_donna2.jpg" width="200"/></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-h993uB70dwY/V7ruWR96fDI/AAAAAAAAB9k/5zTNFiemcd0W0kNaZeZfve06WZGxem63gCLcB/s1600/volto_donna3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-h993uB70dwY/V7ruWR96fDI/AAAAAAAAB9k/5zTNFiemcd0W0kNaZeZfve06WZGxem63gCLcB/s320/volto_donna3.jpg" width="200"/></a>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DQpQjJr-tLo/V7ruVmWMwXI/AAAAAAAAB9Q/7h4WNSxwfuMz_MlrDDhm2Ppf7uh1HfZ_gCLcB/s1600/volto%2Brose.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-DQpQjJr-tLo/V7ruVmWMwXI/AAAAAAAAB9Q/7h4WNSxwfuMz_MlrDDhm2Ppf7uh1HfZ_gCLcB/s320/volto%2Brose.jpg" width="200" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-G8qBPlD_Pgo/V7ruT4PrljI/AAAAAAAAB8Y/a7SqrufyUnsVViEDvn_LKoko2nnrfYHHwCLcB/s1600/orione_bottiglie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-G8qBPlD_Pgo/V7ruT4PrljI/AAAAAAAAB8Y/a7SqrufyUnsVViEDvn_LKoko2nnrfYHHwCLcB/s320/orione_bottiglie.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-sAad5a7sdD4/V7ruSTt5gkI/AAAAAAAAB7s/ARFLBKy2ewgmMne1sf_PfKqogxuneo73ACLcB/s1600/camozzi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-sAad5a7sdD4/V7ruSTt5gkI/AAAAAAAAB7s/ARFLBKy2ewgmMne1sf_PfKqogxuneo73ACLcB/s320/camozzi.jpg" width="320" height="214" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-YwcNFjx_xj8/V7ruR0nq9fI/AAAAAAAAB7o/JHmU-he-O6czL5Lv8rNfViS4CLF8YWUTwCLcB/s1600/danielaalex.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-YwcNFjx_xj8/V7ruR0nq9fI/AAAAAAAAB7o/JHmU-he-O6czL5Lv8rNfViS4CLF8YWUTwCLcB/s320/danielaalex.jpg" width="320" height="208" /></a>
</p>
OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-60007919418196791572016-05-16T10:58:00.001-07:002016-09-25T05:19:13.412-07:0027 maggio 2016: il Riesling Gli Orti dell'azienda Frecciarossa di Casteggio<p align="center"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-MSO3oR8mAGE/VznFi-_-PJI/AAAAAAAAB5c/w6QAwuUjLrYQjBnyhU4Ne_DZoNEKUFuSACLcB/s1600/Gli%2BOrti%2Bfront-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-MSO3oR8mAGE/VznFi-_-PJI/AAAAAAAAB5c/w6QAwuUjLrYQjBnyhU4Ne_DZoNEKUFuSACLcB/s320/Gli%2BOrti%2Bfront-1.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Giunta al suo ventiduesimo appuntamento, <b>OltreLaStoria</b> torna a Casteggio per proporvi, dopo il <a href="http://oltre-lastoria.blogspot.it/2015/09/il-riesling-lando-dellazienda-le-fracce.html" target="_blank"><b>Landò</b></a> de <b>Le Fracce</b>, un altro Riesling in purezza che va sicuramente annoverato fra i classici dell'<b>Oltrepò Pavese</b>. Protagonista della serata del 27 maggio prossimo sarà dunque il <b><a href="http://www.frecciarossa.com/orti.html" target="_blank">Riesling Gli Orti</a></b> di <a href="http://www.frecciarossa.com/" target="_blank"><b>Frecciarossa</b></a>, azienda ricca di storia, che può vantare anche una lunga (e forse unica) tradizione nella coltivazione del nobile vitigno tedesco in terra oltrepadana.</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-nb0k1DO9cjo/Vznaq0Kg06I/AAAAAAAAB58/n364p2z1iUke3G6qAPD022-lg6DKvq8BwCLcB/s1600/LaVIgne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-nb0k1DO9cjo/Vznaq0Kg06I/AAAAAAAAB58/n364p2z1iUke3G6qAPD022-lg6DKvq8BwCLcB/s320/LaVIgne.jpg" /></a>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-JglkxZv8MHw/VznarPKYLxI/AAAAAAAAB6A/6SHSsUvosFQ7r-zEjH3xeFNSNrQGL0MngCLcB/s1600/Bianco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-JglkxZv8MHw/VznarPKYLxI/AAAAAAAAB6A/6SHSsUvosFQ7r-zEjH3xeFNSNrQGL0MngCLcB/s320/Bianco.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Già negli anni Venti del Novecento, infatti, il riesling renano era impiegato in una delle quattro storiche etichette aziendali, <b>La Vigne Blanche</b>, vino che conobbe un grande successo internazionale e che venne prodotto fino agli anni Settanta quando una legge comunitaria vietò l'uso di nomi francesi in etichetta.
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-BaryaNWFAhc/Vznb1TEomuI/AAAAAAAAB6I/Inu5MXwExrUN7bZ7u8cQXy4I2flaV8QGACLcB/s1600/1990.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-BaryaNWFAhc/Vznb1TEomuI/AAAAAAAAB6I/Inu5MXwExrUN7bZ7u8cQXy4I2flaV8QGACLcB/s320/1990.jpg" /></a>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Oiq85KFwRtc/VzndVQKzh3I/AAAAAAAAB6U/HB7fXlRgKcYReSA6jMHtaJQqfqqBuxnHACLcB/s1600/1990retro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-Oiq85KFwRtc/VzndVQKzh3I/AAAAAAAAB6U/HB7fXlRgKcYReSA6jMHtaJQqfqqBuxnHACLcB/s320/1990retro.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-HbBn3DcdWmc/VznapvG63NI/AAAAAAAAB50/mFCUabKUBlIbBWvv7EkB2VLoqqSlHxVWgCLcB/s1600/2001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-HbBn3DcdWmc/VznapvG63NI/AAAAAAAAB50/mFCUabKUBlIbBWvv7EkB2VLoqqSlHxVWgCLcB/s320/2001.jpg" />
</a>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-nF2BUDZzBPw/VznaqcBKwDI/AAAAAAAAB54/O4FmjR5R_5sgAF1yKoRRJc7OJAwVI3tMQCLcB/s1600/2002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-nF2BUDZzBPw/VznaqcBKwDI/AAAAAAAAB54/O4FmjR5R_5sgAF1yKoRRJc7OJAwVI3tMQCLcB/s320/2002.jpg" />
</a>
</p>
<p align="justify">
Il <b>Riesling Gli Orti</b>, prodotto con le uve del vigneto omonimo sotto la guida tecnica di <b>Franco Bernabei</b> fino al 2001 e di <b>Gianluca Scaglione</b> successivamente, inizia invece la sua storia nel 1990 come Riesling Renano, per poi diventare solo Riesling e finalmente assumere il nome attuale nel 2002, contemporaneamente al restyling dell'etichetta.
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-55s6isPVCVQ/VzoIuDOcntI/AAAAAAAAB68/UPc6AcwLUX4V5bgzXINwpXUp7nkDurSjwCLcB/s1600/13178966_10209510302259427_1036711672869291923_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-55s6isPVCVQ/VzoIuDOcntI/AAAAAAAAB68/UPc6AcwLUX4V5bgzXINwpXUp7nkDurSjwCLcB/s320/13178966_10209510302259427_1036711672869291923_n.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Grazie alla cortesia e disponibilità di <b>Valeria Radici Odero</b>, che guida oggi l'azienda, e alla meritoria presenza di un notevole archivio di bottiglie, <b>Francesco Beghi</b> ha potuto ripercorrere buona parte della storia del <b>Riesling Gli Orti</b>: otto annate in successione (dal 2014 non ancora in commercio al 2007), poi una puntata nei primi anni duemila (2002 e 2001) e infine un salto vertiginoso nel 1990.</p>
<p align="center">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-r2CU9cs1E48/VzoA54kowSI/AAAAAAAAB6s/cZ3E_iWmbcolUsi-OCU5WLqKh4XaJ2lOQCLcB/s1600/WP_20160512_13_33_31_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="400" border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-r2CU9cs1E48/VzoA54kowSI/AAAAAAAAB6s/cZ3E_iWmbcolUsi-OCU5WLqKh4XaJ2lOQCLcB/s320/WP_20160512_13_33_31_Pro.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Una verticale di notevole ampiezza che ha mostrato un'indubbia costanza qualitativa - confermata quest'anno dall'approdo alle finali dei Tre Bicchieri del <b>Gambero Rosso</b> e dall'Oscar Berebene - e che ha ribadito le peculiarità de <b>Gli Orti</b>. Un <b>Riesling</b>, come ha sottolineato <b>Cristiano Garella</b> (il giovane enologo che affianca <b>Scaglione </b>dal giugno 2014), che nasce in prima collina non su classici terreni marnosi, ma su un suolo di argilla rossa dal quale deriva una peculiare nota ferruginoso-ematica rintracciabile fra quelle di erbe aromatiche e macchia mediterranea (salvia, rosmarino, cisto) altrettanto tipiche di questo vino. Sul punto, potete leggere le note di degustazione degli amici <b>Alberto Alfano</b> e <b>Vittorio Barbieri</b> in un eccellente <a href="http://rieslingarten.blogspot.it/2014/04/gli-orti.html"><b>articolo</b></a> del blog <b>RieslinGarten</b>, nel quale raccontano la loro verticale del 2014. Ecco, infine, il menu proposto da <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Daniela Calvi</b>.
</p>
<br>
<b>Venerdì 27 maggio 2016 - Ore 20.30<br>
Il Riesling Gli Orti di Frecciarossa:<br>
verticale di cinque annate</b>
<br><br>
<i>Duls in brüsc</i> (petto di pollo lessato con salsa agrodolce)<br>
<i>Oltrepò Pavese Riesling DOC Gli Orti 2013</i>
<br><br>
Crema di cipolle bianche con baccalà, capperi e salsa di acciughe<br>
<i>Oltrepò Pavese Riesling DOC Gli Orti 2011</i>
<br><br>
Risotto alle erbe di campo<br>
<i>Oltrepò Pavese Riesling DOC Gli Orti 2008</i><br><br>
Faraona disossata con ripieno tradizionale della Valle Versa<br>
<i>Oltrepò Pavese Riesling DOC Gli Orti 2002</i><br><br>
Zuppetta di ananas profumata allo zenzero<br>
con sorbetto di arancia e melissa
<br><br>
...e infine un assaggio di un'autentica rarità<br>
<i>Oltrepò Pavese Riesling DOC Gli Orti 1990</i>
<br><br>
La serata è proposta a 50 euro (tutto compreso).<br>
I posti sono limitati e la prenotazione è indispensabile.<br>
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (<a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Ristorante Prato Gaio</b></a>).
<br><br>
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-34512591193274804062016-04-11T16:24:00.000-07:002016-04-14T02:21:05.545-07:00La Barbera Vigna del Re dell'azienda Marchese Adorno: appunti dalla serata del 6/11/2015<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Txleje3VG30/Vwwq-sUabTI/AAAAAAAAB34/wMejRLWIg5QrPD-MWV2FRwQmyDEVkmsxA/s1600/vignatuttealto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-Txleje3VG30/Vwwq-sUabTI/AAAAAAAAB34/wMejRLWIg5QrPD-MWV2FRwQmyDEVkmsxA/s320/vignatuttealto.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
<b>OltreLaStoria</b> 19: già, siamo arrivati alla diciannovesima serata dell’avventura iniziata tre anni e mezzo fa e possiamo dire che la formula è ormai ben consolidata e apprezzata. Non solo: al gruppo degli avventori affezionati si aggiungono sempre facce nuove, anche da fuori provincia, talvolta pure dall’estero, come nel caso di questa cena dedicata alla <b>Barbera Vigna del Re</b> dell’azienda <b><a href="http://www.marcheseadorno-wines.it/">Marchese Adorno</a></b>, che nasce dal vigneto La Fogliata, sito a 300 metri circa di altitudine nei pressi di Rocca Susella, Oltrepò Occidentale.
</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Y0OD-QzrgGA/VwwqtFjEtYI/AAAAAAAAB2w/7NcP2__kmMYvAxVTjhPQ8gLfttwss54Jw/s1600/cervetti900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-Y0OD-QzrgGA/VwwqtFjEtYI/AAAAAAAAB2w/7NcP2__kmMYvAxVTjhPQ8gLfttwss54Jw/s320/cervetti900.jpg" /></a>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-patHSDN_BCw/Vwwq2ofz11I/AAAAAAAAB3I/WhCNVaFFD-MF_n0GJpGusqPMtYrpRLjQw/s1600/maspes900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-patHSDN_BCw/Vwwq2ofz11I/AAAAAAAAB3I/WhCNVaFFD-MF_n0GJpGusqPMtYrpRLjQw/s320/maspes900.jpg" /></a></p>
<p align="justify">
Per l’occasione, l’enologo <b>Francesco Cervetti</b> ha voluto fare le cose in grande: non solo cinque annate della verticale invece delle quattro consuete, ma anche il <b><a href="http://www.marcheseadorno-wines.it/easyStore/SchedeVedi.asp?SchedaID=1&CategoriaID=001" target="_blank">Riesling Superiore Arcolaio 2013</a></b> offerto come aperitivo, accompagnato da dadini di salva cremasco stagionato 6 mesi. Un vino elegante, ancora giovane e floreale, nel quale la componente minerale comincia appena a fare capolino.
</p>
<p align="center">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-awPvhb6o83A/Vw9d8PQpUQI/AAAAAAAAB4o/XdVZs99xvzIpCz_HRu9LKUy258rELYzkgCLcB/s1600/roger900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-awPvhb6o83A/Vw9d8PQpUQI/AAAAAAAAB4o/XdVZs99xvzIpCz_HRu9LKUy258rELYzkgCLcB/s320/roger900.jpg" /></a>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-RDuka1wwnCI/Vwwq8aKwxLI/AAAAAAAAB3s/vfgNFBsTKyEoi_E1pqq7Bm4HL62sWVrvA/s1600/vigna2008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-RDuka1wwnCI/Vwwq8aKwxLI/AAAAAAAAB3s/vfgNFBsTKyEoi_E1pqq7Bm4HL62sWVrvA/s320/vigna2008.jpg" /></a>
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Accomodati gli ospiti a tavola, parte il consueto rito introduttivo, annunciato dal campanellino di OltreLaStoria: Roger introduce <b>Cervetti</b> il quale racconta brevemente la storia dell’azienda e della sua importante rinascita degli ultimi anni voluta dal marchese <b>Marcello Cattaneo Adorno</b>. Con noi, al tavolo, in rappresentanza dell'azienda anche l’enologo “residente” <b>Enrico Rovino</b>, il direttore commerciale <b>Mauro Camerini</b> e l'agente <b>Matteo Belcredi</b>, <i>aficionado </i>di <b>OltreLaStoria</b>, cui va il merito di aver sollecitato questa serata. Fra gli ospiti, oltre ad alcuni produttori come <b>Sandro Torti</b> e il giovane <b>Alessio Brandolini</b>, <b>Paolo Camozzi</b> di Slow Wine e uno dei volti più noti del mondo vinicolo locale (e non solo), il sommelier pavese <b>Carlo Aguzzi</b>, da poco titolare insieme a Francesca Fiocchi del blog <a href="http://winestopandgo.com/" target="_blank"><b>Wine Stop and Go</b></a>.</p>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-XuRtyoOOqGc/Vwwq2szWdSI/AAAAAAAAB3M/Cyavg2bTlZc2XOH849ETe0V04mi2adN6g/s1600/ragazzi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-XuRtyoOOqGc/Vwwq2szWdSI/AAAAAAAAB3M/Cyavg2bTlZc2XOH849ETe0V04mi2adN6g/s320/ragazzi.jpg" /></a></p>
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Infine, grazie a <b>Matteo Bertè</b>, abbiamo avuto il piacere di ospitare due enologi cileni: <b>José Maria Gallegos</b>, consulente enologo del <a href="http://www.vason.com/"><b>Vason Group</b></a> e <b>Gustavo Hormann</b>, enologo dell'azienda <a href="http://www.monteswines.com/en/" target="_blank"><b>Viña Montes</b></a>.
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-PYU4VyW7Awg/Vwwq89RwRiI/AAAAAAAAB3w/rPCXUU7zGVAuzyYJ4S4B_U2bl0YvaWhPw/s1600/vigna2010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-PYU4VyW7Awg/Vwwq89RwRiI/AAAAAAAAB3w/rPCXUU7zGVAuzyYJ4S4B_U2bl0YvaWhPw/s320/vigna2010.jpg" /></a></p>
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Le danze le apre il <b>Vigna del Re 2010</b>, una Barbera in purezza elegante, profumata di frutti di bosco (mora e mirtillo), con cenni speziati e balsamici, buon equilibrio, bel nerbo. Non di grande potenza ma dall’intelaiatura ben delineata, in grado di consolidarsi nel tempo. Fin troppo per il tortino di patate e funghi porcini con fonduta di taleggio: d’altra parte, come ha sottolineato <b>Giorgio Liberti</b>, non si potevano proporre quattro secondi piatti a base di carne.</p>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-msWZ10b7JuI/VwwqjpTzULI/AAAAAAAAB2U/2p4K8_wbkxg_PwosY4UPhHt5oRM-jjWRQ/s1600/begus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-msWZ10b7JuI/VwwqjpTzULI/AAAAAAAAB2U/2p4K8_wbkxg_PwosY4UPhHt5oRM-jjWRQ/s320/begus.jpg" /></a>
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Seconda bottiglia il <b>Vigna del Re 2008</b>, a detta di quasi tutti il migliore della serata. Pieno e complesso senza appesantimenti superflui, un trionfo di frutti di bosco, di amarena e spezie, col mirtillo sempre in evidenza, elegante e solido, ben sorretto dall’acidità, rotondo e corposo, lungo e nitido nel finale; perfetto l’abbinamento con il risotto con salmì di lepre.</p>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5j-b1x02kcI/VwwqlH5HZJI/AAAAAAAAB2g/0jKp1KwPASo91Z-mQyHsD1it4xVC6Cvmg/s1600/bicchiere2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-5j-b1x02kcI/VwwqlH5HZJI/AAAAAAAAB2g/0jKp1KwPASo91Z-mQyHsD1it4xVC6Cvmg/s320/bicchiere2.jpg" /></a></p>
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Con il <b>Vigna del Re 2006</b> cambiano le carte in tavola. Fino al 2007, infatti, la gestione tecnica era affidata a <b>Donato Lanati</b> e il <b>Vigna Del Re</b> era prodotto con le uve del vigneto Costiolo di Rivanazzano, con la barbera (85%) integrata da croatina (15%) e uva rara (5%). Figlio di un’annata piuttosto fresca, entra in bocca con una sciabolata di acidità di quelle che ti ricordi anche il giorno dopo. Nonostante l’età, la freschezza è accentuata da franchi profumi di ciliegia, amarena, lampone. <b>Carlo Aguzzi</b> accanto a me annuisce: questo è il tipo di Barbera perfetto per chi lo intende un vino meno complesso e più beverino.
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-VPkGtZiSWTY/Vwwq2RDOkDI/AAAAAAAAB3E/355kDxus94wlHsIQPK8m-wSp7L8TifWuA/s1600/ceci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-VPkGtZiSWTY/Vwwq2RDOkDI/AAAAAAAAB3E/355kDxus94wlHsIQPK8m-wSp7L8TifWuA/s320/ceci.jpg" /></a>
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Del resto, mentre noi di <b>OltreLaStoria</b> assaggiavamo i vini in azienda il mese prima, avevamo quasi ringraziato un vino così, che permetteva di introdurre nel menu un piatto interlocutorio – zuppa di ceci con costina di maiale – prima del gran finale.
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VoS5CwkmdPQ/Vwwq7y7h58I/AAAAAAAAB3o/Y5HjRX6sRqM9bGuDu4uuQ3PgoZUYYqBew/s1600/vigna2003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-VoS5CwkmdPQ/Vwwq7y7h58I/AAAAAAAAB3o/Y5HjRX6sRqM9bGuDu4uuQ3PgoZUYYqBew/s320/vigna2003.jpg" /></a></p>
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Con la guancia stufata nel vino rosso e polenta, infatti, serviamo la dicotomica coppia finale: <b>Vigna del Re 2003</b> da annata torrida, e <b>Vigna del Re 2002</b> da annata affogata nella pioggia.
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VOMDtCAq-G0/VwwqmG4aIjI/AAAAAAAAB2o/Wgdu7IjtDx4pTmDTVLHUXtlMq969T-S7Q/s1600/camozzi900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-VOMDtCAq-G0/VwwqmG4aIjI/AAAAAAAAB2o/Wgdu7IjtDx4pTmDTVLHUXtlMq969T-S7Q/s320/camozzi900.jpg" /></a>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2QzGITJqukg/VwwqhRdl5UI/AAAAAAAAB2I/-4nS2zvfwLw1zhB5eq-6ZT4oQqUFaK6Gw/s1600/aguzzi900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-2QzGITJqukg/VwwqhRdl5UI/AAAAAAAAB2I/-4nS2zvfwLw1zhB5eq-6ZT4oQqUFaK6Gw/s320/aguzzi900.jpg" /></a>
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Per la descrizione del primo lascio il microfono a <b>Paolo Camozzi</b>, due metri di cultura enogastronomica, il quale ci parla di un vino ovviamente caldo e alcolico, meno complesso nei profumi di frutti di bosco e spezie senza tuttavia cedimenti flaccidi e marmellatosi, solido e comunque ben sorretto dall’acidità, quindi sempre piacevole ancora a 12 anni dalla vendemmia, senza sbavature, didascalico per quanto riguarda annata e tecnica di lavorazione. Compagno ideale per il piatto.
Del secondo parla invece <b>Carlo Aguzzi</b>. In questo caso, qualche bottiglia si è rivelata più fortunata di altre. La mia - che poi è anche la sua visto che siamo seduti accanto – ha tenuto parecchio bene, e parla di un vino figlio sì di un Dio minore, ma non troppo; acidità importante, ma struttura sorprendente, vista l’annata infelice. Profumi più evoluti, confettura di more e amarene, note di sottobosco e corteccia, un lieve inizio di ossidazione, ma ancora un bel colore e la dignità di chi sa comunque farsi valere anche se penalizzato da risorse minori quanto a materia prima.
</p>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-tO53ArXt68s/Vwwqx-_RQQI/AAAAAAAAB24/occuDK-yMDc0sbF4_hiARAR236DvKJHEA/s1600/dolce.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-tO53ArXt68s/Vwwqx-_RQQI/AAAAAAAAB24/occuDK-yMDc0sbF4_hiARAR236DvKJHEA/s320/dolce.jpg" /></a>
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Alla fine, zuppetta tiepida di cachi con infusione di cioccolato e gelato alla cannella, i consueti applausi alla chef <b>Daniela Calvi</b> e la consapevolezza di aver vissuto una serata di quelle “corpose”.</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
<br>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-d3YCfaGO4LY/Vwwq_EDf3GI/AAAAAAAAB4A/aZrBNmJWtfYyDOJO3VAjNo2WxOo6NOBzg/s1600/volto1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width=200" border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-d3YCfaGO4LY/Vwwq_EDf3GI/AAAAAAAAB4A/aZrBNmJWtfYyDOJO3VAjNo2WxOo6NOBzg/s320/volto1.jpg" /></a>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rycIUDSufpE/VwwrATT0uOI/AAAAAAAAB4I/gutxOcaPG7oeUQMbQ8jJjAa-BSRTHdvng/s1600/volto2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width=200" border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-rycIUDSufpE/VwwrATT0uOI/AAAAAAAAB4I/gutxOcaPG7oeUQMbQ8jJjAa-BSRTHdvng/s320/volto2.jpg" /></a></p>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-IJ3pfOXnwqU/VwwrA4aktKI/AAAAAAAAB4M/782kWwQMClMWaV16jiN1ezjV4rc4Nv_BA/s1600/volto4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width=200" border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-IJ3pfOXnwqU/VwwrA4aktKI/AAAAAAAAB4M/782kWwQMClMWaV16jiN1ezjV4rc4Nv_BA/s320/volto4.jpg" /></a>
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-n3Lv3SN3zo4/VwwrBewrdzI/AAAAAAAAB4Q/fPAz9spJURIphxDhfd-jKwr64xb4QXqkw/s1600/zaffarana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width=200" border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-n3Lv3SN3zo4/VwwrBewrdzI/AAAAAAAAB4Q/fPAz9spJURIphxDhfd-jKwr64xb4QXqkw/s320/zaffarana.jpg" /></a>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-urF5C8zCBkA/Vwwqi-mveNI/AAAAAAAAB2Q/rEEzVNC96cAdie7_dn_MgGwQKuqF-m_2g/s1600/barndo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width=200" src="https://1.bp.blogspot.com/-urF5C8zCBkA/Vwwqi-mveNI/AAAAAAAAB2Q/rEEzVNC96cAdie7_dn_MgGwQKuqF-m_2g/s320/barndo.jpg" /></a>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-THfkrzc3XYQ/Vwwq5-zjwqI/AAAAAAAAB3Y/F50GjrAKGD8JLN9bhMxAhapmo5bRmIHRw/s1600/sandrochiara.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width=200" src="https://4.bp.blogspot.com/-THfkrzc3XYQ/Vwwq5-zjwqI/AAAAAAAAB3Y/F50GjrAKGD8JLN9bhMxAhapmo5bRmIHRw/s320/sandrochiara.jpg" /></a>
</p>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-e1OQ41EU4YA/Vwwq-vtnmfI/AAAAAAAAB38/ayY-GyPduw4dhwrbK0Mw9rJM3-bhOi4Kg/s1600/vignatutte2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-e1OQ41EU4YA/Vwwq-vtnmfI/AAAAAAAAB38/ayY-GyPduw4dhwrbK0Mw9rJM3-bhOi4Kg/s320/vignatutte2.jpg" /></a>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-jNaenISutRI/Vw9gfGUtP3I/AAAAAAAAB40/WThCmE701FQfZt-meDFGujY0xdhg6AYZQCLcB/s1600/aguzzibicchiere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-jNaenISutRI/Vw9gfGUtP3I/AAAAAAAAB40/WThCmE701FQfZt-meDFGujY0xdhg6AYZQCLcB/s320/aguzzibicchiere.jpg" /></a>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/--WCcdPa3EOg/Vwwq6jMHaMI/AAAAAAAAB3g/vQONuh_Gwqo5RCXGzfpUKsqPhjz6u6_Ng/s1600/tortino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/--WCcdPa3EOg/Vwwq6jMHaMI/AAAAAAAAB3g/vQONuh_Gwqo5RCXGzfpUKsqPhjz6u6_Ng/s320/tortino.jpg" /></a></p>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ox0bkd17QUI/VwwqkVbQxAI/AAAAAAAAB2c/TuxBhvQr3ogIYGNaX96hX5w2nbU6L4RyQ/s1600/berteocervetti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-ox0bkd17QUI/VwwqkVbQxAI/AAAAAAAAB2c/TuxBhvQr3ogIYGNaX96hX5w2nbU6L4RyQ/s320/berteocervetti.jpg" /></a>
</p>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-MkWMW8nFG7k/Vwwq3vtpVZI/AAAAAAAAB3Q/khQNc8trwlscozCk8G7MSdIwFTLsqV-_Q/s1600/risotto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-MkWMW8nFG7k/Vwwq3vtpVZI/AAAAAAAAB3Q/khQNc8trwlscozCk8G7MSdIwFTLsqV-_Q/s320/risotto.jpg" /></a></p>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-xYIKS1RCGN4/VwwqyoQOmQI/AAAAAAAAB28/9VHZO_akJ5YK8cXvNS8uxQrPN8FxN1YFw/s1600/etichetta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-xYIKS1RCGN4/VwwqyoQOmQI/AAAAAAAAB28/9VHZO_akJ5YK8cXvNS8uxQrPN8FxN1YFw/s320/etichetta.jpg" /></a></p>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-w49VEjnCCEE/Vwwq0IFSkTI/AAAAAAAAB3A/XgIkl3xYN5MuHKEpQabtJRVmYzbIiBTpQ/s1600/guancia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-w49VEjnCCEE/Vwwq0IFSkTI/AAAAAAAAB3A/XgIkl3xYN5MuHKEpQabtJRVmYzbIiBTpQ/s320/guancia.jpg" /></a></p>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-9u65mlI5YQ8/Vwwq7t2jEyI/AAAAAAAAB3k/5znDd0UzjrUxNhZDwiY8OeQASs8RvdAiA/s1600/trio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-9u65mlI5YQ8/Vwwq7t2jEyI/AAAAAAAAB3k/5znDd0UzjrUxNhZDwiY8OeQASs8RvdAiA/s320/trio.jpg" /></a>
</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-19721728661469663132016-04-08T05:27:00.000-07:002016-04-15T05:45:02.246-07:0015 aprile 2016 :il Dolcetto di Ovada Le Olive de La Vigna dei Caccia e il Vigneto Ninan di Rossi Contini
</p>
<p align="center">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ZM18WSU9Nx4/VxCzqn0NHiI/AAAAAAAAB5I/a1UrOBBgKlgScRO4vWvQQsKI6Lk8EjqAgCLcB/s1600/ovada.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="450" border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-ZM18WSU9Nx4/VxCzqn0NHiI/AAAAAAAAB5I/a1UrOBBgKlgScRO4vWvQQsKI6Lk8EjqAgCLcB/s320/ovada.png" /></a></p>
<p align="justify">
Venerdì 15 aprile 2016 <b>OltreLaStoria</b> si concederà un <i>excursus </i>in <b>Piemonte</b>. Su impulso di <b>Giuliano Boni</b> di <a href="http://www.vinidea.it/" target="_blank"><b>Vinidea</b></a>, e grazie alla cortesia ed entusiasmo delle aziende <a href="http://www.rossicontini.com/" target="_blank"><b>Rossi Contini</b></a> e <a href="http://www.lavignadeicaccia.com/" target="_blank"><b>La Vigna dei Caccia</b></a>, avremo il piacere di raccontarvi la storia del Dolcetto di Ovada e la passione di chi ha contribuito a ridare dignità e lustro a una denominazione per anni svilita da produzioni di bassa qualità.</p>
<p align="center">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-YiFv1aryGTk/VxCzqaPiaoI/AAAAAAAAB5E/yKitIdaGGnEojfupP9yibqND4KqLhOXGgCLcB/s1600/dolcetti.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-YiFv1aryGTk/VxCzqaPiaoI/AAAAAAAAB5E/yKitIdaGGnEojfupP9yibqND4KqLhOXGgCLcB/s320/dolcetti.png" /></a>
<p align="justify">
In degustazione quattro annate del <a href="http://www.rossicontini.com/ninan.php?lang=it" target="_blank"><b>Vigneto Ninan</b></a> dell'azienda <b>Rossi Contini</b> (2011, 2010, 2007 e 2003) e l'annata 2014 del cru <a href="http://www.lavignadeicaccia.com/il-vino-e-la-sua-storia.html" target="_blank"><b>Le Olive</b></a>, oggi di proprietà dell'azienda <b>La Vigna dei Caccia</b>, e in passato coltivato da <b>Pino Ratto</b>, vignaiolo protagonista della rinascita del Dolcetto di Ovada, amato da <b>Luigi Veronelli</b> e <b>Mario Soldati</b>.
<br><br>
Per prendere contatto con i vini della serata, vi invitiamo a visitare il sito del <a href="http://www.ovada.eu"><b>Consorzio di Tutela dell'Ovada DOCG</b></a> e vi segnaliamo come di consueto alcuni link: un ricordo di <b>Pino Ratto</b> firmato da <b>Fiorenzo Sartore</b> su <a href="http://www.intravino.com/grande-notizia/un-ricordo-di-pino-ratto/" target="_blank"><b><b>Intravino</b></b></a>, la storia del <i>cru</i> <b>Le Olive</b> in un articolo del <a href="http://www.seminarioveronelli.com/un-cru-ritrovato/" target="_blank"><b>Seminario Veronelli</b></a> e una <a href="http://www.youtube.com/watch?v=RLNqwGCq3Rk" target="_blank"><b>degustazione</b></a> di <b>Gigi Brozzoni</b> del Vigneto Ninan 2005.
<br><br>
Durante la serata sarà possibile acquistare le bottiglie, anche le annate vecchie.
Eccovi infine il menu proposto da <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Daniela Calvi</b>.
<br><br>
<b>Venerdì 15 aprile 2016<br>
Alla scoperta del Dolcetto di Ovada.<br>
Due <i>cru</i>: il Le Olive dell'azienda La Vigna dei Caccia<br>
e il Vigneto Ninan dell'azienda Rossi Contini</b>
<br><br>
In apertura, per ricordare Pino Ratto<br>
<i>Dolcetto di Ovada DOC Le Olive 2014<br>
Azienda La Vigna dei Caccia</i>
<br><br>
Salame di testa con focaccia di ciccioli<br>
<i>Ovada DOCG Vigneto Ninan 2011</i><br>
<i>Azienda Rossi Contini</i>
<br><br>
Crema di piselli al profumo di basilico<br>
con crostini di pane al burro e freguglie di aringa affumicata<br>
<i>Ovada DOCG Vigneto Ninan 2010</i><br>
<i>Azienda Rossi Contini</i>
<br><br>
Risotto con ragù di coniglio<br>
<i>Dolcetto di Ovada Superiore DOCG Vigneto Ninan 2007</i><br>
<i>Azienda Rossi Contini</i>
<br><br>
Lepre in dolce-forte<br>
con polenta di farina gialla macinata a pietra del Mulino Bruciamonti<br>
<i>Dolcetto di Ovada Superiore DOCG Vigneto Ninan 2003</i><br>
<i>Azienda Rossi Contini</i>
<br><br>
Guazzetto di fragole<br>
con gelato al fiordilatte e scaglie di cioccolato fondente
<br><br>
La serata è proposta a 50 euro (tutto compreso).<br>
I posti sono limitati e la prenotazione è indispensabile.<br>
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (ristorante <a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Prato Gaio</b></a>).
<br><br>
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.
<p align="right"><i>Roger Marchi<i></i></i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-89309842045817501532016-02-15T07:03:00.000-08:002016-02-15T09:56:48.872-08:0026 febbraio 2016: i vini da uva Mornasca dell'azienda Cascina Gnocco di Mornico Losana<p align="justify">
Nella ventesima serata di <b>OltreLaStoria</b> torneranno a essere protagonisti i vitigni autoctoni oltrepadani con due vini da uva <b>Mornasca</b> in purezza prodotti dell'azienda <a href="http://www.cascinagnocco.it/" target="_blank"><b>Cascina Gnocco</b></a> di <b>Mornico Losana</b>. L’azienda, fondata nel 1923 da Carlo Cuneo, inizia la commercializzazione di bottiglie con il marchio "Cuneo Mario" negli anni Cinquanta sotto la guida del figlio di Carlo. Nel 1984 le redini passano alla terza generazione con <b>Domenico "Nino" Cuneo</b> e nel 1990 l'azienda assume il nome <b>Cascina Gnocco</b>. Nella seconda metà degli anni Duemila, Nino riduce le numerose referenze aziendali a tre, avviando il "<b>Progetto Autoctoni</b>": la produzione si concentra così su una Bonarda vivace e due vini da uva Mornasca, un rosso (<a href="http://www.cascinagnocco.it/italiano/i-nostri-vini-autoctoni/"target="_blank"><b>Orione</b></a>) e un <a href="http://www.cascinagnocco.it/italiano/i-nostri-vini-autoctoni/"target="_blank"><b>Metodo Classico Rosé</b></a>, che avremo il piacere di degustare a OltreLaStoria.
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-7HwCcKt7TY8/VsHQj3fmsJI/AAAAAAAAB1I/kOQ4IfjMK9U/s1600/cascinagnocco.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-7HwCcKt7TY8/VsHQj3fmsJI/AAAAAAAAB1I/kOQ4IfjMK9U/s320/cascinagnocco.png" /></a>
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Vale la pena soffermarsi sulla storia dell'<b>uva di Mornico</b> e sull'opera meritoria di <b>Nino Cuneo</b>, oggi affiancato dal figlio <b>Fabio</b>. Come in tutte le regioni italiane, anche in <b>Oltrepò Pavese</b> il patrimonio viticolo è sempre stato ricco e sfaccettato: basti ricordare che nel <a href="https://books.google.it/books?id=zKdCrUIn7KQC&pg=PA119&lpg=PA119&dq=elenco+vitigni+autoctoni+oltrep%C3%B2&source=bl&ots=0TT5JMiHBw&sig=WL8JO-o9dF7tegI444VIVb0VWl8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiaqLCsvvnKAhWFjywKHdU4CuoQ6AEISDAH#v=onepage&q=elenco%20vitigni%20autoctoni%20oltrep%C3%B2&f=false" target="_blank"><b>primo censimento dei vitigni oltrepadani del 1884</b></a> figuravano - seppur con qualche imprecisione di catalogazione - ben 225 vitigni. Molti di questi scomparvero a cavallo fra Ottocento e Novecento in seguito alle epidemie di fillossera e ioidio oppure non vennero più coltivati a favore di vitigni più richiesti dal mercato, altri (come la croatina, la barbera, la vespolina o ughetta di Canneto e l'uva rara) sono tuttora parte importante dell'identità viticola locale, di altri (le varietà dell'Antico Piemonte come dolcetto e nebbiolo) esistono interpretazioni isolate, altri ancora, infine, sono oggetto di studio e di tentativi di recupero e valorizzazione (come la moradella, l'uva della cascina e l'<b>uva di Mornico</b>).
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-5GGCSd8uUk0/VsHF5UEZtgI/AAAAAAAAB00/w4wWWvHMYEs/s1600/rosesm.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-5GGCSd8uUk0/VsHF5UEZtgI/AAAAAAAAB00/w4wWWvHMYEs/s320/rosesm.png" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qsVWxxywNH4/VsHF5D_AnmI/AAAAAAAAB0w/0lBUwRxvXVY/s1600/Mornasca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-qsVWxxywNH4/VsHF5D_AnmI/AAAAAAAAB0w/0lBUwRxvXVY/s320/Mornasca.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-JOQKlJD7AsE/VsHF5ZqTEeI/AAAAAAAAB04/KXlB_0FJ4sM/s1600/orionesm.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-JOQKlJD7AsE/VsHF5ZqTEeI/AAAAAAAAB04/KXlB_0FJ4sM/s320/orionesm.png" /></a>
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Le vicende dell'uva di Mornico compongono appunto una storia esemplare di recupero di un vitigno autoctono che rischiava di scomparire. Le origini della varietà sono incerte: vitigno a bacca grossa nato nella zona di Mornico (donde il nome dialettale <a href="http://www.italiadelvino.com/upload/users/pdf_importati/oltre.pdf" target="_blank"><b><i>Ügòn ad Murnig</i></b></a>, cioè la "grossa uva di Mornico"), è menzionato per la prima volta con il nome di "Ugone" nei Bollettini del Comizio Agrario di Pavia nelle annate 1884-1887. Nel corso del Novecento, l'<b>uva di Mornico</b>, "a molto mosto, poco colorata e poco sapida", presente in pochi ceppi in molti vigneti della zona, veniva impiegata in uvaggio con croatina e/o barbera o consumata come uva da tavola. Non presentando apparentemente caratteristiche eccelse, il vitigno venne man mano abbandonato, soprattutto quando i vecchi vigneti iniziarono a essere sostituiti da nuovi vigneti monovitigno.
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Ljw0Zq8-IgQ/VsHB02NBQtI/AAAAAAAAB0c/oWJOZ366gYc/s1600/vigneto_vecchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="https://4.bp.blogspot.com/-Ljw0Zq8-IgQ/VsHB02NBQtI/AAAAAAAAB0c/oWJOZ366gYc/s320/vigneto_vecchio.jpg" /></a>
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Anche a <b>Cascina Gnocco</b> era presente un vigneto misto, impiantato negli anni Sessanta con 13 filari di barbera e 13 filari di <b>uva di Mornico</b>, le cui uve erano destinate alla produzione di vino da damigiana per il mercato di Milano. La svolta avviene negli anni Duemila: il mercato è ormai cambiato, ma <b>Nino Cuneo</b> decide di non sostituire i filari di <b>uva di Mornico</b> e prova a sperimentare. Riduce le rese scegliendo potature corte e, a causa di un'annata con condizioni meteorologiche avverse, ritarda la raccolta, lasciando sovramaturare l’uva. Al posto del tradizionale vino anonimo, di bassa gradazione alcolica e scarico di colore, ecco un vino dal colore intenso, di buon corpo e dal corredo organolettico degno di interesse.</p>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Lv3SG-LoYBw/VsHmztA8rjI/AAAAAAAAB1k/NnO79xNOX7Y/s1600/nuovo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="https://1.bp.blogspot.com/-Lv3SG-LoYBw/VsHmztA8rjI/AAAAAAAAB1k/NnO79xNOX7Y/s320/nuovo.jpg" /></a>
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E mentre viene impiantato un nuovo vigneto di sola Mornasca in sostituzione del vecchio vigneto misto, inizia un percorso burocratico che nel dicembre 2010 porta all'<a href="http://www.aislombardia.it/notizie/1507-ecco-la-mornasca.php" target="_blank"><b>iscrizione dell'uva di Mornico nel registro dei vitigni autorizzati per la Provincia di Pavia</b></a>. Un iter nel quale Nino si è potuto avvalere della consulenza tecnica di <b>Laura Rustioni</b> e <b>Osvaldo Failla</b> dell'Università degli Studi di Milano e della collaborazione del <b>Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese</b>. In virtù del regolamento CE 753/2002, in base al quale i vitigni autorizzati non devono contenere riferimenti geografici, l'iscrizione avviene con il nome <b>Mornasca</b>.
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<p align="center"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-6LB9lky1hTQ/VsHkNeyxteI/AAAAAAAAB1Y/ezoNA0yBErc/s1600/cuneo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="https://2.bp.blogspot.com/-6LB9lky1hTQ/VsHkNeyxteI/AAAAAAAAB1Y/ezoNA0yBErc/s320/cuneo.jpg" /></a>
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In attesa della serata, potete leggere sul web numerosi articoli sul <b>Metodo Classico Rosé</b>, come quelli di <a href="http://www.qbquantobasta.it/nonsolovino/4413-rose-brut-metodo-classico-con-uva-mornasca" target="_blank"><b>Mauro Giacomo Bertolli</b></a>, <a href="http://www.ghiottonepavese.com/?p=1535
" target="_blank"><b>Augusto Gentilli</b></a>, <a href="http://www.vinoway.com/recensioni/item/1719-uva-mornasca-filosofia-enoica-della-cascina-gnocco.html" target=_blank"><b>Daniele Sala</b></a> e <a href="http://www.rosewineblog.com/2015/11/24/mornasca-rose-metodo-classico-2011-cascina-gnocco/" target="_blank"><b>Franco Ziliani</b></a>,
e sull'<b>Orione</b>, come quelli dei blog <a href="http://avvinando.tgcom24.it/2009/05/22/girovagando-in-oltrepo/" target="_blank"><b>Avvinando</b></a> e <a href="http://blog.trovino.it/eventi/vinitaste-3-0-dalla-valtellina-allisola-di-san-pietro-in-due-ore-di-vino/#more-2299"><b>Trovino</b></a>, e ancora di <a href="http://www.vinoway.com/recensioni/item/1719-uva-mornasca-filosofia-enoica-della-cascina-gnocco.html" target="_blank"><b>Daniele Sala</a></b>. Eccovi, infine, il menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi, in abbinamento alle annate selezionate da <b>Francesco Beghi</b> nel corso di una esaustiva degustazione condotta in azienda insieme a Nino e Fabio Cuneo.<br><br>
<b>Venerdì 26 febbraio 2016 - Ore 20.30<br>
I vini da Mornasca di Cascina Gnocco:<br>
Metodo Classico Rosé e verticale di tre annate dell'Orione</b>
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Cotechino nostrano con piccolo sformato di lenticchie rosse<br>
<i>Metodo Classico Rosé VSQ</i>
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Crema di fagiolini dell’occhio della Lomellina<br>
con crostini di pane al burro, freguglie di aringa affumicata<br>
e olio extravergine d’oliva<br>
<i>Provincia di Pavia IGT Orione 2008</i>
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Risotto con zucca e funghi porcini secchi<br>
<i>Provincia di Pavia IGT Orione 2007</i>
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Cinghiale in salmì<br>
con polenta di farina gialla macinata a pietra del Mulino Bruciamonti<br>
<i>Provincia di Pavia IGT Orione 2005</i>
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Bavarese al mandarino con crumble di frutta secca
<br><br>
La serata è proposta a 50 euro (tutto compreso).<br>
I posti sono limitati e la prenotazione è indispensabile.<br>
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (<a href="http://www.ristorantepratogaio.it/" target="_blank"><b>ristorante Prato Gaio</b></a>).<br><br>
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
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<i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-90862547663588334612015-12-27T21:42:00.001-08:002015-12-28T04:21:36.163-08:00Il Riesling Vigna Martina dell'azienda Ismbarda: appunti dalla serata del 25 settembre 2015<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-eH7iPytE6Ek/VoC2wB9c5GI/AAAAAAAABwA/mQJHikR6UaM/s1600/2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-eH7iPytE6Ek/VoC2wB9c5GI/AAAAAAAABwA/mQJHikR6UaM/s320/2014.jpg" /></a>
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Giugno 2012 – settembre 2015: dopo oltre tre anni, per la diciottesima edizione di <b>OltreLaStoria</b> si ritorna da dove abbiamo cominciato, ossia al <a href="http://isimbarda.com/vini_cru.html" target="_blank"><b>Riesling Vigna Martina</b></a> di <a href="http://isimbarda.com/" target="_blank"><b>Isimbarda</b></a> e al più che mai barbuto e ursino enologo veronese <b>Daniele Zangelmi</b> (oggi affiancato in azienda dal giovane <b>Mauro Suario</b>). All’epoca si doveva ancora mettere a punto la formula delle serate e soprattutto capire se avrebbero funzionato; i 28 presenti ci parvero un inizio promettente. Adesso siamo avvezzi al tutto esaurito con una costante (e premiante) presenza di persone provenienti da altre province: fin qui, dunque, missione compiuta.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-y_H0RuxfD9c/VoC28wrF_mI/AAAAAAAAByU/HaS_fiomI1s/s1600/dellabianca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-y_H0RuxfD9c/VoC28wrF_mI/AAAAAAAAByU/HaS_fiomI1s/s320/dellabianca.jpg" /></a>
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Anche questa volta non sono mancati gli ospiti e abbiamo così ritrovato con piacere amici di lunga data di <b>OltreLaStoria</b>, come <b>Alberto Alfano</b> di <b>Slow Food</b> e del blog <a href="http://rieslingarten.blogspot.it/" target="_blank"><b>RieslinGarten</b></a>, <b>Riccardo Modesti</b> della guida <a href="http://vinibuoni.it/" target="_blank"><b>Vini Buoni d'Italia</b></a> e <b>Filippo Zaffarana</b>, ex delegato AIS di Pavia, oltre ad alcuni produttori oltrepadani come <a href="http://www.calatronivini.it/" target="_blank"><b>Stefano Calatroni</b></a> e <a href="http://www.antoniodellabianca.it/adb/" target="_blank"><b>Antonio Dellabianca</a></b>.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-MQ3pL_RLMjc/VoC29bI10kI/AAAAAAAAByc/GH5_nVi4bVw/s1600/zangelmivaccar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-MQ3pL_RLMjc/VoC29bI10kI/AAAAAAAAByc/GH5_nVi4bVw/s320/zangelmivaccar.jpg" /></a>
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<b>Daniele Zangelmi</b> ha poi calato l'asso, invitando <a href="http://www.vaccarini.net/" target="_blank"><b>Giuseppe Vaccarini</b></a>, oltrepadano di nascita, già presidente dell’AIS (il mio diploma del 2000 porta la sua firma) e prima ancora miglior sommelier del mondo ASI nel 1978, fondatore e attuale presidente dell’<a href="http://www.aspi.it/" target="_blank"><b>ASPI</b></a> (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana). Insieme a Vaccarini, anche <b>Claudio Maspes</b>, docente ASPI.
</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-lHsFz5yfRQ0/VoC23M68sTI/AAAAAAAABxY/uhCjAVATU4g/s1600/beghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-lHsFz5yfRQ0/VoC23M68sTI/AAAAAAAABxY/uhCjAVATU4g/s320/beghi.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-PAdfAcvbiQE/VoC29dsK6HI/AAAAAAAAByY/mSuvJJGawfA/s1600/alfanoappunti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-PAdfAcvbiQE/VoC29dsK6HI/AAAAAAAAByY/mSuvJJGawfA/s320/alfanoappunti.jpg" /></a>
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Ma veniamo ai vini: le annate sono diverse rispetto a tre anni fa (anche perché due non esistevano ancora), con l'unica eccezione del 2007. Si parte con il <b>Vigna Martina 2014</b>, abbinato a un'insalata di lingua con pomodori secchi, pane tostato, capperi e olio extravergine d'oliva, novità 2015 del menu autunnale del <b>Prato Gaio</b>.</p>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-OrpTvypq7oQ/VoC20hXTePI/AAAAAAAABw8/-30oZdxEFG4/s1600/lingua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-OrpTvypq7oQ/VoC20hXTePI/AAAAAAAABw8/-30oZdxEFG4/s320/lingua.jpg" /></a>
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Piatto curioso, che va a incastrarsi alla perfezione con l’esuberante acidità del vino, la sua sapidità giovanile, le note balsamiche, agrumate e floreali. Un risultato non facile da ottenere in un’annata disgraziata come si è rivelata il 2014 in Oltrepò.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ontdizKehn4/VoEpHksD4wI/AAAAAAAABz8/aJBxNqvdbgI/s1600/begusalfano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ontdizKehn4/VoEpHksD4wI/AAAAAAAABz8/aJBxNqvdbgI/s320/begusalfano.jpg" /></a>
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Il <b>Vigna Martina 2013</b> parla tutt’altro linguaggio. Pieno e robusto, profumato di fiori secchi, mentuccia e zafferano. Mentre lo degustavo in sala ricordo di averlo definito "statico", suscitando, a fine serata, i rimbrotti di <b>Alberto Alfano</b>, il quale, invitato a prendere la parola, ne ha invece decantato le doti senza riserve.</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-TH6Csctuqw0/VoC2xlZiSaI/AAAAAAAABwU/xE1IbBChCas/s1600/versa1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-TH6Csctuqw0/VoC2xlZiSaI/AAAAAAAABwU/xE1IbBChCas/s320/versa1.jpg" /></a>
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Va detto che nella degustazione condotta prima della serata in azienda, in un torrido fine luglio, mi aveva convinto molto di più. Come ho avuto modo di scrivere altre volte, il riesling renano, quando inizia a evolvere dopo un paio d’anni di gioventù, attraversa una fase intermedia più o meno lunga alquanto ambigua, e le bottiglie dello stesso vino possono trovarsi differenti e indecifrabili.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-fwhouuXDTLQ/VoC20QNsuEI/AAAAAAAABw0/5BokynDI6t0/s1600/pallone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-fwhouuXDTLQ/VoC20QNsuEI/AAAAAAAABw0/5BokynDI6t0/s320/pallone.jpg" /></a>
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Di certo, questo 2013 ha una lunga e prosperosa vita davanti e ha ben battagliato con la spettacolare sfera ripiena di acciughe, ricotta, erbe e pinoli ideata da <b>Patrizio Diana</b>, gastronomo e <i>chef</i> spesso presente (e prezioso) nel dietro le quinte di OltreLaStoria, e chiamata "Le acciughe fanno il pallone" in omaggio a una canzone di Fabrizio De Andrè.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-2y0j5ZzDH0I/VoC2vQuVpFI/AAAAAAAABv8/n-m8YcE0o-8/s1600/2007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-2y0j5ZzDH0I/VoC2vQuVpFI/AAAAAAAABv8/n-m8YcE0o-8/s320/2007.jpg" /></a>
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Con il dorato <b>Vigna Martina 2007</b> si torna su terreni più saldi. Le note fruttate fresche di tre anni fa non sono svanite, si sono semplicemente evolute in qualcosa di più secco; così quelle balsamiche, deviate verso altri sentori più complessi tra i quali è uscito prepotente il cappero, circondato da una vena salmastra molto intrigante e da una mineralità emergente. In questo caso è stato il vino che ha surclassato il delicato risotto con caprino del Boscasso al profumo di lime e timo.
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-7BGzzqCiLfk/VoC26HW3zWI/AAAAAAAAByA/IJLSicKt45w/s1600/vaccarini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-7BGzzqCiLfk/VoC26HW3zWI/AAAAAAAAByA/IJLSicKt45w/s320/vaccarini.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-aDKuSGphyGA/VoC27F2wcFI/AAAAAAAAByE/Faw_phjcG3k/s1600/DSC_7161.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-aDKuSGphyGA/VoC27F2wcFI/AAAAAAAAByE/Faw_phjcG3k/s320/DSC_7161.jpg" /></a>
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Infine, il <b>Vigna Martina 2006</b>. Il colore è sempre dorato, la bocca sempre piena, ma l’annata più favorevole – così come per il 2005 degustato la volta precedente – ha favorito l’equilibrio. Miele, calore, sole, macchia mediterranea, sapidità – e nerbo acido, sempre, che lascia intuire ulteriori possibilità di evoluzione, visto che l’idrocarburo si avverte appena sul finale. L’arrosto morbido di coniglio di cascina con pere cotte nel suo intingolo era la morte sua. Per questa degustazione ho lasciato la parola a <b>Giuseppe Vaccarini</b>, che ha guidato gli ospiti con il consueto rigore didattico.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-6V4v1ijlSSI/VoC20TxsMYI/AAAAAAAABw4/2UgyoIS9YOA/s1600/marina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-6V4v1ijlSSI/VoC20TxsMYI/AAAAAAAABw4/2UgyoIS9YOA/s320/marina.jpg" /></a>
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Alla fine, un classico del <b>Prato Gaio</b>, la <i>marinà </i>– zuppetta di susine cotte in vino e spezie – e chiacchiere e discussioni protrattesi fino a tarda notte.</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-tuU23hmefTQ/VoC2xwehpzI/AAAAAAAABwc/XHA4vaTw1GE/s1600/bottiglia_apri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-tuU23hmefTQ/VoC2xwehpzI/AAAAAAAABwc/XHA4vaTw1GE/s320/bottiglia_apri.jpg" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-EHLGDrOFs7Y/VoC26exS6zI/AAAAAAAABx8/Z9cLzILYDTk/s1600/zangelmi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-EHLGDrOFs7Y/VoC26exS6zI/AAAAAAAABx8/Z9cLzILYDTk/s320/zangelmi.jpg" /></a>
</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-RKW-9uzHUVw/VoC21HPowgI/AAAAAAAABxA/eGCMslTrnvo/s1600/risotto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-RKW-9uzHUVw/VoC21HPowgI/AAAAAAAABxA/eGCMslTrnvo/s320/risotto.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-qWvZtl4BKlA/VoC23yMq0UI/AAAAAAAABxg/qpFogHRFFuA/s1600/giorgioalfano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-qWvZtl4BKlA/VoC23yMq0UI/AAAAAAAABxg/qpFogHRFFuA/s320/giorgioalfano.jpg" /></a>
</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-DZ79kCBTpaA/VoC2yv25HsI/AAAAAAAABwk/TnIk-YcuqEI/s1600/coniglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-DZ79kCBTpaA/VoC2yv25HsI/AAAAAAAABwk/TnIk-YcuqEI/s320/coniglio.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DZ0rAomd_rc/VoC25DD-CXI/AAAAAAAABxs/OBji4VO3RN0/s1600/rogerpatrizio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-DZ0rAomd_rc/VoC25DD-CXI/AAAAAAAABxs/OBji4VO3RN0/s320/rogerpatrizio.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-nzLvNIGvX8g/VoC2-APnGrI/AAAAAAAAByo/tWHzIbq0fmM/s1600/DSC_7130.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-nzLvNIGvX8g/VoC2-APnGrI/AAAAAAAAByo/tWHzIbq0fmM/s320/DSC_7130.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-xo0CoHm9Izk/VoC2_Nyx7AI/AAAAAAAABy4/p9vWLRRmHeE/s1600/maspes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-xo0CoHm9Izk/VoC2_Nyx7AI/AAAAAAAABy4/p9vWLRRmHeE/s320/maspes.jpg" /></a>
</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Tm9c_DDNGCs/VoC3BSXVdxI/AAAAAAAABzY/RCuz-3Otw7E/s1600/voltosenza1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-Tm9c_DDNGCs/VoC3BSXVdxI/AAAAAAAABzY/RCuz-3Otw7E/s320/voltosenza1.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aIOB94APoLM/VoC3Br9JzOI/AAAAAAAABzg/9G4OQx5lROY/s1600/voltosenza2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-aIOB94APoLM/VoC3Br9JzOI/AAAAAAAABzg/9G4OQx5lROY/s320/voltosenza2.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-m66I2tWdZRw/VoC3Azhrn3I/AAAAAAAABzU/JttV8kEPOtk/s1600/traversoni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-m66I2tWdZRw/VoC3Azhrn3I/AAAAAAAABzU/JttV8kEPOtk/s320/traversoni.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-3dsnZYEj5yM/VoC3AOT08vI/AAAAAAAABzI/Uh40zeHdbEU/s1600/suario.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-3dsnZYEj5yM/VoC3AOT08vI/AAAAAAAABzI/Uh40zeHdbEU/s320/suario.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-1JSBx7ixTPU/VoC2-7WslCI/AAAAAAAAByw/kuaXCY8kugw/s1600/beghicappello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-1JSBx7ixTPU/VoC2-7WslCI/AAAAAAAAByw/kuaXCY8kugw/s320/beghicappello.jpg" /></a>
</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-92013278879183996812015-10-19T07:25:00.001-07:002016-04-11T15:07:29.544-07:006 novembre 2015: la Barbera Riserva Vigna del Re dell'azienda Marchese Adorno di Retorbido<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-10n0hBPitNY/ViTRlUmfDbI/AAAAAAAABtg/NsygUXU6fuI/s1600/adorno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-10n0hBPitNY/ViTRlUmfDbI/AAAAAAAABtg/NsygUXU6fuI/s320/adorno.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Diciannovesimo appuntamento di <b>OltreLaStoria </b>e secondo dedicato alla Barbera, dopo la serata con il <a href="http://oltre-lastoria.blogspot.it/2014/06/la-barbera-roncolongo-dellazienda.html" target="_blank"><b>Roncolongo</b></a> di <b>Bisi</b>. Da San Damiano al Colle, al confine con il piacentino, ci sposteremo a <b>Retorbido</b>, nell'Oltrepò occidentale, a due passi dall'alessandrino. Dunque, grazie all'impulso di <b>Matteo Belcredi</b> dell'azienda <a href="http://www.marcheseadorno-wines.it/" target="_blank"><b>Marchese Adorno</b></a>, venerdì 6 novembre sarà di scena al Prato Gaio la <a href="http://www.marcheseadorno-wines.it/easystore/schedevedi.asp?schedaid=12" target="_blank"><b>Barbera Riserva Vigna del Re</b></a>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Y6ax29_VvEU/ViT9DYZjroI/AAAAAAAABus/qCEiLgRew0U/s1600/vignadelre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Y6ax29_VvEU/ViT9DYZjroI/AAAAAAAABus/qCEiLgRew0U/s320/vignadelre.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
La storia di Marchese Adorno inizia nel 1834 con l'acquisto della tenuta da parte della famiglia Adorno e la produzione di vini da barbera e cortese, uve tipiche di questa zona vicinissima al Piemonte. Nel 1997 <b>Marcello Adorno</b> dà il via alla modernizzazione dell'azienda, con l'obiettivo di farne un marchio di riconosciuta alta qualità. Prende così corpo il progetto <b>Vigna del Re</b>, la cui storia è divisa in 2 fasi nettamente distinte.
Nella prima (2002-2007), la guida tecnica è affidata a <b>Donato Lanati</b>, e il <b>Vigna del Re</b> nasce dai suoli argillosi del vigneto ultracinquantenario <b>Costiolo</b>, situato nei pressi di Rivanazzano a circa 350 metri di altitudine. L'uvaggio è composto in prevalenza da barbera (85%) con un saldo di croatina (10%) e uva rara (5%).</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-gN6TMhXhIZk/ViTeq82WOlI/AAAAAAAABt8/YdjW9kHiyn4/s1600/adorno4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-gN6TMhXhIZk/ViTeq82WOlI/AAAAAAAABt8/YdjW9kHiyn4/s320/adorno4.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Nel 2007 inizia la seconda fase: cambia l'uvaggio (il <b>Vigna del Re</b> diventa una Barbera in purezza) e cambia il vigneto. Dopo essere stato impiantato nel 1998 con cloni AT84, è infatti pronto il vigneto <b>La Fogliata</b>, situato su terreni argilloso-calcarei in frazione Garlazzolo di Rocca Susella a circa 300 metri di altitudine. La zona è priva di una tradizione rossista, ma il vigneto - in virtù delle sue peculiari condizioni pedoclimatiche - appare assai vocato per la produzione di barbera e promette di aggiungere ulteriore finezza al <b>Vigna del Re</b>. Ed è proprio la ricerca dell'equilibrio fra struttura ed eleganza l'obiettivo primario di <b>Francesco Cervetti</b>, che subentra nel 2008 a Lanati e che coordina a tutt'oggi il progetto, con la collaborazione dell'enologo aziendale <b>Enrico Rovino</b> e di <b>Filippo Prè</b>, responsabile tecnico della parte agronomica.
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-MSFBkz0AFow/ViTjm69AW6I/AAAAAAAABuM/HulZSwQgwAE/s1600/adorno3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-MSFBkz0AFow/ViTjm69AW6I/AAAAAAAABuM/HulZSwQgwAE/s320/adorno3.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Durante l'esauriente degustazione che <b>OltreLaStoria</b> ha condotto negli accoglienti spazi dell'azienda alla presenza di <b>Francesco Cervetti</b> e <b>Filippo Prè</b>, abbiamo avuto modo di assaggiare le annate 2010, 2008, 2006, 2003 e 2002. Stavolta però al nostro <a href="http://francescobeghi.it/" target="_blank"><b>Francesco Beghi</b></a> non è toccato l'onere della scelta, perché l'azienda ha deciso di inserire nella verticale di <b>OltreLaStoria</b> tutte le annate, così da offrire una serata ancor più ricca di spunti. Serata che sarà ulteriormente arricchita dall'annata 2013 del <a href="http://www.marcheseadorno-wines.it/easystore/schedevedi.asp?schedaid=1" target="_blank"><b>Riesling Superiore Arcolaio</b></a>, che <b>Francesco Cervetti</b> ha cortesemente "imposto" come <i>conditio sine qua non</i> della sua presenza al Prato Gaio.
</p>
<p align="center">
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=BsslAxOBR4E" target="_blank">
<img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-_1gv5pAqV3I/ViTw1EWpvVI/AAAAAAAABuc/1emlY4hUNgc/s320/video.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Prima del menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi, come di consueto, uno sguardo al web: navigando qua e là, trovate le impressioni di <b>Stefano Caffarri</b> sul <a href="http://www.cucchiaio.it/vino/doc-oltrepo-pavese-barbera-vigna-del-re-adorno-2008/" target="_blank"><b>Cucchiaio d'Argento</b></a>, della commissione di <b>Tigullio Vino</b> sull'omonimo <b><a href="http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=11512" target="_blank">portale</a></b>, dei blog <a href="http://ilvinoeoltre.blogspot.it/2011/05/il-vino-del-giorno-vigna-del-re.html" target="_blank"><b>Il Vino e Oltre</b></a>, <a href="http://simodivino.blogspot.it/2013/07/nelloltrepo-pavese-del-marchese-adorno.html" target="_blank"><b>SimodiVino</b></a>, <a href="http://www.bereilvino.it/2013/06/vigna-del-re-barbera-riserva-oltrepo-pavese-doc-2008-marchese-adorno/" target="_blank"><b>Bere il Vino</b></a>, e <a href="http://vinoedaltro.blogspot.it/2015/03/passeggiata-tra-i-vigneti-delloltrepo.html" target="_blank"><b>Vino e Altro</b></a>, nonché un <a href="https://www.youtube.com/watch?v=BsslAxOBR4E" target="_blank"><b>video</b></a> nel quale è lo stesso <b>Cervetti</b> a raccontare il <b>Vigna del Re</b>.
</p>
</p>
<p align="justify">
<br>
<b>Venerdì 6 novembre 2015 - Ore 20.30<br>
La Barbera Vigna del Re di Marchese Adorno:<br>
verticale di cinque annate<br>
e presentazione del Riesling Superiore Arcolaio 2013</b>
<br><br>
Salva cremasco stagionato 6 mesi<br>
<i>Oltrepò Pavese Riesling Superiore DOC Arcolaio 2013</i>
<br><br>
Tortino di patate e funghi porcini con fonduta di taleggio<br>
<i>Oltrepò Pavese Barbera Riserva DOC Vigna del Re 2010</i>
<br><br>
Risotto con salmì di lepre<br>
<i>Oltrepò Pavese Barbera Riserva DOC Vigna del Re 2008</i>
<br><br>
Zuppa di ceci con costine di maiale<br>
<i>Oltrepò Pavese Barbera Riserva DOC Vigna del Re 2006</i>
<br><br>
Guancia di manzo stufata nel vino rosso<br>
con polenta di farina gialla macinata a pietra del Mulino Bruciamonti
<br>
<i>Oltrepò Pavese Barbera Riserva DOC Vigna del Re 2003</i><br>
<i>Oltrepò Pavese Barbera Riserva DOC Vigna del Re 2002</i><br><br>
Zuppetta tiepida di cachi<br>con infusione al cioccolato e gelato alla cannella
<br><br>
La serata è proposta a 50 euro (tutto compreso).<br>
I posti sono limitati e la prenotazione è indispensabile.<br>
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (<a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Ristorante Prato Gaio</b></a>).
<br><br>
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-28787789643813058342015-09-01T06:24:00.000-07:002015-09-01T07:35:26.420-07:00Il Riesling Landò dell'azienda Le Fracce: appunti dalla serata del 29 maggio 2015<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-MlQczD9sVyY/VeGoMlwI4cI/AAAAAAAABm0/mSrfnI8M9Gs/s1600/lando2012rz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-MlQczD9sVyY/VeGoMlwI4cI/AAAAAAAABm0/mSrfnI8M9Gs/s320/lando2012rz.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Eccoci di nuovo a parlare di Riesling Renano al Prato Gaio, per la terza verticale dedicata a questo nobile vitigno dopo il <a href="http://oltre-lastoria.blogspot.it/2012/07/il-riesling-vigna-martina-di-isimbarda.html" target="_blank"><b>Vigna Martina</b></a> di Isimbarda e l’<a href="http://oltre-lastoria.blogspot.it/2013/10/il-riesling-riserva-oliva-di-ca-di.html" target="_blank"><b>Oliva</b></a> di Cà di Frara. Stavolta tocca al <b><a href="http://www.lefracce.it/lando.html" target="_blank">Landò</a></b> de <b>Le Fracce</b>, prodotto con uve provenienti per la maggior parte dal più alto vigneto di <b>Casteggio</b>, sito in località San Biagio (350 metri s.l.m.). Uscito sul mercato nel 1993 con la semplice dicitura Riesling, il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Land%C3%B2" target="_blank"><b>Landò</b></a> ha ricevuto questo nome di fantasia solo nel 2001, come omaggio dell'avvocato <b>Ferdinando Bussolera</b>, all'epoca titolare dell'azienda, alla sua passione per le carrozze.</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-fXbSo4aM0A4/VeTY3_CGdDI/AAAAAAAABqw/cuwmNmc87JM/s1600/gerbinomicrz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-fXbSo4aM0A4/VeTY3_CGdDI/AAAAAAAABqw/cuwmNmc87JM/s320/gerbinomicrz.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-T4Cuol6WU24/VeTY3xAVl_I/AAAAAAAABq0/QkTOyNaJlyc/s1600/dilerniarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-T4Cuol6WU24/VeTY3xAVl_I/AAAAAAAABq0/QkTOyNaJlyc/s320/dilerniarz.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Dalla seduta di degustazione in azienda, condotta insieme all'enologo aziendale <b>Roberto Gerbino</b> e al direttore della produzione <b>Pietro Dilernia</b>, avevamo estrapolato le annate 2014 (quella attualmente in commercio), 2012, 2010 e una curiosità più “anziana”, il 2001, che se l'era giocata con il 2000 e il 1996 e che alla fine avevamo preferito, privilegiando su tutto la facilità di abbinamento gastronomico.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-fkvqQ2yxmLU/VeGpa1b7wiI/AAAAAAAABoU/qLQOSZwSPbM/s1600/Beghi_Giorgio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-fkvqQ2yxmLU/VeGpa1b7wiI/AAAAAAAABoU/qLQOSZwSPbM/s320/Beghi_Giorgio.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Eccoci dunque in una serata di fine maggio a cercare conferma di quelle scelte. Quanto vede che mi sono presentato con il papillon, <b>Giorgio Liberti</b> pensa bene di prendere un mazzo di fiori finti e applicarselo a mo’ di enorme farfallone per festeggiare il mio rientro in squadra dopo aver saltato l’ultima degustazione. D’altra parte il ristorante è suo e siamo costretti a tenercelo così com’è. Ristorante, a proposito, che si presenta ben affollato: molti gli <i>aficionados</i>, fra i quali ancora una volta <b><a href="https://emicranie.wordpress.com/">Danilo Gatti</a></b>, membro come Pietro Dilernia dell'associazione <b><a href="http://www.enocuriosi.it/" target="_blank">Enocuriosi</a></b>, ma parecchi anche i volti inediti. E, nella terra del "<i>al me l'è püsè bon</i>", è davvero incoraggiante registrare uno spirito di confronto fra colleghi sano e scevro da invidie, come quello che ci mostrano sempre <b>Claudio Bisi</b>, <b>Stefano Calatroni</b>, <b>Giuseppe Tosi</b> e <b>Marzia Cordini</b>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-CA0hRLmIWk8/VeGoN5D7K5I/AAAAAAAABm4/bf4kHug-9Ws/s1600/landobott2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-CA0hRLmIWk8/VeGoN5D7K5I/AAAAAAAABm4/bf4kHug-9Ws/s320/landobott2.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Dopo le presentazioni di rito, si parte. E l'antipasto, una crema di piselli al basilico con caprino e aringa affumicata, offre subito una sfida interessante al vino, vista la sua complessità. Il <b>Landò 2014</b> nella sua giovanile fragranza floreale in cui emergono note di agrumi ed erbe aromatiche stenta un po’ ad accompagnare la vividezza del piatto, risultando ancora un pochino statico: ma sono solo problemi di gioventù, perché questo Riesling lascia presagire una promettente evoluzione.
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-VmDPrgAnmOE/VeTXVySXV_I/AAAAAAAABqk/Oi-uFmmI_IU/s1600/gattirz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-VmDPrgAnmOE/VeTXVySXV_I/AAAAAAAABqk/Oi-uFmmI_IU/s320/gattirz.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Per il <b>Landò 2012</b>, come succede sovente, mi ruba la scena <b>Danilo Gatti</b>, con il quale avevamo confabulato al tavolo assaggiando il vino. Che è più evoluto, naturalmente, anche se l’agrume non abbandona ancora il naso e cominciano a emergere note di idrocarburo e una sapidità che ben si sposa ai tagliolini di pasta fresca con ceci e baccalà.
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-T4tvF8l4V-w/VeGoL5RpfqI/AAAAAAAABmg/ZjKbPbvXcXk/s1600/lando2010rz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-T4tvF8l4V-w/VeGoL5RpfqI/AAAAAAAABmg/ZjKbPbvXcXk/s320/lando2010rz.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DhEaP97SEeg/VeWOHWNHrnI/AAAAAAAABr4/HEd_74o7-iM/s1600/begus.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-DhEaP97SEeg/VeWOHWNHrnI/AAAAAAAABr4/HEd_74o7-iM/s320/begus.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Tutt’altro discorso per il <b>Landò 2010</b>, per il quale Gerbino non nasconde la sua soddisfazione: annata più regolare nell’andamento della maturazione delle uve ed evoluzione più regolare del vino in bottiglia. Il naso è ancora freschissimo e complesso: persistono gli agrumi, più un extra di qualche sensazione tropicale, ma si riconoscono anche erbe aromatiche, menta, note minerali (con un idrocarburo lieve ed elegante) e un ricordo di zafferano. La bocca è ricca, un insieme luminoso e grintoso che si sposa magnificamente con il piatto forte della serata, un classico intramontabile del Prato Gaio, il collo ripieno al fegato grasso d'oca con confettura di cipolle rosse.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-VazuxG7JJpk/VeTVk6_m-NI/AAAAAAAABqU/VnVSTE9t0J8/s1600/gerbino2001rz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-VazuxG7JJpk/VeTVk6_m-NI/AAAAAAAABqU/VnVSTE9t0J8/s320/gerbino2001rz.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-VfO-zN8f3A0/VeTVk_iitFI/AAAAAAAABqQ/oCBhLr2g85E/s1600/lando2001rz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-VfO-zN8f3A0/VeTVk_iitFI/AAAAAAAABqQ/oCBhLr2g85E/s320/lando2001rz.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Palpabile la soddisfazione in sala, applausi meritati a Daniela Calvi, cuoca del Prato Gaio, e si va a chiudere con il <b>Landò 2001</b>, dal colore dorato come un passito. Vino strano, curioso, in cui più che la mineralità e l’idrocarburo - che pure ci sono - emergono la frutta candita e le spezie, come se si trattasse davvero di un vino passito. Era inevitabile quindi accompagnarlo al tris di formaggi erborinati proposto da Giorgio, un abbinamento non banale, non scontato e, alla fine, azzeccato.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rkOm-XoLoBc/VeTdX3bPQQI/AAAAAAAABrM/P1Ov1IpI3TE/s1600/lando2014rzz.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-rkOm-XoLoBc/VeTdX3bPQQI/AAAAAAAABrM/P1Ov1IpI3TE/s320/lando2014rzz.png" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-NP21Rilb0GY/VeTdkbsuXyI/AAAAAAAABrU/mHzxk9fhNuc/s1600/zaffarz.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-NP21Rilb0GY/VeTdkbsuXyI/AAAAAAAABrU/mHzxk9fhNuc/s320/zaffarz.png" /></a>
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<p align="justify">
Come sempre, il dolce - zuppetta tiepida di amarene cotte in vino rosso con gelato fiordilatte, ossia la marinà - serve a concludere con le ultime chiacchiere e, in questo caso, ad ascoltare il misurato intervento di <b>Filippo Zaffarana</b>, ex delegato AIS di Pavia e grande amico di <b>OltreLaStoria</b>.
</p>
<p align="justify">
P.S.: a proposito di amici di <b>OltreLaStoria</b>... alla serata non hanno potuto partecipare per impegni pregressi anche <b>Alberto Alfano</b> e <b>Vittorio Barbieri</b>, che hanno comunque degustato le varie annate di Landò in azienda. Potete leggere le loro note di degustazione sul loro ottimo blog <a href="http://rieslingarten.blogspot.it/2015/07/lando.html" target="_blank"><b>RieslinGarten</b></a>.
</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
<br>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-nAtv-D9ux_0/VeGoQDw2HrI/AAAAAAAABng/csPXIQE7wGE/s1600/salarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-nAtv-D9ux_0/VeGoQDw2HrI/AAAAAAAABng/csPXIQE7wGE/s320/salarz.jpg" /></a>
</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-taljUHfckv4/VeGoPR_CieI/AAAAAAAABnY/0A3-otF6awc/s1600/rogergiorgiorz.jpg
" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-taljUHfckv4/VeGoPR_CieI/AAAAAAAABnY/0A3-otF6awc/s320/rogergiorgiorz.jpg" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-NtLGjlJ4CRM/VeGpeow85RI/AAAAAAAABpA/udifq9cpO3Y/s1600/biondina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-NtLGjlJ4CRM/VeGpeow85RI/AAAAAAAABpA/udifq9cpO3Y/s320/biondina.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-XCQK1mIihx0/VeGpezxy5dI/AAAAAAAABpE/TI4fmgwtzB8/s1600/blondie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-XCQK1mIihx0/VeGpezxy5dI/AAAAAAAABpE/TI4fmgwtzB8/s320/blondie.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-f67Iqsn1f7g/VeGpfOOoHAI/AAAAAAAABpM/753cltvDzyA/s1600/cala.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-f67Iqsn1f7g/VeGpfOOoHAI/AAAAAAAABpM/753cltvDzyA/s320/cala.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-kNPXjbzdEpI/VeGpfqJIITI/AAAAAAAABpU/tgl-mDaqAtk/s1600/cina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-kNPXjbzdEpI/VeGpfqJIITI/AAAAAAAABpU/tgl-mDaqAtk/s320/cina.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-yy0lUaS9sJY/VeGoA1IKd6I/AAAAAAAABlI/oIT5CTNFCns/s1600/alexvincerz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-yy0lUaS9sJY/VeGoA1IKd6I/AAAAAAAABlI/oIT5CTNFCns/s320/alexvincerz.jpg" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-M1XHjR-l4l0/VeGoPVMiRaI/AAAAAAAABnU/DjeiKxE_id4/s1600/pisellirz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-M1XHjR-l4l0/VeGoPVMiRaI/AAAAAAAABnU/DjeiKxE_id4/s320/pisellirz.jpg" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-kPnHqquEcp8/VeGoK2bUzbI/AAAAAAAABmc/9GcVAJgzO-U/s1600/beghi8.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-kPnHqquEcp8/VeGoK2bUzbI/AAAAAAAABmc/9GcVAJgzO-U/s320/beghi8.JPG" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-yqvMd8bzydM/VeGoA8WWzWI/AAAAAAAABlE/xUo9NH_WE3I/s1600/baccalarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-yqvMd8bzydM/VeGoA8WWzWI/AAAAAAAABlE/xUo9NH_WE3I/s320/baccalarz.jpg" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-n1eTnd2PWWw/VeGoLU_rt5I/AAAAAAAABmY/zHpVGiRRtzs/s1600/giorgioclienterz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-n1eTnd2PWWw/VeGoLU_rt5I/AAAAAAAABmY/zHpVGiRRtzs/s320/giorgioclienterz.jpg" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/--3G_BUc57io/VeGoDBljmAI/AAAAAAAABlU/cHX3ccPczPg/s1600/collodocarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/--3G_BUc57io/VeGoDBljmAI/AAAAAAAABlU/cHX3ccPczPg/s320/collodocarz.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-TljoqWNCPqE/VeGoE7diRqI/AAAAAAAABlk/83lL-btGWZo/s1600/danielarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-TljoqWNCPqE/VeGoE7diRqI/AAAAAAAABlk/83lL-btGWZo/s320/danielarz.jpg" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-6pgLHn2DjlQ/VeGoOSYqN3I/AAAAAAAABnI/spWNlh6YZMg/s1600/marziarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-6pgLHn2DjlQ/VeGoOSYqN3I/AAAAAAAABnI/spWNlh6YZMg/s320/marziarz.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Ts5Pkz6i8Vc/VeGoHXdCBYI/AAAAAAAABlw/toEVNepp3QE/s1600/formaggirz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Ts5Pkz6i8Vc/VeGoHXdCBYI/AAAAAAAABlw/toEVNepp3QE/s320/formaggirz.jpg" /></a>
</p>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-ZZoHMyBODF0/VeGpdUfHh7I/AAAAAAAABok/J_7kt6GH1Ck/s1600/baldo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-ZZoHMyBODF0/VeGpdUfHh7I/AAAAAAAABok/J_7kt6GH1Ck/s320/baldo.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cZ5lOojhcP8/VeGpd5c5BUI/AAAAAAAABow/MAT0XXx_gmo/s1600/barba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-cZ5lOojhcP8/VeGpd5c5BUI/AAAAAAAABow/MAT0XXx_gmo/s320/barba.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-o6kdxUZ8TEM/VeGpgDjDr8I/AAAAAAAABpc/HnNKMKzaQHY/s1600/rubizzo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-o6kdxUZ8TEM/VeGpgDjDr8I/AAAAAAAABpc/HnNKMKzaQHY/s320/rubizzo.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-kJNX4Yelcj8/VeGpgdT32II/AAAAAAAABpk/nqvKWVp6nbA/s1600/signoraricetta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="180" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-kJNX4Yelcj8/VeGpgdT32II/AAAAAAAABpk/nqvKWVp6nbA/s320/signoraricetta.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Zbo_NjAeoeI/VeGoJZzQs5I/AAAAAAAABmE/FWA2tHUnsTs/s1600/gerbinogrupporz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Zbo_NjAeoeI/VeGoJZzQs5I/AAAAAAAABmE/FWA2tHUnsTs/s320/gerbinogrupporz.jpg" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nLiaF-iUtWU/VeWbA7WvjzI/AAAAAAAABsI/_d4El9FEvJY/s1600/dilerniatosi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-nLiaF-iUtWU/VeWbA7WvjzI/AAAAAAAABsI/_d4El9FEvJY/s320/dilerniatosi.png" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-G_svNFA45d0/VeWiyoYg1dI/AAAAAAAABsY/4jcX35g9R5g/s1600/beghi_gattirz.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-G_svNFA45d0/VeWiyoYg1dI/AAAAAAAABsY/4jcX35g9R5g/s320/beghi_gattirz.png" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GRI0UQ9jj2Q/VeGoQ2D3fEI/AAAAAAAABnw/6kwExu7mnuw/s1600/tavolatarz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-GRI0UQ9jj2Q/VeGoQ2D3fEI/AAAAAAAABnw/6kwExu7mnuw/s320/tavolatarz.jpg" /></a>
</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-8152656258351035052015-05-20T06:47:00.001-07:002015-09-06T18:35:22.472-07:0029 maggio 2015: il Riesling Renano Landò dell'azienda Le Fracce di Mairano di Casteggio<p align="justify">
Il <b>riesling renano</b> torna protagonista nel secondo appuntamento della stagione 2015/2016 di <b>OltreLaStoria</b>. Dopo il Vigna Martina di Isimbarda e l'Oliva di Cà di Frara, venerdì 29 maggio sarà la volta del <b><a href="http://www.lefracce.it/lando.html" target="_blank">Landò</a></b> dell'azienda <a href="http://www.lefracce.it/" target="_blank"><b>Le Fracce</b></a> di Mairano di Casteggio, fondata nel 1905 da <b>Giulio Bussolera</b> e successivamente guidata dal figlio, l'avvocato <b>Fernando Bussolera</b>.</p>
<p align="center"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-wzVXveMXHhI/VVxGVqQJpMI/AAAAAAAABjg/Ky7zppGUgU0/s1600/fracce.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-wzVXveMXHhI/VVxGVqQJpMI/AAAAAAAABjg/Ky7zppGUgU0/s320/fracce.png" /></a></p>
<p align="justify">
L'avvocato, sposato a Lina Branca (dell'omonima famiglia di distillatori), dispose la creazione di una fondazione che, dopo la sua morte, avrebbe dovuto promuovere e finanziare la ricerca scientifica in campo agricolo, proseguire la produzione vinicola, conservare la tenuta con il suo parco e le preziose collezioni di carrozze e di auto d'epoca, grandi passioni dell'avvocato. Dopo la scomparsa di Bussolera nel 1994, nacque infatti la <a href="http://www.fondazionebussolera.it/" target="_blank"><b>Fondazione Bussolera Branca</b></a>, attuale proprietaria della tenuta, la cui superficie totale è di circa 104 ettari (dei quali 42 vitati).
</p>
<p align="center"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-SYo6mwuU8Kg/VVxTkHVxqAI/AAAAAAAABjw/4V20hdH5gBg/s1600/1993.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-SYo6mwuU8Kg/VVxTkHVxqAI/AAAAAAAABjw/4V20hdH5gBg/s320/1993.jpg" /></a></p>
<p align="justify">
Il <b>Landò</b>, prodotto per la prima volta nel 1993 e recante solo dal 2001 l'attuale nome, omaggio a un tipo di carrozza, nasce da uve riesling renano in purezza (i cloni sono di origine alsaziana) coltivate prevalentemente nei terreni calcarei della vigna San Biagio, sulla collina più alta di Casteggio (circa 350 m slm). La raccolta è rigorosamente manuale e il procedimento di vinificazione, prima della pressatura soffice, prevede una macerazione pellicolare per circa 18 ore a 4 °C di temperatura al fine di migliorare l’estrazione degli aromi e conferire struttura.
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-j2Lb9FDRQYU/VVyiq_FVGCI/AAAAAAAABkw/cJmHCO-H_J8/s1600/land%25C3%25B2_etichetta.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-j2Lb9FDRQYU/VVyiq_FVGCI/AAAAAAAABkw/cJmHCO-H_J8/s320/land%25C3%25B2_etichetta.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Nel corso degli anni, il Landò ha mostrato un'invidiabile costanza qualitativa che lo ha reso un modello di riferimento in Oltrepò Pavese e gli ha guadagnato una buona notorietà anche fuori regione, come testimoniano i riconoscimenti delle guide vinicole (da ultimo la Rosa d'Argento di Viniplus 2013 per l'annata 2011) e i numerosi articoli che potete leggere on line, da una memorabile verticale raccontata da <b>Franco Ziliani</b> su <a href="http://www.vinoalvino.org/blog/2010/06/lando-le-fracce-un-grande-riesling-renano-in-terra-di-oltrepo.html" target="_blank"><b>Vino al Vino</b></a> e ripresa da <b>Jeremy Parzen</b> su <a href="http://dobianchi.com/2010/06/23/an-oltrepo-pavese-riesling-that-commands-our-attention" target="_blank"><b>Do Bianchi</b></a>, alle note di degustazione di <b>Vittorio Barbieri</b> su <a href="http://rieslingarten.blogspot.it/2013/06/riesling-trio-andante-con-brio.html" target="_blank"><b>RieslinGarten</b></a> e di <b>Gabriele Scalici</b> su <a href="http://www.appuntididegustazione.it/2012/12/degustazione-riesling-renano-lando-2011.html" target="_blank"><b>Appunti di Degustazione</b></a>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-T32kY0T_gno/VVyMEKI594I/AAAAAAAABkg/RJ1-jKhUVqY/s1600/WP_20150514_001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-T32kY0T_gno/VVyMEKI594I/AAAAAAAABkg/RJ1-jKhUVqY/s320/WP_20150514_001.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Grazie alla cortesia e alla professionalità di <b>Roberto Gerbino</b>, l'enologo piemontese che segue Le Fracce dal 1999, e di <b>Pietro Dilernia</b>, responsabile della produzione, <b>Francesco Beghi</b> ha potuto degustare in un'ampia sala di Villa Rajna (uno egli edifici della tenuta) una serie di annate di Landò. E così, in tutta calma, cullato dalle note di un pianoforte (nella tenuta si tengono infatti anche corsi di musica), ha approvato le annate 2014, 2012 e 2010 proposte dall'azienda, e indicato come quarta annata per la nostra verticale il 2001, che ha avuto la meglio nel ballottaggio con il 2000 e il 1996 soprattutto in virtù di una maggiore facilità di abbinamento gastronomico.<br><br>Ecco dunque il menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi.
<br><br>
<b>Venerdì 29 maggio 2015 - Ore 20.30<br>
Il Riesling Renano Landò de Le Fracce:<br>
verticale di 4 annate</b>
<br><br>
Crema di piselli al profumo di basilico<br>
con crostini di pane al burro e freguglie di aringa affumicata<br>
<i>Riesling Oltrepò Pavese DOC Landò 2014</i>
<br><br>
Tagliolini di pasta fresca con ceci e baccalà<br>
<i>Riesling Oltrepò Pavese DOC Landò 2012</i>
<br><br>
Collo ripieno al fegato grasso d'oca con confettura di cipolle rosse<br>
<i>Riesling Oltrepò Pavese DOC Landò 2010</i>
<br><br>Degustazione di tre formaggi erborinati<br>
<i>Riesling Oltrepò Pavese DOC Landò 2001</i>
<br><br>
La <i>marinà</i>:<br>zuppetta tiepida di amarene cotte in vino rosso con gelato fiordilatte<br>
<br><br>
La serata è proposta al prezzo di euro 50 (tutto compreso).<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni vi preghiamo di telefonare al ristorante <a href="http://ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Prato Gaio</b></a> (0385.99726).<br><br>
<b>OltreLaStoria</b> è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-87478015925502664082015-02-13T16:26:00.000-08:002015-03-03T20:05:20.842-08:0020 febbraio 2015: la Bonarda Ghiro Rosso d'Inverno dell'azienda Martilde di Rovescala<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-rdnoSZ5G3Jg/VNtAKYfJ13I/AAAAAAAABiY/9elFUBw875Y/s1600/ghiro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-rdnoSZ5G3Jg/VNtAKYfJ13I/AAAAAAAABiY/9elFUBw875Y/s320/ghiro.jpg" /></a></p>
<p align="justify">
Terza stagione di <b>OltreLaStoria</b>, che debutta anche quest'anno a fine febbraio. Viste le temperature, la scelta è caduta su un grande rosso, e, vista l'ottima prestazione del Fatila di Vercesi del Castellazzo a novembre, abbiamo pensato di cercare un'ulteriore conferma alle potenzialità di invecchiamento dellla Croatina. Dunque, dalla collina Pezzalunga di Montù Beccaria ci siamo spostati di qualche chilometro fino a <b>Rovescala</b>, comune situato al confine con il piacentino, i cui terreni sono considerati assai vocati per la coltivazione della croatina. Qui, in un <i>cru </i>denominato Zuccarello, nasce dal 1993 la <a href="http://www.martilde.it/html/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=43" target="_blank"><b>Bonarda Ghiro Rosso d'Inverno</b></a>, prodotta dall'azienda <a href="http://www.martilde.it/" target="_blank"><b>Martilde</b></a>, che da qualche anno è entrata a far parte dell'associazione <a href="http://www.vinnatur.org/" target="_blank"><b>VinNatur</b></a>.</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DJ_oPKOTwM0/VNtBLXbi2PI/AAAAAAAABio/72TrxnCtAls/s1600/raimondoanto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-DJ_oPKOTwM0/VNtBLXbi2PI/AAAAAAAABio/72TrxnCtAls/s320/raimondoanto.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
A fornirci da allora questa valida interpretazione della Bonarda ferma sono <b>Antonella Tacci</b> e <b>Raimondo Lombardi</b>, trasferitisi da Milano all'inizio degli anni '90 e oggi ormai <a href="http://www.martilde.it/html/index.php?option=com_content&task=view&id=72&Itemid=87" target="_blank"><b>oltrepadani acquisiti</b></a>. Decisivo, nella storia del <b>Ghiro Rosso d'Inverno</b>, l'incontro con l'enologo <b>Beppe Zatti</b>, la cui mano sempre rispettosa dell'identità territoriale del vino firma alcuni dei migliori rossi oltrepadani, come abbiamo potuto riscontrare anche nelle degustazioni di <b>OltreLaStoria</b>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-svbSoEA895E/VNtAKQ0hlnI/AAAAAAAABic/nWjUoicuWUg/s1600/ghiro2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-svbSoEA895E/VNtAKQ0hlnI/AAAAAAAABic/nWjUoicuWUg/s320/ghiro2.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Grazie alla cortesia di Antonella e Raimondo, il team al completo di <b>OltreLaStoria</b> (più Beppe Zatti e Sandro Torti, "intruso" di turno) ha potuto tenere nel corso di una eccellente cena in azienda una verticale preliminare che ha visto sfilare quasi tutte le annate nelle quali il vino è stato prodotto. Alla fine, l'hanno spuntata di poco il 2007, il 2004, il 2000 e il 1997. Scorrendo il palmares del Ghiro, abbiamo riscontrato in effetti ottime valutazioni per il 1997 (87/100 assegnati da <a href="https://www.erobertparker.com/" target="_blank"><b>Robert Parker</b></a>) e per il 2000 (che venne inserito da <b>Paolo Massobrio</b> e <b>Marco Gatti</b> nella prima edizione dei <a href="http://www.golosaria.it/detail.asp?c=1&p=0&id=665" target="_blank"><b>Top Hundred</b></a>). Curiosando sul web, abbiamo infine trovato varie recensioni positive del <b>Ghiro Rosso d'Inverno</b>: da <b>Gabriele Ferrari</b> su <a href="http://oggibevo.blogspot.it/2009/08/oggi-bevo-ferragsto-2009.html " target="_blank"><b>Oggi Bevo</b></a> a <b>Shawn Sato-Veillon</b> su <a href="http://decantstoptasting.com/?p=222" target="_blank"><b>DeCantStopTasting</b></a>, da <b>Fabio Magnani</b> sul suo vecchio blog <a href="http://glistappati.typepad.com/gli_stappati/2009/11/azienda-martilde.html" target="_blank"><b>Gli Stappati</b></a> a <b>Stephen Meuse</b> su <a href="http://www.tableintime.com/a-little-wine-a-little-art-a-little-nap/
" target="_blank"><b>A Table in Time</b></a> e <b>Fred Mullins</b> sul <a href="http://www.panzanomarket.com/2012/02/21/martilde/" target="_blank"><b>Panzano's Wine Journal</b></a>.
</p>
<p align="justify">
Ecco infine il menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi.
<br><br>
<b>Venerdì 20 febbraio 2015 - Ore 20.30<br>
La Bonarda Ghiro Rosso d'Inverno di Martilde:<br>
verticale di 4 annate</b>
<br><br>
Cotechino nostrano con sformato di lenticchie rosse<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Ghiro Rosso d'Inverno 2007</i>
<br><br>
Tortelli di farina di castagne<br>
ripieni di castagne secche e ricotta<br>
conditi con burro, noci, pinoli e rosmarino<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Ghiro Rosso d'Inverno 2004</i>
<br><br>
Risotto con petto d'anatra e zafferano<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Ghiro Rosso d'Inverno 2000</i>
<br><br>
Guancia di manzo stufata alla Bonarda<br>
con polenta di farina gialla macinata a pietra del Mulino Bruciamonti<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Ghiro Rosso d'Inverno 1997</i>
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Bavarese al mandarino<br>
con <i>crumble </i>di frutta secca
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La serata è proposta al prezzo di euro 50 (tutto compreso).<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni vi preghiamo di telefonare al ristorante <a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target0"_blank"><b>Prato Gaio</b></a> (0385.99726).<br><br>
<b>OltreLaStoria</b> è un progetto di <b>Matteo Bertè</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-11941549263158345472015-01-28T19:02:00.002-08:002015-01-29T01:50:33.530-08:00La Bonarda Fatila di Vercesi del Castellazzo: appunti dalla serata del 14 novembre 2014<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-nBVaz5mYrYg/VMmKImOSh4I/AAAAAAAABe4/PlXWnWmWLvw/s1600/fatila_tutti.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-nBVaz5mYrYg/VMmKImOSh4I/AAAAAAAABe4/PlXWnWmWLvw/s320/fatila_tutti.JPG" /></a>
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Tempo di <b><a href="http://www.vercesidelcastellazzo.com/IT/fatila.html" target="_blank">Fatila</a></b>! Non poteva mancare questo grande rosso oltrepadano, nato nel 1961 come chi vi scrive, la migliore annata del XX secolo peraltro, nelle serate di <b>OltreLaStoria</b>. Una <b>Bonarda</b>, ebbene sì. Una Bonarda in purezza che da decenni rappresenta il vino di punta dell’azienda <b><a href="http://www.vercesidelcastellazzo.com/" target="_blank">Vercesi del Castellazzo</a></b>, il cui Castellazzo – appunto – domina il borgo di <b>Montù Beccaria</b> regalando meravigliosi scorci di Valle Versa e Pianura Padana. Una <b>Bonarda</b>, ovviamente ferma, ovviamente invecchiata in botti di legno, proveniente dalla parte più alta del vigneto Pezzalunga. Una <b>Bonarda </b>di cui non è stato facile scegliere le quattro annate per la serata, vista la personalità e la peculiarità di quasi tutte quelle assaggiate. Decidiamo quindi di escludere le annate più giovani, visto ciò che sono in grado di offrire le più vecchie tra quelle disponibili.</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_YPDzNEU4Z8/VMmKGadfd2I/AAAAAAAABek/OP7rbLmD2VA/s1600/beghi_giorgio_risa.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-_YPDzNEU4Z8/VMmKGadfd2I/AAAAAAAABek/OP7rbLmD2VA/s320/beghi_giorgio_risa.JPG" /></a>
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Eccoci dunque qui, per la quindicesima volta, al ristorante <b>Prato Gaio</b>, a scorrere indietro nel tempo e nella storia dell’Oltrepò vinicolo, come vuole il nostro nome stesso, alla scoperta di ciò che possono riservare vecchie bottiglie non più in commercio, rimaste in certi casi in poche decine di esemplari al sicuro nelle cantine del produttore.
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<p align="center"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-uZmvHt2mTUY/VMmo4gC0hxI/AAAAAAAABhw/CwN5IBq2eaU/s1600/gianmaria_venco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-uZmvHt2mTUY/VMmo4gC0hxI/AAAAAAAABhw/CwN5IBq2eaU/s320/gianmaria_venco.JPG" /></a></p>
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Ristorante pieno anche questa volta, segno che la nostra iniziativa riscuote ormai costante interesse. A rappresentare l'azienda sono <b>Gian Maria Vercesi</b> (titolare insieme al fratello Marco) e l'enologo <b>Aldo Venco</b>, mentre fra il pubblico rivediamo con piacere <b>Paolo Camozzi</b> di <b><a href="http://www.slowwine.it" target="_blank">Slow Wine</a></b> e <b>Maria Pia Zavatarelli</b>, docente dell'ONAV di Pavia. Attirare la curiosità di addetti ai lavori e appassionati sulla complessa realtà dell'Oltrepò Pavese è uno dei nostri obiettivi e per questo siamo stati davvero contenti della visita di <b>Marco De Tomasi</b>, titolare del blog <a href="https://vitisblog.wordpress.com/" target="_blank"><b>Vitis - Libere cronache di degustazione</b></a> che, cogliendo l'occasione dell'invito di OltreLaStoria, si è mosso dal Veneto per una due giorni di <i>full immersion</i> enoica in terra oltrepadana.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-NCGjADoUk9s/VMmKAHKfXAI/AAAAAAAABc8/nP482_NSWk8/s1600/gianmaria_microfono.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-NCGjADoUk9s/VMmKAHKfXAI/AAAAAAAABc8/nP482_NSWk8/s320/gianmaria_microfono.JPG" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zf9eRrqXfUI/VMmJ_amsxoI/AAAAAAAABc4/SpDLtGNQWnU/s1600/beghi_microfono_vert.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-zf9eRrqXfUI/VMmJ_amsxoI/AAAAAAAABc4/SpDLtGNQWnU/s320/beghi_microfono_vert.JPG" /></a>
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Dopo attenta riflessione, studiando il menu – piuttosto impegnativo, come si conviene a un vino di tal fatta – decidiamo per la prima volta di condurre la verticale "alla francese", ovvero partendo dall’annata più vecchia per arrivare a quella (relativamente) più giovane; questo perché, anche per via degli andamenti climatici degli ultimi decenni, il <b>Fatila</b>, con l’esposizione del vigneto in pieno sud, è andato sempre più irrobustendosi, anche a livello di gradazione alcolica, senza tuttavia perdere quell'eleganza che lo contraddistingue e che, va detto, è abbastanza inusuale nei vini ottenuti da croatina in purezza.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-IGgEkqE6EqY/VMmf1CMVpvI/AAAAAAAABhk/5-FI4qvvYbQ/s1600/fatila1996vertical.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-IGgEkqE6EqY/VMmf1CMVpvI/AAAAAAAABhk/5-FI4qvvYbQ/s320/fatila1996vertical.JPG" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-wjIaai7eJbg/VMmKQJLUL2I/AAAAAAAABg4/kaJimBuDEvo/s1600/gianmaria.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-wjIaai7eJbg/VMmKQJLUL2I/AAAAAAAABg4/kaJimBuDEvo/s320/gianmaria.JPG" /></a>
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Andiamo a incominciare, dunque, con il <b>Fatila 1996</b> che accompagna la zuppa di ceci con costine di maiale. Etereo ed elegante, porta benissimo i suoi diciotto anni, appena accennati nel colore tendente al granato: difficile dire se e quanto terrà ancora, intanto però ce lo godiamo <i>en souplesse</i>, anche grazie all’abbinamento più che azzeccato.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rCznvUWuIlc/VMmKB8_7gWI/AAAAAAAABdk/KY3DLlvak5o/s1600/volti_daniela.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-rCznvUWuIlc/VMmKB8_7gWI/AAAAAAAABdk/KY3DLlvak5o/s320/volti_daniela.JPG" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-vwsJnf39h64/VMmJ_cawiOI/AAAAAAAABcw/yGA1LRbfrX0/s1600/fatila1999vertical.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-vwsJnf39h64/VMmJ_cawiOI/AAAAAAAABcw/yGA1LRbfrX0/s320/fatila1999vertical.JPG" /></a></p>
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Sullo strepitoso risotto con salmì di lepre – applausi a <b>Daniela Calvi</b> – arriva il <b>Fatila 1999</b>: annata più vigorosa, frutto più carnoso, un vino decisamente più aggressivo in cui i tannini sembrano ancora aver bisogno di essere domati. Suona strano per una <b>Bonarda </b>di quindici anni, ma si direbbe che abbia ancora margini di evoluzione.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KZkPNTSGaac/VMmKIcXKi0I/AAAAAAAABe0/IrP-VWQmB_k/s1600/fatila2000.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-KZkPNTSGaac/VMmKIcXKi0I/AAAAAAAABe0/IrP-VWQmB_k/s320/fatila2000.JPG" /></a>
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Il <b>Fatila 2000</b> accompagna l’anatra arrosto ripiena. Altra annata energica, in cui i tannini sembrano però maturati in modo più armonico: un vino che ha classe ed eleganza da vendere, e si sviluppa con equilibrio ed armonia encomiabili, offrendo al naso e al palato una grande varietà di sensazioni (prima frutta rossa matura, poi via via inchiostro, pepe, liquirizia e prepotenti note balsamiche). Ha tutta l’aria di essere giunto all’apice della maturazione e di volerci rimanere tranquillo e beato per un sacco di tempo. Fanno piacere i commenti soddisfatti che si alzano dai tavoli.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-DNxX53d_NLc/VMmKOLnmeOI/AAAAAAAABgM/R4Iwh84f3GQ/s1600/versabottiglia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-DNxX53d_NLc/VMmKOLnmeOI/AAAAAAAABgM/R4Iwh84f3GQ/s320/versabottiglia.JPG" /></a>
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Infine, il <b>Fatila 2003</b>: l’annata torrida che spesso inseriamo nelle nostre verticali proprio perché abbiamo avuto modo di riscontrare come, lavorando bene, si siano potuti ottenere vini non stracotti anche da un millesimo del genere. Certo, accanto a intriganti note balsamiche e di frutta candita, qualche sensazione di sovramaturazione nei profumi c’è, la gradazione alcolica è alta, il vino è massiccio e potente ma tutt’altro che seduto, ha nerbo e vigore, forse non avrà la capacità di reggere altri dieci anni – e sottolineiamo forse – ma tutto sommato cosa importa, è buonissimo ora che ne ha undici e si abbina alla perfezione alla pernice di manzo stufata al vino rosso con polenta.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ivInd1cguYg/VMmKOSQevjI/AAAAAAAABgQ/E4ykynscoHA/s1600/bicchieri_naso.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ivInd1cguYg/VMmKOSQevjI/AAAAAAAABgQ/E4ykynscoHA/s320/bicchieri_naso.JPG" /></a>
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Mentre ci godiamo la zuppetta tiepida di cachi con gelato alla cannella e infusione al cioccolato fondente, si sprecano le considerazioni sui livelli che può raggiungere il vitigno croatina quando doverosamente trattato: il <b>Fatila </b>ne è luminoso - e fortunatamente non unico - esempio oltrepadano.
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<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-0iEl-agawmk/VMmKKmFoaYI/AAAAAAAABfY/6iBmrFpilIs/s1600/panoramasala.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-0iEl-agawmk/VMmKKmFoaYI/AAAAAAAABfY/6iBmrFpilIs/s320/panoramasala.JPG" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-p9mTrdSn-kE/VMmKHkCDSdI/AAAAAAAABes/66V7qu4gvEI/s1600/cristini.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-p9mTrdSn-kE/VMmKHkCDSdI/AAAAAAAABes/66V7qu4gvEI/s320/cristini.JPG" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ktbp-HF27kc/VMmKNSxDc3I/AAAAAAAABgE/PCVby1FUlm0/s1600/versa_sx2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ktbp-HF27kc/VMmKNSxDc3I/AAAAAAAABgE/PCVby1FUlm0/s320/versa_sx2.JPG" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-V_sZIqrNIfc/VMmKLYWmwRI/AAAAAAAABfk/7h78UJdW730/s1600/piattoceci.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-V_sZIqrNIfc/VMmKLYWmwRI/AAAAAAAABfk/7h78UJdW730/s320/piattoceci.JPG" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gPGL4Nkrpz0/VMmKJEn7vRI/AAAAAAAABfI/aRhew9g4Hbs/s1600/gianmaria_altavolo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-gPGL4Nkrpz0/VMmKJEn7vRI/AAAAAAAABfI/aRhew9g4Hbs/s320/gianmaria_altavolo.JPG" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-gzT8x8_4CAY/VMmKAQrecLI/AAAAAAAABdE/QtzveK9QBEQ/s1600/volti_baffo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-gzT8x8_4CAY/VMmKAQrecLI/AAAAAAAABdE/QtzveK9QBEQ/s320/volti_baffo.JPG" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-i6gGqxrKAnE/VMmKLnWpHhI/AAAAAAAABfo/Yldnv1jrjes/s1600/piattorisotto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-i6gGqxrKAnE/VMmKLnWpHhI/AAAAAAAABfo/Yldnv1jrjes/s320/piattorisotto.JPG" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-zOQBvo968uA/VMmKMs_SR1I/AAAAAAAABgI/C6LqKj7Nxyk/s1600/versa_dx.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-zOQBvo968uA/VMmKMs_SR1I/AAAAAAAABgI/C6LqKj7Nxyk/s320/versa_dx.JPG" /></a></p>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-RsnacHKRALA/VMoCK-TboqI/AAAAAAAABiI/l1pKeBAaVp4/s1600/gourmet.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-RsnacHKRALA/VMoCK-TboqI/AAAAAAAABiI/l1pKeBAaVp4/s320/gourmet.png" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rAmnIL3JmyA/VMmKCkfHfrI/AAAAAAAABdo/fyvzeT4shD0/s1600/volti_donnabruna.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-rAmnIL3JmyA/VMmKCkfHfrI/AAAAAAAABdo/fyvzeT4shD0/s320/volti_donnabruna.JPG" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-4dK6nf3Jfac/VMmKA3tNqII/AAAAAAAABdU/DxXdXEdr20I/s1600/volti_bionda.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-4dK6nf3Jfac/VMmKA3tNqII/AAAAAAAABdU/DxXdXEdr20I/s320/volti_bionda.JPG" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Pmxg5wqA5Qc/VMmKF_aoOdI/AAAAAAAABeU/b0-wzEq6N1g/s1600/volti_veciomani.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img width="200" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Pmxg5wqA5Qc/VMmKF_aoOdI/AAAAAAAABeU/b0-wzEq6N1g/s320/volti_veciomani.JPG" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-3oYvEqEf20c/VMmKJ8sRNZI/AAAAAAAABfQ/GWLM0vz2c60/s1600/giorgione.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-3oYvEqEf20c/VMmKJ8sRNZI/AAAAAAAABfQ/GWLM0vz2c60/s320/giorgione.JPG" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-pLndJlx1PWA/VMmKMHTTrAI/AAAAAAAABfs/WNKkNdzyztg/s1600/risagiorgiogian.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-pLndJlx1PWA/VMmKMHTTrAI/AAAAAAAABfs/WNKkNdzyztg/s320/risagiorgiogian.JPG" /></a>
</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-88186161283651796302014-11-25T09:44:00.001-08:002014-11-25T09:46:30.403-08:00Lo Chardonnay Lughet di Bertè e Cordini: appunti dalla serata del 3 ottobre 2014<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-YYbtxKXW3Vk/VHSc-_HBYpI/AAAAAAAABYQ/3f0p_241Kuw/s1600/Dsc_2612.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-YYbtxKXW3Vk/VHSc-_HBYpI/AAAAAAAABYQ/3f0p_241Kuw/s320/Dsc_2612.jpg" /></a>
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In una fresca serata di inizio ottobre, riaprono le porte del ristorante Prato Gaio per la prima serata di <b>OltreLaStoria</b> della terza stagione. La pompa è magna, va detto: sembra un Natale anticipato, risplendono le luci, 65 ospiti annunciati, tutto esaurito per il secondo <i>excursus </i>con un vino non tradizionalmente oltrepadano. Dopo il Bricco Sturnèl, cabernet sauvignon (con saldo di barbera) dell’azienda Bellaria, ecco il <b>Lughet</b>, chardonnay in purezza delle <b><a href="http://www.bertecordini.it/" target="_bkank">Cantine Francesco Montagna</a></b>.</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-41Rszj0KKOU/VHSdJqZ6yBI/AAAAAAAABas/BtI16h6YQQg/s1600/Dsc_2769.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0"src="http://2.bp.blogspot.com/-41Rszj0KKOU/VHSdJqZ6yBI/AAAAAAAABas/BtI16h6YQQg/s320/Dsc_2769.jpg" /></a></p>
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Nato per volere di <b>Natale Bertè</b>, grande appassionato di Chablis, nel 1997, il Lughet beneficia a partire dal 2000 di una parziale fermentazione in <i>barrique </i> non nuove – dettaglio tutt’altro che trascurabile – e, da qualche tempo, anche della mano del “nostro” <b>Matteo Bertè</b>, figlio di Natale nonché ideatore delle serate di OltreLaStoria.</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-sKVdLMmisjY/VHSdGSX03kI/AAAAAAAABaE/BFm1zJI-N58/s1600/Dsc_2731.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-sKVdLMmisjY/VHSdGSX03kI/AAAAAAAABaE/BFm1zJI-N58/s320/Dsc_2731.jpg" /></a>
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Verifichiamo dunque come si comporta questo Chardonnay alle prese con l’invecchiamento, con i piatti di <b>Daniela Calvi</b> e con una platea di tutto rispetto, visto l’alto tasso di vignaioli presenti. Vediamo di non dimenticarne nessuno: <b><a href="http://www.aziendagricolabisi.it/" target="_blank">Claudio Bisi</a></b> con la moglie Sandra, già protagonista di una delle nostre serate; <b>Maria Teresa Quaquarini</b> dell'azienda <a href="http://www.quaquarinifrancesco.it/" target="_blank"><b>Francesco Quaquarini</b></a>; <b>Sandro Torti</b> dell'azienda <a href="http://www.pietrotorti.it" target="_blank"><b>Pietro Torti</b></a>; i ragazzi del gruppo <b><a href="http://www.facebook.com/pages/Oltrepò-in-Fermento/789166274468706" target="_blank">Oltrepò in Fermento</a></b>; Enrica Baldin, moglie di Paolo Verdi dell'azienda <a href="http://www.brunoverdi.it/cbv/index.php/it/" target="_blank"><b>Bruno Verdi</b></a>. Aggiungiamoci alcuni graditi <i>aficionados </i>come la docente ONAV <b>Maria Pia Zavatarelli</b>, <b>Filippo Zaffarana</b> dell’AIS di Pavia, l’ubiquo direttore del <a href="http://vinoltrepo.it" target="_blank"><b>Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese</b></a> <b>Emanuele Bottiroli</b> e <b>Danilo Gatti</b> del blog <a href="http://emicranie.wordpress.com/" target="_blank"><b>Emicranie</b></a>.</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-h47jAYF0cEM/VHS01ObyXNI/AAAAAAAABcQ/5FEb8gvPWa8/s1600/Dsc_2797.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-h47jAYF0cEM/VHS01ObyXNI/AAAAAAAABcQ/5FEb8gvPWa8/s320/Dsc_2797.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WLstk9nryCU/VHSc9ZreGZI/AAAAAAAABX4/DGjlli1QCrg/s1600/Dsc_2600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-WLstk9nryCU/VHSc9ZreGZI/AAAAAAAABX4/DGjlli1QCrg/s320/Dsc_2600.jpg" /></a>
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La serata comincia come di consueto con la presentazione di OltreLaStoria da parte di Roger, seguita dagli interventi di <b>Marzia Cordini</b>, nipote di Natale, e Matteo, che ripercorrono le tappe salienti della storia aziendale, iniziata nel 1974 con l'acquisizione delle storiche <b>Cantine Francesco Montagna</b> di Broni da parte delle famiglie Bertè e Cordini.</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-MmitnvNtNoc/VHSy4fGAN3I/AAAAAAAABcI/o38EEoSn910/s1600/Dsc_2702.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-MmitnvNtNoc/VHSy4fGAN3I/AAAAAAAABcI/o38EEoSn910/s320/Dsc_2702.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-6J2Jefx8K2Q/VHSdHNgJPpI/AAAAAAAABaM/VpeE7HoI8h4/s1600/Dsc_2746.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-6J2Jefx8K2Q/VHSdHNgJPpI/AAAAAAAABaM/VpeE7HoI8h4/s320/Dsc_2746.jpg" /></a></p>
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La prima portata, crema di zucca, crostino di pane ai cereali, freguglie di aringa affumicata e riduzione all'aceto balsamico, incontra il <b>Lughet 2011</b>. Giovane eppur minerale, fresco, equilibrato, il vino dà l’idea di essere al tempo stesso compiuto e in attesa di una futura evoluzione. Sembra una contraddizione, eppure l’acidità marcata, la trama fitta, le note di agrumi e di frutta gialla che emergono a mano a mano che si scalda fanno presagire un prospero futuro.</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-0PMNfWpK12Y/VHSdBq8xjaI/AAAAAAAABY4/gqDvl7wOBMI/s1600/Dsc_2662.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://4.bp.blogspot.com/-0PMNfWpK12Y/VHSdBq8xjaI/AAAAAAAABY4/gqDvl7wOBMI/s320/Dsc_2662.jpg" /></a>
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Il <b>Lughet 2009</b> di primo acchito appare più grasso e maturo, anche se col passare dei minuti emerge sempre di più la stretta parentela tra i due nonostante le inevitabili differenze dovute all’annata. La mineralità emerge spiccata, è ampio, ricco, pieno, sapido e sempre caratterizzato da una bella vena acida. Il legno “c’è ma non si vede”, ovvero non se ne avverte la presenza se non indagando a fondo le peculiarità aromatiche – nulla a che fare con certi stucchevoli vaniglioni. Lascio volentieri la conduzione della degustazione – subito dopo aver apprezzato l’eccellente accostamento ai tagliolini con le sarde e gremolata – all’amico <b>Danilo Gatti</b> e al suo accattivante eloquio.</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-e3OooYesep4/VHSdDJEBLqI/AAAAAAAABZQ/DYYthY0md9w/s1600/Dsc_2682.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://1.bp.blogspot.com/-e3OooYesep4/VHSdDJEBLqI/AAAAAAAABZQ/DYYthY0md9w/s320/Dsc_2682.jpg" /></a>
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Intanto la squadra di servizio versa nei calici il <b>Lughet 2008</b>: parente stretto del 2009, evoluto, maturo e minerale anch’esso, con in più sentori di idrocarburo, note balsamiche e uno stimolante accenno fumé. Costante la pienezza della bocca e la grinta del nerbo acido, si tratta di un vino variegato, ricco di sfumature e sfaccettature, che ben si sposa con un piatto altrettanto ricco di sfumature qual è il baccala “accomodato”, fritto leggermente e poi passato al forno, contornato di sapori mediterranei e continentali come pomodoro, cipolla, capperi e olive.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KRTVJbMgo7Y/VHSdIaR4BdI/AAAAAAAABaY/PQld62p-f2Q/s1600/Dsc_2753.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://3.bp.blogspot.com/-KRTVJbMgo7Y/VHSdIaR4BdI/AAAAAAAABaY/PQld62p-f2Q/s320/Dsc_2753.jpg" /></a>
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Insomma: fin qui tutto bene. Ora si arriva alla parte più azzardata della serata. Mentre Giorgio Liberti presenta i tre formaggi erborinati di vacca, capra e bufala, viene servito lo <b>Chardonnay 2002</b> (ancora privo all'epoca del nome del <i>cru</i> <b>Lughet</b>). Un vino difficile, e il simbolo di uno netta differenza di vedute fra generazioni: il padre Natale (che lo ha fatto) ormai lo considera a fine carriera, mentre il figlio Matteo ne è entusiasta.</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-8QlIL8AWUUE/VHSdGjKXZbI/AAAAAAAABaA/y360hWov7H4/s1600/Dsc_2744.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-8QlIL8AWUUE/VHSdGjKXZbI/AAAAAAAABaA/y360hWov7H4/s320/Dsc_2744.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-vliGwhdXgjg/VHSdCsP1HqI/AAAAAAAABZI/L2JFrce1PKE/s1600/Dsc_2672.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-vliGwhdXgjg/VHSdCsP1HqI/AAAAAAAABZI/L2JFrce1PKE/s320/Dsc_2672.jpg" /></a>
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In effetti, un bianco così evoluto e giocato sulla tendenza ossidativa non può mettere tutti d’accordo: però la sua evoluzione è per certi versi sorprendente, così come sorprendenti sono la sua vitalità e la sua freschezza. Appena lo accosta al naso, <b>Danilo Gatti</b>, seduto accanto a me, mormora “fantastico” e pretende di condurre la degustazione anche di quest’annata – come dargli torto. È un piacere per me e per gli astanti sentirlo sciorinare tutte le emozioni - dall'iniziale biscotto di malto al miele alla frutta candita - che questo vino, ancora grasso e integro, ha saputo regalarci.</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-CAVkCDZf680/VHSdIn6DBZI/AAAAAAAABac/3DMprU1w9AQ/s1600/Dsc_2759.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-CAVkCDZf680/VHSdIn6DBZI/AAAAAAAABac/3DMprU1w9AQ/s320/Dsc_2759.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-kmbgtbYf9AE/VHStnt9BsdI/AAAAAAAABb8/cAEVw-INSdU/s1600/Dsc_2778.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-kmbgtbYf9AE/VHStnt9BsdI/AAAAAAAABb8/cAEVw-INSdU/s320/Dsc_2778.jpg" /></a>
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E dopo il <b><a href="http://www.bertecordini.it/sito/it/11/28/cru-storici/mufi.html" target="_blank">Mufì</a></b> (vino passito da uve bianche) ad accompagnare la bavarese al latte di mandorle, marroni glassati e crema di castagne, c’è ancora tempo per la contagiosa simpatia di <b>Natale Bertè</b> e per una puntuale (e colta) chiosa di <b>Filippo Zaffarana</b>, grande appassionato di vini di Borgogna, che ci ricorda che il nome dello chardonnay non deriva dall'omonimo paese del Mâconnais, ma dall'ebraico <i>shahar adonay</i> ("la porta di Dio"). I primi Crociati, infatti, al loro ritorno dal Medio Oriente portarono con sé in Francia un vitigno che cresceva sulle colline attorno a Gerusalemme, le cui porte conducevano appunto tutte al Tempio di Dio. E così, sazi anche di cultura, salutiamo con grande soddisfazione anche la quattordicesima serata di <b>OltreLaStoria</b></p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-pK2Y348JUWo/VHSdFwhRQXI/AAAAAAAABZ8/lJAAloguR6M/s1600/Dsc_2723.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-pK2Y348JUWo/VHSdFwhRQXI/AAAAAAAABZ8/lJAAloguR6M/s320/Dsc_2723.jpg" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rjs8adEr-o0/VHSdH6DCxKI/AAAAAAAABbU/uQFpWsnADfk/s1600/Dsc_2749.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-rjs8adEr-o0/VHSdH6DCxKI/AAAAAAAABbU/uQFpWsnADfk/s320/Dsc_2749.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cNsC05JlqzI/VHSc_qhseTI/AAAAAAAABYg/Gvrdd0ANKjk/s1600/Dsc_2631.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-cNsC05JlqzI/VHSc_qhseTI/AAAAAAAABYg/Gvrdd0ANKjk/s320/Dsc_2631.jpg" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-A6eP7ZjICBk/VHSdFhFZmoI/AAAAAAAABZ0/R8XU88fNMPg/s1600/Dsc_2709.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-A6eP7ZjICBk/VHSdFhFZmoI/AAAAAAAABZ0/R8XU88fNMPg/s320/Dsc_2709.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cyLKWv1k1c0/VHSdCIlG6jI/AAAAAAAABZE/8ZIRplHaSz4/s1600/Dsc_2668.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-cyLKWv1k1c0/VHSdCIlG6jI/AAAAAAAABZE/8ZIRplHaSz4/s320/Dsc_2668.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-4VKQRLi_BWI/VHSdJbCda6I/AAAAAAAABak/SAo2_NKBuas/s1600/Dsc_2760.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="318" src="http://1.bp.blogspot.com/-4VKQRLi_BWI/VHSdJbCda6I/AAAAAAAABak/SAo2_NKBuas/s320/Dsc_2760.jpg" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-oKeSC7KPRio/VHSdAAn_pzI/AAAAAAAABYk/dIFu_oWL8SA/s1600/Dsc_2641.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-oKeSC7KPRio/VHSdAAn_pzI/AAAAAAAABYk/dIFu_oWL8SA/s320/Dsc_2641.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-kM2LdSnecl8/VHSdEsWueYI/AAAAAAAABZk/vKd9EYcIdyY/s1600/Dsc_2599.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-kM2LdSnecl8/VHSdEsWueYI/AAAAAAAABZk/vKd9EYcIdyY/s320/Dsc_2599.jpg" /></a>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-vtdc4VwiPZ0/VHSdD6hbWLI/AAAAAAAABZc/Nn8h-9Zsoek/s1600/Dsc_2690.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-vtdc4VwiPZ0/VHSdD6hbWLI/AAAAAAAABZc/Nn8h-9Zsoek/s320/Dsc_2690.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-7363z22ZYBo/VHSdBIhRODI/AAAAAAAABY0/tTQmMriSF9w/s1600/Dsc_2655.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-7363z22ZYBo/VHSdBIhRODI/AAAAAAAABY0/tTQmMriSF9w/s320/Dsc_2655.jpg" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-xtB4n8o7xsk/VHSc_PYYzMI/AAAAAAAABYY/9OF4KAjB6l8/s1600/Dsc_2619.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-xtB4n8o7xsk/VHSc_PYYzMI/AAAAAAAABYY/9OF4KAjB6l8/s320/Dsc_2619.jpg" /></a></p>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-JpxfKja8YBk/VHSdHW0517I/AAAAAAAABaQ/MMB6gZnWzP4/s1600/Dsc_2748.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-JpxfKja8YBk/VHSdHW0517I/AAAAAAAABaQ/MMB6gZnWzP4/s320/Dsc_2748.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-WHqj92bFjb4/VHSdFL57S9I/AAAAAAAABZ4/f5BumpIjkK8/s1600/Dsc_2704.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-WHqj92bFjb4/VHSdFL57S9I/AAAAAAAABZ4/f5BumpIjkK8/s320/Dsc_2704.jpg" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-yRQsv1_H9CA/VHSc8lHxy9I/AAAAAAAABXs/GzIcdMJOGXI/s1600/Dsc_2596.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-yRQsv1_H9CA/VHSc8lHxy9I/AAAAAAAABXs/GzIcdMJOGXI/s320/Dsc_2596.jpg" /></a>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-_775s1HQEl4/VHSc7Yl0RBI/AAAAAAAABXg/hY48WrddRzo/s1600/Dsc_2553.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-_775s1HQEl4/VHSc7Yl0RBI/AAAAAAAABXg/hY48WrddRzo/s320/Dsc_2553.jpg" /></a>
</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-58289925874397567942014-11-03T19:29:00.001-08:002014-11-09T05:25:55.974-08:0014 novembre 2014: la Bonarda Fatila dell'azienda Vercesi del Castellazzo di Montù Beccaria<p align="justify">
Dopo due serate dedicate ai vitigni internazionali, <b>OltreLaStoria</b> riporta la sua attenzione sui vitigni autoctoni dell’Oltrepò Pavese. La nostra serata di novembre vedrà infatti protagonista la <b>Croatina</b> e un’etichetta che ha contraddistinto in positivo gli ultimi 50 anni di storia del vino oltrepadano.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Q0Is1mGsxbI/VFg6RcYazrI/AAAAAAAABWQ/SO9YmVaOnZE/s1600/fatilapop.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Q0Is1mGsxbI/VFg6RcYazrI/AAAAAAAABWQ/SO9YmVaOnZE/s320/fatilapop.png" /></a>
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Risale al 1961, infatti, la prima annata della <b><a href="http://www.vercesidelcastellazzo.com/IT/fatila.html">Bonarda Fatila</a></b> dell’azienda <b><a href="http://www.vercesidelcastellazzo.com/IT/index.html">Vercesi del Castellazzo</a></b> di <b>Montù Beccaria</b>. Il Fatila, che prende il nome dalla parte superiore della collina Pezzalunga, è sempre stato prodotto con uva Croatina in purezza e fin dall'inizio venne interpretato dal fondatore <b>Franco Vercesi</b> come vino fermo con passaggio in legno destinato a un lungo invecchiamento, sull’esempio di altre celebri Bonarde ferme dell’epoca (come quella di <a href="http://ilvinorosso.blogspot.it/2009/11/bonarda-oltrepo-pavese-tronconi.html"><b>Edmondo Tronconi</b></a> di Rovescala). Se la Bonarda vivace è probabilmente oggi il più diffuso e conosciuto vino dell’Oltrepò, storie enoiche come quella del <b>Fatila </b>ci ricordano non solo che esiste una tradizione di Bonarde ferme affinate in legno, ma anche che questi vini, lasciati pazientemente invecchiare per molti anni, possono riservare grandi soddisfazioni.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GYMZdOZmzHI/VFhKuuKz6aI/AAAAAAAABXQ/2PrKlUjkLnI/s1600/306-Vercesi-Storia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://1.bp.blogspot.com/-GYMZdOZmzHI/VFhKuuKz6aI/AAAAAAAABXQ/2PrKlUjkLnI/s320/306-Vercesi-Storia.png" /></a>
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Oggi, i custodi di questa tradizione sono i figli di Franco, <b>Gian Maria </b>e <b>Marco Vercesi</b>, che, con la consulenza dell’enologo <b>Aldo Venco</b>, guidano dagli anni Ottanta l’azienda montuese e che hanno imboccato da alcuni anni con serietà la strada della viticoltura sostenibile, scelta suggellata dall’ingresso nell’associazione <b><a href="http://www.vinnatur.org/">VinNatur</a></b>.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-RMVWfziEz50/VFg_WsYfxeI/AAAAAAAABW4/EClaeBE_NI8/s1600/WP_20140930_001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://3.bp.blogspot.com/-RMVWfziEz50/VFg_WsYfxeI/AAAAAAAABW4/EClaeBE_NI8/s320/WP_20140930_001.jpg" /></a>
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Nella degustazione di preparazione alla serata che grazie alla cortesia di Gian Maria Vercesi ha incluso otto annate (1996, 1997, 1999, 2000, 2003, 2005, 2007 e 2009) il <b>Fatila </b>ha agevolmente superato la prova del tempo: abbiamo pertanto ritenuto di non includere nella lista finale le pur buone annate recenti, ma di privilegiare le bottiglie che ci hanno offerto un <b>Fatila </b>nel pieno della sua maturità espressiva. Su suggerimento di <b>Francesco Beghi</b>, inoltre, abbiamo deciso che la verticale sarà “alla francese” (dal vino più vecchio a quello più giovane), vista la notevole potenza delle annate 2003 e 2000.</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-wegLslfoWi8/VFg_Wv_fudI/AAAAAAAABW8/azIYSXNzfkc/s1600/WP_20141028_004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://3.bp.blogspot.com/-wegLslfoWi8/VFg_Wv_fudI/AAAAAAAABW8/azIYSXNzfkc/s320/WP_20141028_004.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
In attesa della serata, ecco i consueti consigli di lettura: dall’elogio convinto di <b>Tommaso Farina</b> sul suo <a href="http://www.tommasofarina.com/2008/05/fatila-1998-o-della-sorpresa-della-bonarda-invecchiata/"><b>sito</b></a>, alla recensione di <b>Augusto Gentilli</b> sul <a href="http://www.ghiottonepavese.com/?p=1656"><b>Ghiottone Pavese</b></a>, alle note di <b>Marco De Tomasi</b> su <a href="http://vitisblog.wordpress.com/2012/12/24/oltrepo-pavese-bonarda-fatila-2007-vercesi-del-castellazzo/"><b>Vitis Blog - Libere cronache di degustazione</b></a> fino alla celebrazione di <a href="http://www.sorgentedelvino.it/fatila-2005-la-regina-delloltrepo-vercesi-del-castellazzo/"><b>Sorgente del Vino</b></a>, che incorona la <b>Bonarda Fatila</b> "regina dell'Oltrepò".
<br><br>
Ecco infine il menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi.
<br><br>
<b>Venerdì 14 novembre 2014 - Ore 20.30<br>
La Bonarda Fatila di Vercesi del Castellazzo:<br>
verticale di 4 annate </b>
<br><br>
Zuppa di ceci con costine di maiale<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Fatila 1996 </i>
<br><br>
Risotto con salmì di lepre<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Fatila 1999</i>
<br><br>
Anatra arrosto con ripieno tipico della Valle Versa<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Fatila 2000 </i>
<br><br>
Pernice di manzo stufata al vino rosso<br>
con polenta di farina gialla macinata a pietra<br>
del Mulino Bruciamonti<br>
<i>Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC Fatila 2003 </i>
<br><br>
Zuppetta tiepida di cachi<br>
con gelato alla cannella e infusione al cioccolato fondente
<br><br>
La serata è proposta al prezzo di euro 50 (tutto compreso).<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni vi preghiamo di telefonare al ristorante <a href="http://www.ristorantepratogaio.it"><b>Prato Gaio</b></a> (0385.99726).</p>
<b>OltreLaStoria</b> è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-39557693650235322072014-09-12T05:38:00.000-07:002014-09-28T06:12:50.085-07:0003 ottobre 2014: lo Chardonnay Lughet di Bertè e Cordini di Broni<p align="justify">
Il primo appuntamento della stagione 2014/2015 di <b>OltreLaStoria</b> riprenderà il tema dei vitigni internazionali in Oltrepò Pavese. Dopo il Cabernet Sauvignon, sarà la volta dello <b>Chardonnay</b>: utilizzato in terra oltrepadana soprattutto come base spumante e per la produzione di vini frizzanti, viene talvolta vinificato come vino fermo in acciaio o con passaggio in legno, dando luogo in alcuni casi a bottiglie di sicuro interesse.</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-1IMP-NEQZjo/VBHGqDf5JdI/AAAAAAAABVY/Cg-bWUFjHsw/s1600/logo.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-1IMP-NEQZjo/VBHGqDf5JdI/AAAAAAAABVY/Cg-bWUFjHsw/s320/logo.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Una di queste è lo <b><a href="http://www.bertecordini.it/sito/it/11/25/cru-storici/lughet.html" target="_blank">Chardonnay Lughet</a></b>, che esce con il marchio <b>Bertè e Cordini</b>, identificativo della linea dedicata ai <i>cru </i>storici delle <a href="http://www.bertecordini.it/sito/it/2/3/azienda/azienda.html" target="_blank"><b>Cantine Francesco Montagna</b></a> di Broni. L'azienda, fondata nel 1895 da Francesco Montagna, viene rilevata nel 1974 dalle famiglie Berté e Cordini e rimodernata sotto lo guida di <b>Natale e Mariella Berté</b>, e <b>Antonio Cordini</b>. Nuovi entusiasmi, competenze tecniche aggiornate e una moderna visione di mercato arrivano man mano con l'inserimento in azienda della seconda generazione, con <b>Marzia e Luca Cordini</b>, e il "nostro" <b>Matteo Bertè</b>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-xP6S-jHrjmc/VBHGJXMIWJI/AAAAAAAABVQ/KxuYJtTKoZU/s1600/lughet.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-xP6S-jHrjmc/VBHGJXMIWJI/AAAAAAAABVQ/KxuYJtTKoZU/s320/lughet.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Il <b>Lughet </b>nasce dalla passione di <b>Natale Bertè</b> per i grandi Chablis di Borgogna (e dal gusto per le sfide difficili). Siamo nei primi anni Novanta: fra i vigneti di proprietà, il <i>cru </i>più adatto alla coltivazione dello Chardonnay è posto sulle colline di Montù Beccaria a circa 250 metri di altitudine. Nel 1994 si procede al reimpianto e nel 1997 esce la prima annata di <b>Chardonnay Bertè e Cordini</b> (inizialmente in etichetta non compare il <i>cru</i>), vinificata solo in acciaio. A partire dal 2000 il <b>Lughet </b>adotta lo stile attuale, che prevede una parziale vinificazione e affinamento in <i>barrique</i>, e nel 2008, con la riorganizzazione della linea <b>Bertè e Cordini</b>, le bottiglie riportano finalmente in etichetta il nome del vigneto.
</p>
<p align="center"
><a href="http://1.bp.blogspot.com/-V-ZTwwvjBz4/VBLfDgWOcaI/AAAAAAAABVw/ftas3xnwKj8/s1600/lughet2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" alt="Foto tratta dal sito Italvinus" title="Foto tratta dal sito Italvinus" src="http://1.bp.blogspot.com/-V-ZTwwvjBz4/VBLfDgWOcaI/AAAAAAAABVw/ftas3xnwKj8/s320/lughet2.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
La degustazione di sette annate di <b>Lughet </b>condotta in azienda dal team di <b>OltreLaStoria</b> in compagnia di Natale e Matteo Bertè, ha confermato che il tempo fa solo bene a questo Chardonnay oltrepadano. Per questo abbiamo scelto di non includere nella verticale di <b>OltreLaStoria</b> l'annata in commercio (2012), preferendo iniziare con il più maturo 2011. La chiusura toccherà all'annata 2002, con molti rimpianti per l'eccellente annata 2001, della quale purtroppo resta in azienda un numero esiguo di bottiglie. In attesa della serata, potete leggere alcune meritate buone recensioni del <b>Lughet</b>, partendo dai complimenti <i>en passant</i> di <b>Franco Ziliani</b> in un <a href="http://www.lemillebolleblog.it/2013/06/17/oltrepo-pavese-pinot-nero-cuvee-della-casa-cantine-montagna/
" target="_blank"><b>articolo</b></a> sui Metodo Classico di casa Bertè e Cordini, a quelli dei blogger <b>Gabriele Raineri</b> su <a href="http://emozionialcoliche.blogspot.it/2013/08/lughet-2009-cantine-francesco-montagna.html" target="_blank"><b>Emozioni Alcoliche</b></a> e <b>Federico Malgarini</b> su <a href="http://www.theoldnow.it/cantine-francesco-montagna.html" target="_blank"><b>The Old Now</b></a>.
<br><br>
Ecco infine il menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi.
<br><br>
<b>Venerdì 3 ottobre 2014 - Ore 20.30<br>
Lo Chardonnay Lughet di Bertè e Cordini:<br>
verticale di 4 annate</b>
<br><br>
Crema di zucca, crostino di pane ai cereali,<br>
freguglie di aringa affumicata e riduzione all'aceto balsamico<br>
<i>Chardonnay Oltrepò Pavese DOC Lughet 2011</i>
<br><br>
Tagliolini di pasta fresca con sarde e pane profumato al limone<br>
<i>Chardonnay Oltrepò Pavese DOC Lughet 2009</i>
<br><br>
Baccalà "accomodato"<br>
<i>Chardonnay Oltrepò Pavese DOC Lughet 2008</i>
<br><br>Degustazione di tre formaggi erborinati<br>
<i>Chardonnay Oltrepò Pavese DOC Lughet 2002</i>
<br><br>
Bavarese al latte di mandorle, marroni glassati e crema di castagne<br>
<i>Mufì (passito da uve bianche)</i>
<br><br>
La serata è proposta al prezzo di euro 50 (tutto compreso).<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni vi preghiamo di telefonare al ristorante <a href="http://ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Prato Gaio</b></a> (0385.99726).<br><br>
<b>OltreLaStoria</b> è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>
<p align="right">La foto della bottiglia di Lughet è tratta dal sito <a href="http://www.italvinus.it/" target="_blank"><b>Italvinus</b></a>.</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-43810333078722746622014-09-08T05:48:00.002-07:002014-09-28T06:33:50.584-07:00Il Giorgi 1870 dei Fratelli Giorgi: appunti dalla serata dell'11 luglio 2014<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Nkp86W00x9g/VA2CFRF20RI/AAAAAAAABRA/84pl2oiUSGA/s1600/fabian_est_bicc.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Nkp86W00x9g/VA2CFRF20RI/AAAAAAAABRA/84pl2oiUSGA/s320/fabian_est_bicc.png" /></a>
</p>
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Solo alla fine, quando s’è visto che era andato tutto bene, abbiamo confessato a <b>Fabiano Giorgi</b> che la serata dedicata al <b>Giorgi 1870</b> era la tredicesima di OltreLaStoria: altrimenti, superstizioso (per sua ammissione) com'è, avrebbe portato con sé mezzo chilo di cornetti napoletani e inscenato chissà quali riti propiziatori.
Scherzi a parte: ultima serata di OltreLaStoria della stagione 2013/2014, in degustazione il <b><a href="http://giorgi-wines.it/vini-spumanti/giorgi-1870/" target="_blank">Giorgi 1870 Brut Millesimato</a></b> dell'azienda <a href="http://giorgi-wines.it/" target="_blank"><b>Fratelli Giorgi</b></a> di Canneto Pavese (PV), 100% pinot nero, almeno 36 mesi sui lieviti, in produzione dal millesimo 1999 e onusto di premi e medaglie.
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-D5rOtz3TdKI/VA2kuioRihI/AAAAAAAABUY/nTbfirO8DyM/s1600/Dsc_9251.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-D5rOtz3TdKI/VA2kuioRihI/AAAAAAAABUY/nTbfirO8DyM/s320/Dsc_9251.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-uYwFrtB0Q5M/VA2kvEFNrrI/AAAAAAAABUo/NJHiug6ge_A/s1600/Dsc_9252.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-uYwFrtB0Q5M/VA2kvEFNrrI/AAAAAAAABUo/NJHiug6ge_A/s320/Dsc_9252.jpg" /></a></p>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-DsZyH1cnZS8/VA2kvF7y2CI/AAAAAAAABUc/L8sLm2qmitE/s1600/Dsc_9253.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-DsZyH1cnZS8/VA2kvF7y2CI/AAAAAAAABUc/L8sLm2qmitE/s320/Dsc_9253.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-O4SE3eSrmfs/VA2kwe4UodI/AAAAAAAABUs/y7BeZ3qXcR8/s1600/Dsc_9256.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-O4SE3eSrmfs/VA2kwe4UodI/AAAAAAAABUs/y7BeZ3qXcR8/s320/Dsc_9256.jpg" /></a>
</p>
<p align="justify">
Si parte con l'aperitivo in terrazza e il nostro <b>Matteo Berté</b> stappa <i>à la volée</i> con l'apposito attrezzo le magnum del non ancora nato millesimo 2011. Mentre i calici si riempiono, arrivano man mano gli ospiti, tra i quali la giornalista <b>Maria Luisa Basile</b>, creatrice del sito <a href="http://www.roma-gourmet.net/sito/" target="_blank"><b>Roma Gourmet</b></a> e del progetto <a href="http://assaggiditeatro10.blogspot.it/" target="_blank"><b>Assaggi di Teatro</b></a>, gli amici <b>Gabriele Scalici</b> e <b>Francesco Cannizzaro</b> dell'attivissimo blog <a href="http://appuntididegustazione.blogspot.it/" target="_blank"><b>Appunti di Degustazione</b></a>, la docente ONAV <b>Maria Pia Zavatarelli</b>, alcuni produttori oltrepadani come <b><a href="http://www.pietrotorti.it" target="_blank">Sandro Torti</a></b>, <b>Raimondo Lombardi</b> e <b>Antonella Tacci</b> dell'azienda <a href="http://www.martilde.it/html/" target="_blank"><b>Martilde</b></a> e <b><a href="http://www.vinitosi.com/" target="_blank">Giuseppe Tosi</a></b> ed infine <b>Emanuele Bottiroli</b>, direttore del <a href="http://www.vinoltrepo.it" target="_blank"><b>Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese</b></a>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JUAJb-XrLCw/VA2C6V1p_4I/AAAAAAAABSs/ImjIyUu_pug/s1600/rogerliviabeghi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-JUAJb-XrLCw/VA2C6V1p_4I/AAAAAAAABSs/ImjIyUu_pug/s320/rogerliviabeghi.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Ma ci ha fatto davvero piacere ospitare <b>Livia Riva</b> che, nonostante il suo amore per lo Champagne (che berrebbe anche a colazione e merenda, come scrive sul suo <a href="http://www.ladameduvin.com" target="_blank"><b>sito</b></a>), non ha mostrato alcuno snobismo nei confronti di un <i>blanc de noirs</i> 'soltanto' oltrepadano, accettando con curiosità il nostro invito.<br> <i>Merci, madame</i>.
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-CLqbZTG50PQ/VA2OOXv_tHI/AAAAAAAABTs/p7fRnjjZVrM/s1600/fabiano_mic.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" height="272" src="http://3.bp.blogspot.com/-CLqbZTG50PQ/VA2OOXv_tHI/AAAAAAAABTs/p7fRnjjZVrM/s320/fabiano_mic.png" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-fQ0vQOku2Sg/VA2OOd93TmI/AAAAAAAABTo/xNZeXfsVLUI/s1600/bossa2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-fQ0vQOku2Sg/VA2OOd93TmI/AAAAAAAABTo/xNZeXfsVLUI/s320/bossa2.png" /></a>
</p>
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In apertura di serata, <b>Fabiano Giorgi</b> racconta le fasi salienti della storia dell'azienda, ricordandone il notevole sviluppo a partire dagli anni Settanta e il carattere tuttora familiare, con papà Antonio, la moglie Ileana e la sorella Eleonora a ricoprire ruoli chiave. Da parte nostra, non possiamo non apprezzare gli sforzi che questa azienda, da sempre a suo agio nell'abbinare uno standard qualitativo più che dignitoso a grandi numeri produttivi, ha intrapreso da alcuni anni per offrire anche vini di indubbia alta qualità e grande interesse, come il 1870, ormai divenuto uno dei portabandiera del territorio. Lungimiranza, investimenti, un consulente di vaglia come <b>Alberto Musatti</b> – parrebbero banalità ma non lo sono.
</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Aa4DOjWYQJ0/VA2B4payCLI/AAAAAAAABQc/NaluWz4_jEM/s1600/coscia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-Aa4DOjWYQJ0/VA2B4payCLI/AAAAAAAABQc/NaluWz4_jEM/s320/coscia.png" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-tMgmqmdWSOA/VA2BQKr7i7I/AAAAAAAABPE/QjxgstKxzrc/s1600/beghi_deg.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" height="302" src="http://3.bp.blogspot.com/-tMgmqmdWSOA/VA2BQKr7i7I/AAAAAAAABPE/QjxgstKxzrc/s320/beghi_deg.png" /></a>
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L’inizio della serata è di quelli da far lacrimare di gioia ogni appassionato <i>gourmet </i>degno di tal qualifica: <b>Giorgio Liberti</b> infatti sospinge per tutta la sala il trionfante carrello che reca la coscia di maiale cotta nel suo stampo. Massaggiata con cura per una settimana, questa coscia è stata lasciata cuocere tutto il giorno per essere prima mostrata nello stampo e poi tagliata al coltello e servita ancora tiepida con una purea di mele renette.</p>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/--bXn7gcxN0U/VA2BthAm7eI/AAAAAAAABP8/thOvbXt6_JY/s1600/bossa_bolle.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/--bXn7gcxN0U/VA2BthAm7eI/AAAAAAAABP8/thOvbXt6_JY/s320/bossa_bolle.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Che dire? Il <b>Giorgi 1870 2009</b> (sboccatura marzo 2014), esuberante di nerbo, grintoso, profumato di anice stellato, ha ancora bisogno di bottiglia per trovare equilibrio, ma il connubio emoziona eccome.
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-tv4Jxm0wd1Y/VA2Ccn5byKI/AAAAAAAABR0/l7IpshoCFpU/s1600/livia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-tv4Jxm0wd1Y/VA2Ccn5byKI/AAAAAAAABR0/l7IpshoCFpU/s320/livia.png" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-X6pMZ5jbNzk/VA2Bh9UwEYI/AAAAAAAABP0/QWTsVnOaMyM/s1600/bossa.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-X6pMZ5jbNzk/VA2Bh9UwEYI/AAAAAAAABP0/QWTsVnOaMyM/s320/bossa.png" /></a>
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<p align="justify">
Arrivano i <i>farsulè </i>di melanzane viola al profumo di maggiorana – un classico del ristorante. Lasciamo con piacere l'onere della degustazione del <b>Giorgi 1870 2008</b> (sboccatura aprile 2014) a <b>Livia Riva</b>. Concordiamo in pieno con la <i>dame du vin</i>: questo 1870 l’equilibrio ce l’ha. È maturo, elegante, fine, cremoso, minerale, con la frutta bianca ritorna la nota di anice che lo caratterizza, e ha uno slancio in profondità da far invidia a Federica Pellegrini.
</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-xsKm_sTzy-4/VA2C7d9Sz7I/AAAAAAAABSw/VrjXUrVNr54/s1600/sala.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-xsKm_sTzy-4/VA2C7d9Sz7I/AAAAAAAABSw/VrjXUrVNr54/s320/sala.png" /></a>
</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Z37szOjxgP8/VA2CgTB8ZWI/AAAAAAAABR8/VbSVSC7gFE4/s1600/gnocchi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Z37szOjxgP8/VA2CgTB8ZWI/AAAAAAAABR8/VbSVSC7gFE4/s320/gnocchi.png" /></a>
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<p align="justify">
Bene, molto bene. Fabiano, circondato dalle sue donne – la sorella Eleonora, la moglie Ileana, la figlia Ginevra – si comincia a rilassare, la sala piena è contenta, la serata sta procedendo per il meglio. Lo staff serve gli gnocchi di patate con baccalà, pomodoro, cipollotto e olio extravergine. Un piatto talmente ben riuscito da essere apprezzato anche da chi non ama particolarmente il baccalà.</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ieNhcK2GQfA/VA2BTqicPSI/AAAAAAAABPM/IW_RuAqnGKU/s1600/bollcine3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ieNhcK2GQfA/VA2BTqicPSI/AAAAAAAABPM/IW_RuAqnGKU/s320/bollcine3.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Il <b>Giorgi 1870 2007</b> (sboccatura 2012), lo accompagna alla perfezione con la sua mineralità elegante, l’acidità viva, le note floreali e agrumate, la salda integrità e la bolla fine.
</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-wlSOhGIKkdM/VA2CFRIEriI/AAAAAAAABQ8/lD3_u5syVjc/s1600/fabiano_bossa.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-wlSOhGIKkdM/VA2CFRIEriI/AAAAAAAABQ8/lD3_u5syVjc/s320/fabiano_bossa.png" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-bSpSMl5mc_Y/VA2BYtcP7JI/AAAAAAAABPc/pymIF2F0MdM/s1600/bollicine1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" height="305" src="http://2.bp.blogspot.com/-bSpSMl5mc_Y/VA2BYtcP7JI/AAAAAAAABPc/pymIF2F0MdM/s320/bollicine1.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Quanto alla carne… se c’è ancora qualcuno convinto che il <b>Metodo Classico</b> vada bene solo per le feste, o come aperitivo, o al massimo per il pesce, allora è inutile cercare di fargli cambiare idea: vuol dire che è senza speranza. La faraona disossata ripiena non è certo un secondo piatto di disimpegno, saporita com’è: e il <b>Giorgi 1870 2005</b> (sboccatura 2010), potente, anima vera da <b>Pinot Nero</b>, del tutto privo di note ossidative, minerale e sapido, perfetta interpretazione del <i>terroir</i>, ne rappresenta un compagno ideale.
</p>
<p align="center">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-EMrtAmRzHck/VA2ByLTH-RI/AAAAAAAABQM/AOLvhRIZ-CQ/s1600/bosse.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-EMrtAmRzHck/VA2ByLTH-RI/AAAAAAAABQM/AOLvhRIZ-CQ/s320/bosse.png" /></a>
</p>
<p align="justify">
Terminata la verticale, il finale dolce è una pesca fresca cotta al forno servita nel suo guazzetto con gelato all’amaretto. Finita anche questa estate-non estate, OltreLaStoria dà appuntamento alla prossima serata a inizio ottobre.
</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-OF4r8im3Uxo/VA2DFAATxyI/AAAAAAAABS8/S30BN9flLfs/s1600/teo.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-OF4r8im3Uxo/VA2DFAATxyI/AAAAAAAABS8/S30BN9flLfs/s320/teo.png" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-2_oRF0asBow/VA2DFxjJwkI/AAAAAAAABTE/szQjru4ACj0/s1600/zavatabotty.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-2_oRF0asBow/VA2DFxjJwkI/AAAAAAAABTE/szQjru4ACj0/s320/zavatabotty.png" /></a>
</p>
<p align="center">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-qu4hNsU5dWw/VA2amKZJjiI/AAAAAAAABUA/VaSHgOU9MCA/s1600/botty_fabiano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-qu4hNsU5dWw/VA2amKZJjiI/AAAAAAAABUA/VaSHgOU9MCA/s320/botty_fabiano.JPG" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-p8g6xnSE7JI/VA2amWBhGeI/AAAAAAAABUE/jixhnBNqj-s/s1600/livia_beghi.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-p8g6xnSE7JI/VA2amWBhGeI/AAAAAAAABUE/jixhnBNqj-s/s320/livia_beghi.JPG" /></a></p>
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</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-5293415814049296102014-08-11T02:49:00.000-07:002014-09-10T03:45:46.502-07:00Il Bricco Sturnèl di Bellaria: appunti dalla serata del 09 maggio 2014<p align="center"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-5b9kz7-bi10/U6rRTTVg_2I/AAAAAAAABKE/UBnT7DnFFSs/s1600/Dsc_2848.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="350" src="http://4.bp.blogspot.com/-5b9kz7-bi10/U6rRTTVg_2I/AAAAAAAABKE/UBnT7DnFFSs/s320/Dsc_2848.jpg" /></a></p>
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C’è sempre una prima volta… e così al dodicesimo appuntamento di <b>OltreLaStoria </b>il protagonista è un vitigno non tradizionale del territorio oltrepadano, ma fra i più nobili e più diffusi al mondo: il cabernet sauvignon. Dopo gli onori di casa officiati da Giorgio Liberti, <b>Paolo Massone</b>, titolare dell'azienda <a href="http://www.vinibellaria.it" target="_blank"><b>Bellaria</b></a>, ci racconta con passione la storia del <b>Bricco Sturnèl</b>, prodotto appunto con uve cabernet sauvignon integrate da un saldo di classica barbera casteggiana (cresciuto negli ultimi anni dal 20% a circa il 40%).
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-s52rANgyrmk/U6rRY6X3WFI/AAAAAAAABKw/vu2Poo94w2E/s1600/Dsc_2869.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-s52rANgyrmk/U6rRY6X3WFI/AAAAAAAABKw/vu2Poo94w2E/s320/Dsc_2869.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-HatO4ymXXNQ/U6rRalVa7_I/AAAAAAAABLE/-SwxKP6GbzY/s1600/Dsc_2873.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-HatO4ymXXNQ/U6rRalVa7_I/AAAAAAAABLE/-SwxKP6GbzY/s320/Dsc_2873.jpg" /></a>
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Siamo nel 1985 e il giovane Paolo, ultimo erede di generazioni di viticoltori insediati a Mairano di Casteggio fin dal 1600, guarda con ammirazione e interesse alle vicende della zona di Bolgheri, sulla costa toscana. In quegli anni il Sassicaia del marchese Mario Incisa della Rocchetta è già un vino di grande fama, e altre aziende hanno iniziato un'avventura che porterà etichette destinate al successo internazionale come il Grattamacco Rosso o l'Ornellaia. Ciò che affascina Paolo nei vini di Bolgheri è l’idea di base: impiantare in una zona legata a vitigni autoctoni, sangiovese <i>in primis</i>, varietà internazionali e riuscire a produrre vini di assoluta eccellenza. La sfida che ha in mente è di realizzare qualcosa di analogo in <b>Oltrepò Pavese</b>: un grande vino da <b>cabernet sauvignon</b> che contribuisca alla valorizzazione del territorio.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-qy75zzhQhXI/U-LiSdoJ-MI/AAAAAAAABOc/UwlEAGXqIyo/s1600/decardenas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-qy75zzhQhXI/U-LiSdoJ-MI/AAAAAAAABOc/UwlEAGXqIyo/s320/decardenas.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-RuKRRyWuegE/U-Lhqf1uvBI/AAAAAAAABOU/PLUXnjeoiBs/s1600/scaglione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-RuKRRyWuegE/U-Lhqf1uvBI/AAAAAAAABOU/PLUXnjeoiBs/s320/scaglione.png" /></a>
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Mentore di Massone è <b>Gianluca Ruiz De Cardenas</b>, milanese in terra d'Oltrepò, galantuomo d’altri tempi, grande conoscitore di vini francesi, nonché <i>garagiste </i>di valore proprio a Mairano di Casteggio, sui terreni confinanti con quelli della famiglia Massone. Nel 1987 vengono piantate le prime viti di cabernet sauvignon, e nei primi anni Novanta inizia a prendere forma il progetto Bricco Sturnèl sotto la guida enologica del piemontese <b>Giancarlo Scaglione</b>. Il primo consiglio di Scaglione è di introdurre una percentuale di Barbera: l'acidità ne guadagnerà, e sarà salvo anche il richiamo alla tradizione casteggiana. Dopo un primo imbottigliamento nel 1992 segnato da una vendemmia da dimenticare, nel 1993 esce la prima annata 'vera' di <b>Bricco Sturnèl</b>: i risultati sono incoraggianti, ma non basta. </p>
<p align="center"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-fGWTkK7Ck0E/U6rRYvJxBSI/AAAAAAAABKs/kHBb8R9S_xE/s1600/Dsc_2868.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-fGWTkK7Ck0E/U6rRYvJxBSI/AAAAAAAABKs/kHBb8R9S_xE/s320/Dsc_2868.jpg" /></a>
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A quel punto arriva il secondo, decisivo consiglio di Scaglione, che esorta Paolo a "fare sul serio", cioè a ridurre drasticamente le rese. Si apre allora un aspro conflitto generazionale fra Paolo e il padre, perché la cosiddetta vendemmia verde, ovvero l’eliminazione di parte dei grappolini nella seconda metà di luglio per ottenere il meglio dai grappoli residui, è una cosa che gli uomini delle vecchie generazioni hanno fatto molta fatica a mandar giù da queste parti. Paolo, tuttavia, tiene duro: le basse rese sono la <i>conditio sine qua non</i> della qualità a cui ambisce e anche della personalità che dovrà avere il <b>Bricco Sturnèl</b>. Infatti, meno grappoli crescono sulla pianta, più le radici negli anni penetreranno in profondità nel terreno: il terreno riempirà pian piano l'acino, dando al vino sentori sempre più complessi e affascinanti. Il <b>Bricco Sturnèl</b> non nasce dunque da una banale rincorsa di una moda, ma da una filosofia rigorosa che bilancia internazionalità del vitigno e territorialità: a caratterizzare il vino non è tanto il vitigno, ma è il vigneto con il suo peculiare <i>terroir </i>(terreno, posizionamento, microclima).
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<p align="center"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-5r_9A7EvyTw/U6rRUfXIQFI/AAAAAAAABKM/-G8PH6nnjrY/s1600/Dsc_2853.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-5r_9A7EvyTw/U6rRUfXIQFI/AAAAAAAABKM/-G8PH6nnjrY/s320/Dsc_2853.jpg" /></a></p>
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Bene, la serata è l’ideale per verificare la teoria, in compagnia di amici come <b>Emanuele Bottiroli</b>, direttore del <a href="http://www.vinoltrepo.it" target="_blank"><b>Consorzio di Tutela Vini dell'Oltrepò Pavese</b></a>, <b>Giuliano Boni</b> di <a href="http://www.vinidea.it/" target="_blank"><b>Vinidea</b></a> e <b>Danilo Gatti</b> del blog <a href="http://emicranie.wordpress.com/" target="_blank"><b>Emicranie</b></a>. Quattro annate “dispari”, la più giovane il 2003, bel banco di prova – il menu impegnativo quanto basta.
Si parte con coppa e pancetta di Casa Chiesa stagionate oltre due anni e focaccia con i ciccioli. Per una volta, non degustiamo l'annata attualmente in commercio (il 2004), ma partiamo con il <b>Bricco Sturnèl 2003</b>: 60% cabernet sauvignon e 40% barbera, annata torrida, vigneto in prima collina: ovviamente vino sovramaturo, sovraestratto, superalcolico, direte voi… niente affatto, rispondiamo noi. Certo, il grado alcolico è salito oltre i 14, l’estratto secco è considerevole, eppure il vino nel suo complesso stupisce proprio per la sua freschezza, e per l’età – sono comunque 11 anni – e, giustappunto, per l’annata. Tutt’altro che seduto, ha mostrato un nerbo invidiabile, merito della presenza di barbera certo, ma anche di una consapevolezza dell’uso della materia prima notevole. Bravo Paolo e bravo <b>Beppe Zatti</b>, l’enologo che dal 1999 è subentrato a Scaglione nella conduzione tecnica dell’azienda.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Ek87V_Txr7o/U6rRcthjH8I/AAAAAAAABLY/kpdal4F9PNk/s1600/Dsc_2890.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-Ek87V_Txr7o/U6rRcthjH8I/AAAAAAAABLY/kpdal4F9PNk/s320/Dsc_2890.jpg" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WE4oXoZwCiI/U6rReCQCBPI/AAAAAAAABMI/gNqLyXqweng/s1600/Dsc_2908.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-WE4oXoZwCiI/U6rReCQCBPI/AAAAAAAABMI/gNqLyXqweng/s320/Dsc_2908.jpg" /></a>
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Arriva la lingua salmistrata con tortino di verdure, gran piatto di <b>Daniela Calvi</b>. Vediamo come se la cava il <b>Bricco Sturnèl 2001</b>, di cui ho ricordi personali notevoli, anche se ormai piuttosto lontani nel tempo. Ebbene, notevole sì, il vino, anche se stupisce come appaia un po’ meno vigoroso del 2003. È vero che ha due anni di più, ma è anche vero che nasce da un’annata assai più favorevole. Comunque qui si ritrova in pieno la filosofia di cui si parlava all’inizio, perché cabernet finché si vuole (con il consueto saldo di barbera), ma questo è indubbiamente un vino oltrepadano. Ha una sua terrosità, una componente di frutto molto maturo che trascende il vitigno e riporta il <i>terroir</i>.
</p>
<p align="center"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-fnD2kUkTnmk/U6rRf-5BhPI/AAAAAAAABMA/mZsHcXBMzCM/s1600/Dsc_2940.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-fnD2kUkTnmk/U6rRf-5BhPI/AAAAAAAABMA/mZsHcXBMzCM/s320/Dsc_2940.jpg" /></a></p>
<p align="center"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-1uf5SkVB6SY/U6rRga8os4I/AAAAAAAABME/t3P8_AcD1Zw/s1600/Dsc_2945.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-1uf5SkVB6SY/U6rRga8os4I/AAAAAAAABME/t3P8_AcD1Zw/s320/Dsc_2945.jpg" /></a></p>
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Il primo piatto è il risotto alla vogherese del dì di festa, ovvero peperoni col rinforzo del vitello. Soddisfazione massima, perché il <b>Bricco Sturnèl 1999</b> si conferma una roccia a 15 anni dalla vendemmia. Equilibrato, vivo, sostenuto, con le note terziarie evolute piacevolmente. Un vino che all’epoca aveva fatto messe di premi, ampiamente meritati visto come ha tenuto il tempo senza fare un <i>plissé</i>.
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<p align="center"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-926eBaYNYWs/U6rRhG_TGhI/AAAAAAAABMQ/fueUzVKuPkQ/s1600/Dsc_2949.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-926eBaYNYWs/U6rRhG_TGhI/AAAAAAAABMQ/fueUzVKuPkQ/s320/Dsc_2949.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-BptfzsTr2hY/U6rRbvsg2zI/AAAAAAAABLM/EBXxUTGxJHI/s1600/Dsc_2885.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-BptfzsTr2hY/U6rRbvsg2zI/AAAAAAAABLM/EBXxUTGxJHI/s320/Dsc_2885.jpg" /></a>
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Gli ospiti sono visibilmente soddisfatti, e allora ecco avanzare il piatto forte della serata: agnello del Passo Carmine al forno con patate. Piatto superbo, e <b>Bricco Sturnèl 1997</b> ancora una volta all’altezza. Evoluto, con sentori quasi di idrocarburo, liquirizia, inchiostro e purtuttavia integro, saldo, etereo. Insieme, come curiosità enologica, Paolo ha voluto servire anche il <b>Bricco Sturnèl 1993</b>: vigneto e vignaiolo giovani, uno Sturnèl in nuce, ancora lontano dalla consapevolezza della terra e dell’uomo, comunque piacevole a oltre vent’anni dalla vendemmia – e non è poco, visto che questa, di tutte le degustazioni di OltreLaStoria, è quella in cui ci siamo spinti più indietro nel tempo. La crema soffice allo yogurt con salsa al miele e <i>crumble </i>di frutta secca conclude in gloria la serata.
</p>
<p align="right">
<i>Francesco Beghi</i>
</p>
<p align="right">
Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie<br><br>
Le fotografie di Gianluca Ruiz De Cardenas e Giancarlo Scaglione
sono tratte dai siti dell'azienda Ruiz De Cardenas e Forteto della Luja.
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<br>
<p align="center"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-A2ryXLaiYYU/U6rRah1lhqI/AAAAAAAABLA/WILzEepC2MM/s1600/Dsc_2871.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-A2ryXLaiYYU/U6rRah1lhqI/AAAAAAAABLA/WILzEepC2MM/s320/Dsc_2871.jpg" /></a></p>
<p align="center"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-2w24BRstqw4/U6rRcUD8DeI/AAAAAAAABLU/h3tPCJk66SI/s1600/Dsc_2889.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-2w24BRstqw4/U6rRcUD8DeI/AAAAAAAABLU/h3tPCJk66SI/s320/Dsc_2889.jpg" /></a></p>
<p align="center"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-g5-xibFowX8/U6rROmtwJVI/AAAAAAAABJg/TkoC5AeL90k/s1600/Dsc_2829.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-g5-xibFowX8/U6rROmtwJVI/AAAAAAAABJg/TkoC5AeL90k/s320/Dsc_2829.jpg" /></a>
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<p align="center"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-07ca1J8-ewU/U6rRSZdclTI/AAAAAAAABJ8/FutpjLNdq50/s1600/Dsc_2842.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-07ca1J8-ewU/U6rRSZdclTI/AAAAAAAABJ8/FutpjLNdq50/s320/Dsc_2842.jpg" /></a>
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<p align="center"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-9Kz_v2aKlDo/U6rRkAns1kI/AAAAAAAABNA/AQTkHbQsADY/s1600/Dsc_2993.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-9Kz_v2aKlDo/U6rRkAns1kI/AAAAAAAABNA/AQTkHbQsADY/s320/Dsc_2993.jpg" /></a></p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-hQkkaVW0IOk/U6rRdL983CI/AAAAAAAABLg/xLO7cEu1ywc/s1600/Dsc_2894.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-hQkkaVW0IOk/U6rRdL983CI/AAAAAAAABLg/xLO7cEu1ywc/s320/Dsc_2894.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-qWsFv-38ZVo/U6rRfP1qFzI/AAAAAAAABLw/Gdt7F1juoxk/s1600/Dsc_2932.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-qWsFv-38ZVo/U6rRfP1qFzI/AAAAAAAABLw/Gdt7F1juoxk/s320/Dsc_2932.jpg" /></a></p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-pdz_19ApIds/U6rRjfBbWwI/AAAAAAAABM4/RpSS1OZw_Co/s1600/Dsc_2986.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-pdz_19ApIds/U6rRjfBbWwI/AAAAAAAABM4/RpSS1OZw_Co/s320/Dsc_2986.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-uDDMf90OXyA/U6rRiP37ugI/AAAAAAAABMc/b9tXbKwrAqM/s1600/Dsc_2968.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-uDDMf90OXyA/U6rRiP37ugI/AAAAAAAABMc/b9tXbKwrAqM/s320/Dsc_2968.jpg" /></a></p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-f-rUw4d4UH8/U6rRi8uwdEI/AAAAAAAABMk/kUK3hYkHo58/s1600/Dsc_2984.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-f-rUw4d4UH8/U6rRi8uwdEI/AAAAAAAABMk/kUK3hYkHo58/s320/Dsc_2984.jpg" /></a></p>
<p align="center"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-0FK7zxSQdG8/U6rRlTfghoI/AAAAAAAABNI/vRQfkacLjEQ/s1600/Dsc_3003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-0FK7zxSQdG8/U6rRlTfghoI/AAAAAAAABNI/vRQfkacLjEQ/s320/Dsc_3003.jpg" /></a></p>
<p align="center"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-tmlasSa4Ojo/U6rRU05XtdI/AAAAAAAABKU/YS9k9Bk0ycA/s1600/Dsc_2862.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-tmlasSa4Ojo/U6rRU05XtdI/AAAAAAAABKU/YS9k9Bk0ycA/s320/Dsc_2862.jpg" /></a></p>
<p align="center"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-MvR5PSF1R8M/U6rRk9ZEpPI/AAAAAAAABNE/2KUAhezXPhs/s1600/Dsc_3001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-MvR5PSF1R8M/U6rRk9ZEpPI/AAAAAAAABNE/2KUAhezXPhs/s320/Dsc_3001.jpg" /></a></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-49430250861164586852014-06-19T11:00:00.001-07:002014-07-04T11:04:09.563-07:0011 luglio 2014: il Giorgi 1870 Brut Millesimato dell'azienda Fratelli Giorgi di Canneto Pavese<p align="justify">
L'appuntamento estivo di <b>OltreLaStoria</b> rivedrà protagonista l'Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG a base Pinot Nero. Dopo le bollicine di Monsupello e Anteo, sarà la volta del <b>Giorgi 1870 Gran Cuvée Storica Brut Millesimato</b>, prodotto dalla <b><a href="http://giorgi-wines.it/" target="_blank">Fratelli Giorgi</a></b>. L'azienda di <b>Canneto Pavese</b>, le cui origini risalgono al 1875, è oggi una delle più note aziende vinicole oltrepadane, grazie alle felici intuizioni avute negli anni Settanta dai fratelli <b>Gianfranco</b> e <b>Antonio Giorgi</b>, il primo enologo e il secondo responsabile del <i>marketing</i>.
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-jPni4ntS_6A/U6MMzxgCJ1I/AAAAAAAABGc/b5FoPOlkexg/s1600/GIORGI-2013-036.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-jPni4ntS_6A/U6MMzxgCJ1I/AAAAAAAABGc/b5FoPOlkexg/s320/GIORGI-2013-036.jpg" /></a>
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La nuova generazione, con <b>Fabiano Giorgi</b> affiancato dalla sorella <b>Eleonora</b> e dalla moglie <b>Ileana</b>, ha gestito successivamente il successo con intelligenza, riuscendo a coniugare una produzione superiore al milione di bottiglie con uno standard qualitativo di buon livello, che include anche etichette di riconosciuta eccellenza.
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-TkhGsa2lr8w/U6MQpD7U2hI/AAAAAAAABGw/7AyPg6DA5MA/s1600/giorgi18700.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-TkhGsa2lr8w/U6MQpD7U2hI/AAAAAAAABGw/7AyPg6DA5MA/s320/giorgi18700.png" /></a>
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Il <a href="http://giorgi-wines.it/vini-spumanti/giorgi-1870/" target="_blank"><b>Giorgi 1870</b></a>, dedicato al decennio che vide la nascita dell'azienda, è una di queste. Fiore all'occhiello di una quarantennale tradizione spumantistica, è un brut millesimato che riposa almeno 36 mesi sui lieviti, prodotto con uve pinot nero raccolte manualmente in cassetta in vigneti vocati a Montecalvo Versiggia, Santa Maria della Versa e Rocca de' Giorgi. Dopo aver debuttato sul mercato nel 1999, il <b>Giorgi 1870</b> si è rapidamente imposto all'attenzione del mondo enoico, guadagnandosi numerosi riconoscimenti: i <b>Tre Bicchieri del Gambero Rosso</b> per cinque anni consecutivi (dal 2010 al 2014), i <b>Cinque Grappoli AIS</b> per due volte (2014 e 2013), le <b>Quattro Rose Camune</b> in tre edizioni di <b>Viniplus </b>(2014, 2012 e 2011), le <b>Cinque Sfere di Sparkle 2014</b> e una candidatura agli <a href="http://www.youtube.com/watch?v=vBdyWxCxbYY" target="_blank"><b>Oscar del Vino 2013</b></a>. Una continuità di risultati che testimonia il lavoro serio e ambizioso della squadra composta da <b>Fabiano Giorgi</b>, dal giovane enologo <b>Matteo Olcelli</b> e dall'esperto <b>Alberto Musatti</b>, la cui mano ha plasmato importanti etichette franciacortine.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Kionj-U6Eog/U6MZgBy9bCI/AAAAAAAABHA/tHaXVW-oMiU/s1600/giorgitube.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Kionj-U6Eog/U6MZgBy9bCI/AAAAAAAABHA/tHaXVW-oMiU/s320/giorgitube.png" /></a>
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Nella nostra serata, che sarà condotta come di consueto da <b>Francesco Beghi</b>, ripercorreremo le tappe di questi successi con una verticale dei millesimi 2009, 2008, 2007 e 2005, e degusteremo in anteprima il millesimo 2011 da bottiglie magnum sboccate <i>à la volée</i> in terrazza. In attesa di OltreLaStoria, potete leggere alcune recensioni presenti sul web: da quella di <b>Franco Ziliani</b> su <a href="http://www.lemillebolleblog.it/2014/01/02/oltrepo-pavese-docg-gran-cuvee-storica-1870-2009-giorgi/" target="_blank"><b>Lemillebolleblog</b></a> a quella di <b>Mauro Giacomo Bertolli</b> sull'edizione on line de <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2013-10-11/bollicine-oltrepo-pavese-quanto-144842.shtml?p=2" target="_blank"><b>Il Sole 24 Ore</b></a>, dagli elogi di <b>Massimo Zanichelli</b> sulla webzine <b><a href="http://www.3ricettesulcomo.it/3RicetteSulComo/contribute-detail-action.do?sezioneid=9&contributoid=790
" target="_blank">3 Ricette sul Comò</a></b> a quelli di <a href="http://www.cucinaevini.it/oltrepo-metodo-classico-pinot-nero-gran-cuvee-storica-giorgi-1870-brut-2009-fratelli-giorgi-degustazione/" target="_blank"><b>Cucina e Vini</b></a>, per finire con i blog <b><a href="http://www.avvinando.com/giorgi-1870-gran-cuvee-storica-metodo-classico-docg-giorgi-1870/" target="_blank">Avvinando</a></b> e <a href="http://www.fratellidivino.com/blog-2/le-mille-bolleoltre-il-po/" target="_blank" target="_blank"><b>Fratelli di Vino</b></a>.
<br><br>
Ecco infine il menu proposto da Giorgio Liberti e Daniela Calvi:
<br><br>
<b>Venerdì 11 luglio 2014 - Ore 20.30<br>
Il Giorgi 1870 Brut Millesimato dei Fratelli Giorgi:<br>
verticale di 4 annate<br> </b>
<br>
Aperitivo in terrazza<br>
<i>Magnum di Giorgi 1870 Brut Millesimato 2011 sboccate à la volée</i>
<br><br>
Coscia di maiale cotta nel suo stampo,<br>
tagliata tiepida al coltello e servita con purea di mele renette<br>
<i>Giorgi 1870 Brut Millesimato 2009</i>
<br><br>
<i>Farsulè </i>di melanzane viola al profumo di maggiorana<br>
<i>Giorgi 1870 Brut Millesimato 2008</i>
<br><br>
Gnocchi di patate con baccalà, pomodoro, cipollotto e olio extravergine d'oliva<br>
<i>Giorgi 1870 Brut Millesimato 2007</i>
<br><br>
Faraona disossata con ripieno tipico dell'alta Valle Versa<br>
<i>Giorgi 1870 Brut Millesimato 2005</i>
<br><br>Pesca fresca cotta al forno<br>e servita nel suo guazzetto con gelato all'amaretto<br><br>
La serata è proposta al prezzo di euro 50 (compresi vini, acqua e caffè).<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni: 0385.99726 (<a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Ristorante Prato Gaio</b></a>).
<br><br>
<b>OltreLaStoria </b>è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-45975025314611486942014-06-07T14:28:00.000-07:002014-06-09T19:36:41.536-07:00La Barbera Roncolongo dell'azienda agricola Bisi: appunti dalla serata del 28/03/2014<p align="center">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-vJmehcYIqGA/U5M3bHvSazI/AAAAAAAAA_8/k2sfNIPe2Dk/s1600/Dsc_2147.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-vJmehcYIqGA/U5M3bHvSazI/AAAAAAAAA_8/k2sfNIPe2Dk/s320/Dsc_2147.jpg" /></a>
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Febbraio 2001. L’allora quarantenne Francesco Beghi si reca al <b>Prato Gaio</b> in occasione di un compleanno. Gli viene consigliato dal titolare <b>Giorgio Liberti</b> un vino che non ha mai incontrato prima. Si tratta della <b>Barbera Roncolongo 1998</b> dell’<a href="http://www.aziendagricolabisi.it/" target="_blank"><b>Azienda Agricola Bisi</b></a> di San Damiano al Colle, al confine con il Piacentino. È amore a prima vista.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-AbCt61uXDVk/U5M5_xDKZkI/AAAAAAAABAQ/DfiQoFhZEaw/s1600/Dsc_2034.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-AbCt61uXDVk/U5M5_xDKZkI/AAAAAAAABAQ/DfiQoFhZEaw/s320/Dsc_2034.jpg" /></a>
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Marzo 2014. Ne sono passati di anni, e di vendemmie. Ed eccoci qui, di nuovo al <b>Prato Gaio</b>, di nuovo con il <b>Roncolongo</b>. Di nuovo con il 1998, che nel frattempo si è evoluto in cantina 13 anni, mentre i suoi successori prendevano vita assieme alla consapevolezza di <b>Claudio Bisi</b>, titolare dell'azienda. La consapevolezza di avere tra le mani un vino per certi versi unico, diverso ogni vendemmia eppure sempre legato da un filo conduttore che lo rende immediatamente riconoscibile.
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qdtkWjjiyy4/U5NMKR5pCTI/AAAAAAAABEk/hzDPill0oBo/s1600/Image1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-qdtkWjjiyy4/U5NMKR5pCTI/AAAAAAAABEk/hzDPill0oBo/s320/Image1.jpg" /></a>
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Proprio per questo motivo, la scelta delle quattro annate da presentare nella serata di <b>OltreLaStoria</b> non è stata facile. Scontata la presenza del 1998 - un applauso a quei produttori capaci di serbare le vecchie annate - e del 2009, ovvero l'annata attualmente in commercio, c’era tutto un mondo da scoprire in mezzo. Dopo la memorabile verticale completa fatta con Claudio due anni fa in azienda e quella con Claudio e Roger in vista della serata, dopo un lungo ballottaggio tra 2007 e 2005 optiamo per quest’ultimo nonché per l’anomala annata 2002 - anomala spiegheremo in seguito perché.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-LF9W5esHWdU/U5M6b_cAdgI/AAAAAAAABAY/0jIVAuyQZxI/s1600/claudio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-LF9W5esHWdU/U5M6b_cAdgI/AAAAAAAABAY/0jIVAuyQZxI/s320/claudio.JPG" /></a>
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<b>Claudio Bisi</b> è un tipo schivo - lo scriviamo una volta sola perché è talmente schivo da non volere neppure che si scriva di lui che è schivo. La cosa assurda, però, è che questo suo vino sia appena sfiorato dall’informazione vinicola: se ne trova traccia a fatica su Internet, e non sempre qualche presunto solone del settore ne parla come meriterebbe. Sicché siamo ben contenti di riempire una volta ancora il ristorante con la promessa del Roncolongo e di un menu particolarmente succulento.
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<p align="center"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-InMD9tQ6hiI/U5N5W5FO5yI/AAAAAAAABGM/8ffAR6z-dIw/s1600/marenghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-InMD9tQ6hiI/U5N5W5FO5yI/AAAAAAAABGM/8ffAR6z-dIw/s320/marenghi.jpg" /></a></p>
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Oltre a <b>Danilo Gatti</b> di <a href="http://www.worldwinepassion.it/" target="_blank"><b>World Wine Passion</b></a>, ci fa piacere ospitare per la prima volta a OltreLaStoria <b>Matteo Marenghi</b>, giornalista ed ex direttore del Consorzio Tutela Vini dell'Oltrepò Pavese, e diversi rappresentanti dell'associazione <a href="http://www.enocuriosi.it/" target="_blank"><b>Enocuriosi</b></a>, guidati da <b>Enrico Crespi</b> dell'enoteca I Crespi di Pavia.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Jr9usugiZow/U5NK6VZIE1I/AAAAAAAABEQ/EvxkOMlwYRg/s1600/marzia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Jr9usugiZow/U5NK6VZIE1I/AAAAAAAABEQ/EvxkOMlwYRg/s320/marzia.jpg" /></a>
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E - a testimonianza della stima di cui Claudio gode fra i colleghi - sono presenti anche diversi produttori della regione: dal giovane <b>Stefano Calatroni</b> a <b>Sandro Torti</b>, a <b>Marzia Cordini</b> (grande amica di OltreLaStoria) e <b>Maria Teresa Quaquarini</b>.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-8DDLxb-AQG8/U5NSS6mhvCI/AAAAAAAABFc/xe1pl3BJ6KM/s1600/Dsc_2120.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-8DDLxb-AQG8/U5NSS6mhvCI/AAAAAAAABFc/xe1pl3BJ6KM/s320/Dsc_2120.jpg" /></a>
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Inizia la serata: presentazione emozionale da parte mia e rigorosa da parte di Claudio, asciutto nel corpo e nello spirito. Il <b>Roncolongo </b>nasce da un vigneto posto ad un'altitudine di 180 metri su terreni calcarei. L'inerbimento è spontaneo, le rese sono basse, la raccolta delle uve, che avviene nel momento della piena maturazione polifenolica degli acini, è effettuata manualmente in cassetta. Le uve raccolte sono scrupolosamente selezionate a mano sul tavolo di cernita in azienda. Il mosto resta anche 30 giorni sulle bucce e la fermentazione è ottenuta tramite lieviti indigeni. Il vino non subisce alcuna filtrazione o chiarifica e si affina successivamente in <i>barrique</i> nuove di quercia francese per 15-18 mesi ai quali seguono altri 12 mesi di affinamento in bottiglia.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-cld0zk_Sbfc/U5NQmmYhXpI/AAAAAAAABE4/cKIQPD8sBVM/s1600/2009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-cld0zk_Sbfc/U5NQmmYhXpI/AAAAAAAABE4/cKIQPD8sBVM/s320/2009.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-tHiR0qF1rw0/U5NQnETIFAI/AAAAAAAABFA/bCJ9qrlsJhk/s1600/Dsc_2060.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-tHiR0qF1rw0/U5NQnETIFAI/AAAAAAAABFA/bCJ9qrlsJhk/s320/Dsc_2060.jpg" /></a>
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Terminate le doverose precisazioni tecniche, si parte! Il cotechino con sformato di Parmigiano Reggiano fa venire l’acquolina in bocca e così il <b>Roncolongo 2009</b>, giovane ed esuberante, dal colore impenetrabile, ricco nella materia fruttata, profumato e netto con la sciabolata acida tipica della Barbera, lungo e promettente nella prospettiva dell’invecchiamento. Caratteristica peculiare, sulla quale concordano tutti, è che non sembra un vino che trascorre molti mesi in <i>barrique </i>nuove; quel sentore di vaniglia che rende tanti, troppi vini quasi caricaturali e tutti uguali fra loro, qui è appena accennato in sottofondo.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-2aElc_85Dl8/U5NSqZ0RanI/AAAAAAAABFk/SP0JxgGhwkc/s1600/Dsc_2063.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-2aElc_85Dl8/U5NSqZ0RanI/AAAAAAAABFk/SP0JxgGhwkc/s320/Dsc_2063.jpg" /></a>
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Nel frattempo si versa nei bicchieri il <b>Roncolongo 2005</b>. Per il primo piatto, il risotto con ragù di anatra, occorre aspettare un po’, e ciò è bene: dà modo al vino di aprirsi nel bicchiere e a tutti noi di seguirne la complessa evoluzione aromatica. Inizialmente un po’ chiuso, escono poi le note balsamiche, le spezie, il frutto del vitigno che inizialmente pare un po’ come sedato, la liquirizia, la caramella al rabarbaro, quella quadrata piatta dei nonni, e poi la potenza in bocca che non penalizza l’eleganza, con un rigore varietale e un finale lunghissimo. Un vinone, certo, ma aggraziato, che tende inevitabilmente a sovrastare la delicatezza del piatto.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Yb8D315qjfo/U5NW31OWKsI/AAAAAAAABF8/cP-4KRNF3-Q/s1600/Dsc_2103.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Yb8D315qjfo/U5NW31OWKsI/AAAAAAAABF8/cP-4KRNF3-Q/s320/Dsc_2103.jpg" /></a>
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Veniamo dunque all’anomalia: il <b>Roncolongo 2002</b>. Che non è un Roncolongo, a dispetto di quanto riportato sul tappo. Perché in quella piovosissima annata Claudio, non soddisfatto fino in fondo di quanto finito in bottiglia, decise di declassare il vino e non commercializzarlo come Roncolongo. Col passare degli anni, però, quelle poche bottiglie rimaste in cantina - mentre la massa era andata ad arricchire la Barbera Pezzabianca (cioè la Barbera base dell'azienda), hanno preteso di riacquistare una propria dignità.</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-3wdFt12ERsM/U5NGG-OtKYI/AAAAAAAABD0/7VBLIPWBEQ0/s1600/piatto3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-3wdFt12ERsM/U5NGG-OtKYI/AAAAAAAABD0/7VBLIPWBEQ0/s320/piatto3.JPG" /></a>
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E in questa circostanza capitavano proprio a fagiolo, visto che il menu contemplava un piatto intermedio - il <i>surbir </i>di ravioli - prima del gran finale. Ed eccolo, dunque, questo vino reietto, un “piccolo” Roncolongo, certo non ampio e ricco come quelli delle annate migliori, tuttavia riconoscibile, preciso, varietale, con accenti di frutta e floreali (viola), un po’ monolitico inevitabilmente, comunque una Barbera più che gradevole a undici anni dalla vendemmia.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-oj9J_diRnIk/U5NUNhe6FrI/AAAAAAAABFw/487tWO60DFQ/s1600/Dsc_2135.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width0"400" src="http://4.bp.blogspot.com/-oj9J_diRnIk/U5NUNhe6FrI/AAAAAAAABFw/487tWO60DFQ/s320/Dsc_2135.jpg" /></a>
</p>
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Il gran finale: cinghiale stufato con polenta e quel <b>Roncolongo 1998</b>. Che risponde sempre “presente!”, ogni volta che lo si assaggia - chissà ancora per quanto tempo. Evoluto, maturo, ma sempre lui, affascinante, con il frutto che si fa confettura e i sentori terziari che prendono il sopravvento, la liquirizia, l’inchiostro, il rabarbaro, il colore che non cede, la profondità, le note quasi di idrocarburo. Inutile sottolineare il perfetto sposalizio con il piatto.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-albJB2oBLZM/U5NRlwojwXI/AAAAAAAABFM/MS9wUHaRV5E/s1600/Dsc_2053.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-albJB2oBLZM/U5NRlwojwXI/AAAAAAAABFM/MS9wUHaRV5E/s320/Dsc_2053.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-u_5FloSusC0/U5NRl8qcm5I/AAAAAAAABFQ/BOPT2ApeXdc/s1600/Dsc_2160.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-u_5FloSusC0/U5NRl8qcm5I/AAAAAAAABFQ/BOPT2ApeXdc/s320/Dsc_2160.jpg" /></a>
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Infine, Claudio riserva un’altra sorpresa per gli ospiti: la sua <b>Malvasia Passita Villa Marone 2010</b> offerta come extra ad accompagnare la zuppetta di ananas profumata allo zenzero.</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zLx2vPVkGrE/U5M7WMhrPlI/AAAAAAAABAk/hd9amJbVGjw/s1600/Dsc_2067.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-zLx2vPVkGrE/U5M7WMhrPlI/AAAAAAAABAk/hd9amJbVGjw/s320/Dsc_2067.jpg" /></a>
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<p align="justify">
Un ringraziamento particolare all’amico <b>Danilo Gatti</b> che, stante le mie imperfette condizioni fisiche per influenza, ha cortesemente acconsentito a condurre la degustazione in mia vece.</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le fotografie</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-40BJgdgvgwM/U5NFvL1e5ZI/AAAAAAAABCw/WIZNfI3YYS4/s1600/Dsc_2021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-40BJgdgvgwM/U5NFvL1e5ZI/AAAAAAAABCw/WIZNfI3YYS4/s320/Dsc_2021.jpg" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_QGVMJ0Uo-c/U5NGHJGOmMI/AAAAAAAABDs/vKbG0HHmllQ/s1600/piatto5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-_QGVMJ0Uo-c/U5NGHJGOmMI/AAAAAAAABDs/vKbG0HHmllQ/s320/piatto5.JPG" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-MELrPP0LPbc/U5NFvWgtQ1I/AAAAAAAABCg/CAxfv2_TetQ/s1600/Dsc_2041.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-MELrPP0LPbc/U5NFvWgtQ1I/AAAAAAAABCg/CAxfv2_TetQ/s320/Dsc_2041.jpg" /></a>
</p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-6275354401964501482014-05-05T11:01:00.000-07:002014-05-05T12:35:33.578-07:00Il Pinot Nero Poggio Pelato della Tenuta Il Bosco: appunti dalla serata del 28/02/2014<p align="justify">
Il 2014 di <b>OltreLaStoria</b> si apre con il <b>Pinot Nero</b>. Quasi doveroso, in una zona come l’Oltrepò che ne vanta tremila ettari vitati. Ospite d’onore la <b><a href="http://www.ilbosco.com" target="_blank">Tenuta Il Bosco</a></b> di Zenevredo, avamposto oltrepadano della famiglia Zonin, e il suo <b><a href="http://www.ilbosco.com/prodotto/17/pinot-nero-poggio-pelato" target="_blank">Poggio Pelato</a></b>.</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-YXZCqW9UPi4/U2e2E0WhiFI/AAAAAAAAA7M/4B8Yna3y9rY/s1600/422877_197593373706538_1453264988_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://1.bp.blogspot.com/-YXZCqW9UPi4/U2e2E0WhiFI/AAAAAAAAA7M/4B8Yna3y9rY/s320/422877_197593373706538_1453264988_n.jpg" /></a></p>
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La genesi del vino merita di essere raccontata: 25 anni fa, individuato il vigneto più adatto alla messa in dimora del nobile vitigno, furono piantati tutti i cloni di pinot nero reperibili sul mercato, così da poter valutare nel corso degli anni quali di questi avrebbero dato i migliori risultati in quello specifico contesto pedoclimatico. Dopo 10 anni di vinificazioni, prove, degustazioni, confronti, l’intero vigneto (di circa 7 ettari), fu completamente estirpato a soli 12 anni dall’impianto e reimpiantato con i cloni che avevano dimostrato di dare i risultati migliori. Questo per sottolineare l’approccio “scientifico” della famiglia Zonin a un territorio che non conosceva.
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-0YanwIrv2os/U2e3MMyeGnI/AAAAAAAAA7U/t-HRyj_0dQo/s1600/Dsc_9820.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-0YanwIrv2os/U2e3MMyeGnI/AAAAAAAAA7U/t-HRyj_0dQo/s320/Dsc_9820.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WJfmqn2TdCs/U2e6uii99iI/AAAAAAAAA7o/2bJf1ihlkzY/s1600/Dsc_9673.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-WJfmqn2TdCs/U2e6uii99iI/AAAAAAAAA7o/2bJf1ihlkzY/s320/Dsc_9673.jpg" /></a>
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Naturalmente, per una serata come la nostra non ci siamo limitati a scegliere le annate successive al reimpianto; così, accanto al 2011 - attualmente in commercio - e al 2009, abbiamo scelto, d’accordo col direttore <b>Piernicola Olmo</b>, di fare un salto indietro nel tempo e nella storia, andando a pescare il 2000 (con una sua peculiarità che andremo a spiegare in seguito) e il 1998, vini cioè tratti ancora dal vigneto primevo, quello piantato con tutti i cloni. Anche gli abbinamenti, per questa volta, li abbiamo studiati a tavolino, come si suol dire; in questo caso il tavolino era uno di quelli rotondi del Prato Gaio, e i commensali il sottoscritto, Piernicola Olmo, il giovane enologo livornese della Tenuta <b>Cristiano Trambusti</b>, Giorgio Liberti e un inatteso Roger Marchi, sbucato dalle nebbie per uno dei suoi soliti <i>coup de théâtre</i>.
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-nXvWYXC6BMs/U2e-I4imQoI/AAAAAAAAA70/rje7Mt5SxhM/s1600/Dsc_9661.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-nXvWYXC6BMs/U2e-I4imQoI/AAAAAAAAA70/rje7Mt5SxhM/s320/Dsc_9661.jpg" /></a>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-h0XQvUp38iA/U2fFAMpY-HI/AAAAAAAAA9M/cBakapkdb4c/s1600/oltrenero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-h0XQvUp38iA/U2fFAMpY-HI/AAAAAAAAA9M/cBakapkdb4c/s320/oltrenero.jpg" /></a>
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La serata inizia stappando alcune magnum di <b><a href="http://www.ilbosco.com/prodotto/41/oltrenero-cruas" target="_blank">Cruasé Oltrenero Brut</a></b>, che accolgono amici come <b>Filippo Zaffarana</b> dell'AIS di Pavia, grande innamorato del Pinot Nero o <b>Emanuele Bottiroli</b>, direttore del <a href="http://www.vinoltrepo.it" target="_blank"><b>Consorzio Tutela Vini dell'Oltrepò Pavese</b></a>, e una sfilza di giornalisti e <i>blogger </i>convocati dalla brava <b>Giovanna Lazzari</b>, la responsabile comunicazione di casa Zonin dagli occhi dardeggianti. In un OltreLaStoria mai così <i>social</i>, abbiamo avuto il piacere di ospitare <b>Cristina Viggè</b> di <a href="http://www.italiangourmet.it" target="_blank"><b>Italian Gourmet</b></a>, <b>Laura Miedico</b> di <a href="http://www.italiaatavola.net" target="_blank"><b>Italia a Tavola</b></a>, <b>Sara Miletti</b> del blog <a href="http://www.l-appetito-vien-leggendo.com/" target="_blank"><b>L’AppetitoVienLeggendo</b></a>, <b>Nicolo Augelli</b> di <a href="http://twitter.com/HagakureLive" target="_blank"><b>Hagakure</b></a> e <b>Riccardo Pastore</b> dell'omonimo <a href="http://riccardopastore.wordpress.com/" target="_blank"><b>blog</b></a>.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-HB4BVbc3q0U/U2fBjTggSaI/AAAAAAAAA8Q/J4kZ1trMvV0/s1600/Dsc_9718.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-HB4BVbc3q0U/U2fBjTggSaI/AAAAAAAAA8Q/J4kZ1trMvV0/s320/Dsc_9718.jpg" /></a>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-li35jSJ7MnE/U2fBrHYAcUI/AAAAAAAAA8Y/32AppQgES8M/s1600/Dsc_9696.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-li35jSJ7MnE/U2fBrHYAcUI/AAAAAAAAA8Y/32AppQgES8M/s320/Dsc_9696.jpg" /></a>
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Dopo l’aperitivo in piedi, è il momento di accomodarsi ai tavoli. Giorgio esibisce la superba pancetta arrotolata di 15,5 kg stagionata a partire dal dicembre 2009, che andrà a sposarsi col primo vino della serata. Il <b>Poggio Pelato 2011</b> è espressione di un'annata molto calda, con temperature che superarono anche i 35 gradi nel mese di agosto. Nonostante le condizioni climatiche non favorevoli, il vino presenta note fresche di lamponi e fragola, che nel corso della serata lasceranno piacevolmente spazio a sensazioni di liquirizia, tabacco e note tostate. L'annata calda si può percepire invece all'assaggio, con una struttura notevole che copre tutto il palato e una bella rotondità finale. In bocca il <b>Poggio Pelato 2011</b> mostra anche la sua spigolosità giovanile: tannini di bella grana, fini e setosi, ma ancora abbondanti. Un vino in divenire, e non potrebbe essere diversamente.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-x2b4lJEMBXc/U2fCiTgvvjI/AAAAAAAAA8g/x80K7jGwJHM/s1600/Dsc_9684.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-x2b4lJEMBXc/U2fCiTgvvjI/AAAAAAAAA8g/x80K7jGwJHM/s320/Dsc_9684.jpg" /></a>
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Ben diverso il discorso sul <b>Poggio Pelato 2009</b>, che risulterà il vino più equilibrato della serata. Due anni in più di permanenza in bottiglia ne hanno smussato gli ardori e nel bicchiere troviamo dunque un Pinot Nero maturo, consapevole, armonico, di gran piacevolezza, con un bell’equilibrio tra la materia fruttata e le spezie nonché un bel finale persistente. Come nel 2011, il tannino risulta ancora reattivo, segno di uno stile che si ritrova nelle diverse annate. Un vino con ampie potenzialità di evoluzione, che ben si sposa alla passatina di ceci con ciccioli croccanti e baccalà.
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zJRCrektPhg/U2fDGGJmlnI/AAAAAAAAA8o/aBzjadxQcv4/s1600/Dsc_9788.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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A questo punto, il salto spazio-temporale. Mentre Daniela Calvi prepara con la consueta maestria il risotto con ragù di gallina, nei calici vengono versate le magnum di <b>Poggio Pelato 2000</b>. Il quale non solo giunge, come detto, dal vigneto piantato inizialmente, ma venne vinificato, come esperimento, con la tecnica della <i>vendange entière</i>.
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Questa tecnica - ci spiega <b>Piernicola Olmo</b> – consiste nel vinificare il grappolo intero, raspi inclusi. Utilizzata da alcuni viticoltori in certe zone della Borgogna come Volnay e Vosne, è una pratica che richiede una maturazione più lunga dell’uva, per evitare che i raspi cedano tannini troppo verdi e sgraziati. Secondo chi ne fa uso, la <i>vendange entière</i> consente una fermentazione più regolare nonché un potere antiossidante maggiore (e quindi un minor uso di solfiti).</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ACCax1NiR2Y/U2fEcrp7q7I/AAAAAAAAA9E/21Fa22ZfIEk/s1600/Dsc_9768.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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Al di là dei tecnicismi, di sicuro all’assaggio il vino sorprende. Può piacere o non piacere, ma di certo non passa inosservato. Non mancano polpa, struttura, acidità e – nonostante i 14 anni - tannini; il rovescio della medaglia è che si stenta a riconoscerlo come un Pinot Nero.
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-UjzqNPBWMUo/U2fGPz2twMI/AAAAAAAAA9U/8_cXNTg1sc0/s1600/Dsc_9688.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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Il gran piatto finale, la faraona disossata ripiena, si accompagna col <b>Poggio Pelato 1998</b>, anch'esso in formato magnum. Date le premesse, ovvero il fatto che si tratta di un vino ottenuto anche da cloni poco adatti al <i>terroir</i>, si può dire che se la sia cavata più che bene. L’ossidazione è appena accennata e al naso le note iniziali sono ancora quelle fresche di sottobosco (soprattutto mirtillo); poi, spazio a note vegetali e di tabacco, e a una bella nota finale di carrube. In bocca mostra grande concentrazione e un’indubbia buona forma, a dispetto dell’età.
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-81rQ5sisdj8/U2fJPTR1-NI/AAAAAAAAA9g/1k72OrcPqiA/s1600/Dsc_9851.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-81rQ5sisdj8/U2fJPTR1-NI/AAAAAAAAA9g/1k72OrcPqiA/s320/Dsc_9851.jpg" /></a>
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Dopo i ringraziamenti finali e un intervento di <b>Emanuele Bottiroli</b> in lode della nostra iniziativa, arriva il tortino a tre strati (bavarese al caffè, ricotta con cioccolato in scaglie e savoiardo) a chiudere la serata per il godimento finale degli ospiti. E insieme al tortino arriva - nemmeno tanto a sorpresa - anche <b>Andrea Picchioni</b>, probabilmente il più goloso fra i produttori d'Oltrepò.
</p>
<p align="right"><i>Francesco Beghi<br>(con la collaborazione di Matteo Bertè)</i></p>
<p align="right">Ringraziamo Mauro Rossini per le foto</p>
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</p>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZQftIcbh9SI/U2fKFr3hQmI/AAAAAAAAA9w/i9fn84QqKk8/s1600/Dsc_9677.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" width="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZQftIcbh9SI/U2fKFr3hQmI/AAAAAAAAA9w/i9fn84QqKk8/s320/Dsc_9677.jpg" /></a>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aNhIuo5dCsE/U2fN3rOni4I/AAAAAAAAA_A/8aea7drTrro/s1600/Dsc_9810.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-aNhIuo5dCsE/U2fN3rOni4I/AAAAAAAAA_A/8aea7drTrro/s320/Dsc_9810.jpg" /></a>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-T0T9iSGdbvM/U2fKICi707I/AAAAAAAAA-U/4Nn0dquAqH4/s1600/Dsc_9821.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-T0T9iSGdbvM/U2fKICi707I/AAAAAAAAA-U/4Nn0dquAqH4/s320/Dsc_9821.jpg" /></a>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-yLLC__dFK8M/U2fRMo6019I/AAAAAAAAA_Q/dSwMWHmaKJA/s1600/Dsc_9827.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-yLLC__dFK8M/U2fRMo6019I/AAAAAAAAA_Q/dSwMWHmaKJA/s320/Dsc_9827.jpg" /></a>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-v786bsTRaWQ/U2fRLwuvyJI/AAAAAAAAA_I/koBMvFxrloc/s1600/Dsc_9801.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" width="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-v786bsTRaWQ/U2fRLwuvyJI/AAAAAAAAA_I/koBMvFxrloc/s320/Dsc_9801.jpg" /></a>
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OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-13527913843278614932014-04-28T14:40:00.000-07:002014-05-08T06:23:03.853-07:0009 maggio 2014: il Bricco Sturnèl dell'azienda Bellaria di Mairano di Casteggio<p align="justify">
<b>OltreLaStoria</b> si ripresenta con una serata primaverile che riteniamo davvero stimolante. Dopo Croatina e Barbera, vitigni tradizionali dell'Oltrepò Pavese, sarà di scena un vitigno internazionale che ha dato ottima prova di sé in alcune etichette oltrepadane. Una di queste è il <a href="http://www.vinibellaria.it/sturnel.html" target="_blank"><b>Bricco Sturnèl</b></a>, prodotto per l'80% con uve <b>Cabernet Sauvignon</b> (con un saldo di Barbera), provenienti dall'omonimo vigneto casteggiano impiantato nel 1987 e curato con orgoglio da <b>Paolo Massone</b>, titolare dell'azienda Bellaria nonché presidente del <a href="http://www.vinoltrepo.it/" target="_blank"><b>Consorzio di Tutela Vini dell'Oltrepò Pavese</b></a>.</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-W2uHsz6dDiQ/U17CL6E_dSI/AAAAAAAAA64/f96JfBoqO2I/s1600/paolohome.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-W2uHsz6dDiQ/U17CL6E_dSI/AAAAAAAAA64/f96JfBoqO2I/s320/paolohome.jpg" /></a></p>
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L'azienda, condotta da alcune generazioni dalla famiglia Massone, ha inaugurato sotto la guida di Paolo una filosofia che egli stesso riassume nell'esclamazione: "<i>Non vi è nulla di più autoctono del vigneto</i>". Secondo Massone, dunque, la decisione di coltivare vitigni autoctoni o internazionali non dovrebbe dipendere dalle mode enoiche o dagli amori del viticoltore, ma andrebbe invece presa basandosi soprattutto sulle caratteristiche geo-morfologiche e microclimatiche del vigneto. Dopo un accurato studio dei suoi terreni, Paolo ha quindi scelto i vitigni che meglio potevano rendere nei suoi vigneti e in tre <i>cru</i> ha impiantato varietà internazionali: Merlot nel vigneto <b>La Macchia</b>, Chardonnay nella vigna <b>Costa Soprana</b> e <b>Cabernet Sauvignon</b> nel <b>Bricco Sturnèl</b>.</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-4Oeuz-405JA/U161xJIXTPI/AAAAAAAAA6o/jqHAQagiag0/s1600/sturnel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-4Oeuz-405JA/U161xJIXTPI/AAAAAAAAA6o/jqHAQagiag0/s320/sturnel.jpg" /></a>
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Vino anomalo, dunque, e verticale anch'essa anomala. Insieme a <b>Francesco Beghi</b> degusteremo infatti ben 5 annate di Bricco Sturnèl, coprendo 10 anni di storia di questo vino. Un periodo che è valso al <b>Bricco Sturnèl</b> non pochi attestati di stima, tra i quali spiccano i 5 grappoli 2004 dell'AIS per il Bricco Sturnèl 1999, e diverse finali per i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. In attesa della serata, potete leggere una <a href="http://www.tommasofarina.com/2008/06/un-uvaggio-delloltrepo-ben-longevo/" target="_blank"><b>recensione</b></a> di <b>Tommaso Farina</b> e una <a href="http://www.acquabuona.it/2009/10/azienda-agricola-bellaria-mairano-di-casteggio-pv/" target="_blank"><b>degustazione</b></a> apparsa sul periodico on line <b>L'AcquaBuona</b>.
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Ecco infine il menu e gli abbinamenti proposti da Giorgio Liberti e Daniela Calvi:
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<b>Venerdì 09 maggio 2014 - ore 20.30<br>
Il Bricco Sturnèl di Bellaria:<br>
verticale di 5 annate</b><br><br>
La coppa e la pancetta di Casa Chiesa<br>
stagionate da noi per oltre due anni<br>
e la focaccia con i ciccioli<br>
<i>Bricco Sturnèl 2003</i>
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Lingua di manzo salmistrata servita tiepida con tortino di verdure<br>
<i>Bricco Sturnèl 2001</i>
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Risotto alla vogherese<br>nell’interpretazione contadina dei dì di festa dell’Alta Valle Versa<br>
<i>Bricco Sturnèl 1999</i>
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Agnello del Passo Carmine al forno con patate al rosmarino<br>
<i>Bricco Sturnèl 1997<br>Bricco Sturnèl 1993</i>
<br><br>
Crema soffice allo yogurt con salsa al miele e <i>crumble </i>di frutta secca<br>
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La serata è proposta al prezzo di euro 50 tutto compreso.<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni vi preghiamo di telefonare al ristorante <a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Prato Gaio</b></a> (0385.99726).<br><br>
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.
</p>
<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8484950776209696627.post-64497867478155130362014-03-19T06:59:00.003-07:002014-03-25T05:13:58.943-07:0028 marzo 2014: la Barbera Roncolongo dell'azienda Bisi di San Damiano al Colle<p align="justify">
L'appuntamento di marzo di <b>OltreLaStoria</b> vedrà per la prima volta di scena una Barbera in purezza, con una verticale del <a href="http://www.aziendagricolabisi.it/vini_rossi_riserve.html" target="_blank"><b>Roncolongo</b></a> dell'azienda agricola <a href="http://www.aziendagricolabisi.it" target="_blank"><b>Bisi</b></a> di San Damiano al Colle, oggi diretta da <b>Claudio Bisi</b> e da poco entrata nell'associazione <a href="http://www.vinnatur.org/" target="_blank"><b>VinNatur</b></a>.</p>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ZPdUsOgmnsE/UymeP5ZhDRI/AAAAAAAAA6Q/TMsGxNo66uU/s1600/bisi001.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ZPdUsOgmnsE/UymeP5ZhDRI/AAAAAAAAA6Q/TMsGxNo66uU/s320/bisi001.png" /></a>
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L'azienda, fondata nel 1926 da Emilio Bisi, nonno di Claudio, ha dimostrato negli anni una costante crescita qualitativa. Fondamentale, da questo punto di vista, la collaborazione avviata da Claudio nel 1994 con l'enologo <b>Leonardo Valenti</b>, ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Milano e profondo conoscitore della viticoltura oltrepadana.</p>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-BA7vyhuY2sE/UymcgItrv5I/AAAAAAAAA6E/B1Y6yBVOBNg/s1600/WP_000614.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-BA7vyhuY2sE/UymcgItrv5I/AAAAAAAAA6E/B1Y6yBVOBNg/s320/WP_000614.jpg" /></a></p>
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Il <b>Roncolongo</b> è prodotto con uve barbera provenienti dall'omonimo vigneto ed è uscito per la prima volta nel 1998. Grazie alla cortesia di Claudio, Francesco Beghi e io abbiamo potuto degustare tutte le annate del <b>Roncolongo</b> in un'emozionante degustazione che ha confermato le ottime valutazioni riportate da Francesco nel corso degli anni sulla guida del Gambero Rosso e che hanno fruttato più volte al Roncolongo l'ingresso alle finali per i Tre Bicchieri. La scelta è stata quindi particolarmente sofferta: alla fine l'hanno spuntata le bottiglie del 1998, del 2002, del 2005 e del 2009 (l'annata attualmente in commercio).
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Ecco dunque il menu e gli abbinamenti proposti da Giorgio Liberti e Daniela Calvi:
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<b>Venerdì 28 marzo 2014 - ore 20.30<br>
La Barbera Roncolongo di Bisi:<br>
verticale di 4 annate</b><br><br>
Cotechino con sformato di Parmigiano Reggiano<br>
<i>Barbera Roncolongo 2009</i>
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Risotto con ragù d'anatra<br>
<i>Barbera Roncolongo 2005</i>
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Ravioli della tradizione in surbir<br>
<i>Barbera Roncolongo 2002</i>
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Cinghiale stufato<br>con polenta di farina gialla macinata a pietra del Mulino Bruciamonti<br>
<i>Barbera Roncolongo 1998</i>
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Zuppetta di ananas profumata allo zenzero<br>con sorbetto di arancia al profumo di melissa<br>
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La serata è proposta al prezzo di euro 50 tutto compreso.<br>
I posti disponibili sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.<br>
Per informazioni e prenotazioni vi preghiamo di telefonare al ristorante <a href="http://www.ristorantepratogaio.it" target="_blank"><b>Prato Gaio</b></a> (0385.99726).<br><br>
OltreLaStoria è un progetto di <b>Matteo Berté</b>, <b>Francesco Beghi</b>, <b>Giorgio Liberti</b> e <b>Roger Marchi</b>.
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<p align="right"><i>Roger Marchi</i></p>OltreLaStoriahttp://www.blogger.com/profile/12935613636235393053noreply@blogger.com0